Quando la mattina mi sveglio, il sole è già alto nel cielo.
Apro gli occhi, sbattendo le palpebre più volte, infastidita dalla luce, mi giro nella direzione di Aido, ma la sua parte è vuota.
Il panico mi assale.
"Aido!" Lo chiamo, non ottenendo alcuna risposta.
"Aido non fare scherzi" Sbraito.
Corro davanti al suo armadio, i vestiti sono ancora lì, almeno questo mi consola.
Provo a chiamarlo al telefono e non risponde...
Decido di aspettare.
Dopo due ore sento la sua voce soave chiamarmi e corro da lui, abbracciandolo e piangendo.
"Non farlo mai più" dico singhiozzante, mentre le sue braccia calde mi circondano, stranito.
"Ero andato a prenderti la colazione." Dice, sorridente.
"Non sparire mai più in quel modo! Mi hai fatto perdere anni di vita!" Gli sbraito contro, mentre le sue calde mani mi asciugano le lacrime.
"Hana non me ne vado da nessuna parte senza di te." Mi dice serio, baciandomi le labbra e subito mi sento meglio.
"Buongiorno comunque." Aggiunge, porgendomi un cornetto e un cappuccino.
"Grazieeeeee" lo ringrazio e mi fiondo sul cornetto alla nutella.
Mangio con gusto, sotto il suo sguardo schifato.
"Che hai da guardare?" Domando biascicando.
"Non si parla con la bocca piena, maleducata." Mi rimprovera e sorrido birichina.
Apro la bocca mostrando tutto ciò che ho sopra la lingua.
"Hana! Che schifo! Ma quanti anni hai?" Domanda, facendomi scoppiare in una risata cristallina.
"Quasi 30" dico.
"Già e sembra che tu ne abbia 12" mi riprende, mentre mi pulisco le labbra.
Mi avvicino in punta di piedi, e gli monto addosso.
"Mi piace questa visuale stamattina". Mi dice malizioso osservando il mio seno prosperoso, coperto da un reggiseno di pizzo, accordato con la brasiliana.
"E anche questo mi piace." Aggiunge, palpandomi senza vergogna il sedere.
"Maledizione Hana mi hai fatto eccitare!"
"Io? Ma non ho fatto niente!" Ribatto, ridendo.
In pochi secondi sono sotto di lui, con le sue labbra a torturarmi il collo.
Presi dal momento non notiamo Ryo che ci osserva schifato, appoggiato allo stipite della porta.
"Continuate pure!" Dice, facendo il segno della croce.
"Ryo!"sposto Hanabusa dal mio corpo, facendolo quasi cadere, ricevendo un'occhiataccia.
"Madre." Risponde.
"Io te lo avevo detto di bussare.. e di non schifarti se ci avessi trovato in questo modo.
Imparato la lezione?" Domanda Aido, accarezzandomi una gamba.
"No." Dice Ryo sbadigliando.
"Se vuoi possiamo continuare." Ribatte malizioso Aido, portando una mano sul mio seno.
"Smettila coglione." Lo riprendo, scompigliandogli i capelli e buttandomi sul letto.
"Ryo davvero, ti conviene bussare, metti ci trovi nudi davvero? Guarda che poi ti impressioni tu eh." Do spago a Aido, che continua a tormentarmi con le sue labbra.
"Smettila!" Sibilo lasciandomi sfuggire una risata.
Dovrei essere seria, ma non ci riesco.
"Mi farò il doppio segno della croce." Dice con nonchalance per niente turbato.
Lo osservo e noto che è vestito a puntino, mi alzo, facendo cadere Aido come un salame sul copripiumino e annuso Ryo.
"Profumo One million... capelli scompigliati, sguardo sexy.. dove stai andando Ryo?" Chiedo.
"Fuori, con una ragazza." Spalanco la bocca, osservando meravigliata Aido, che ha la faccia da pesce lesso.
"Bello e dannato, tutto tuo padre sei" commento.
"Aido maledizione di qualcosa!" Ringhio.
"Ma allora sei sano!" Urla Aido, abbracciando il figlio.
Mi sbatto una mano in fronte; Hanabusa ha sempre avuto paura che fosse della sponda opposta.
"Certo che sono sano padre! Ma mi hai preso per una femminuccia?" Ringhia innervosito.
"Sinceramente? Si, oh che bello, tieni, prendi, ti servirà ." Gli mette nella tasca dei jeans neri un preservativo.
"Aido ma sei serio!" Sibilo furente.
"La prevenzione prima di tutto madre." Dice malizioso Ryo.
"Sto per sentirmi male." Confesso, mettendomi a sedere.
"Hana?" Domanda Aido preoccupato, seguito a ruota da nostro figlio.
Grossi lacrimoni mi scorrono sul volto, Aido fa per abbracciarmi, ma tiro verso di me Ryo, vedendo Aido maledirmi.
"Sta zitto tu" Gli rispondo, continuando ad abbracciare Ryo.
"Il mio bambino è cresciuto!" Singhiozzo disperata.
"Madre piantala!" Dice, tentando di sottrarsi alla mia stretta.
"No! Fatti abbracciare un altro po', tra poco non saranno più le mie braccia a tenerti stretto, ma quelle di un'altra donna!" Mi lamento.
"Hana ma sei gelosa addirittura di nostro figlio?!" Domanda sorpreso Aido.
"Si!" Ringhio.
"Rimarrai, rimarrete sempre i MIEI uomini." Dico.
"Chi è codesta?" Domando, poi indagando.
"Una ragazza della mia età che ho conosciuto ieri con Haru" dice, tirando fuori il telefono e mostrando la ragazza.
È bella, non c'è niente da dire.
"Come si chiama?" Domando.
"Piantala di pressarlo Hana!" Mi riprende Aido.
"Sta zitto." Lo mando dolcemente a cagare.
"Jen" Risponde, mentre continuo ad osservare la ragazza in foto.
È castana, con gli occhi azzurri e decisamente poco seria.
Si vede dalle foto; ne osservo una in costume, con mezzo culo di fuori e mezzo seno di fuori e mi innervosisco, ma non lo mostro.
Ha 16 anni ormai è bene che faccia le sue esperienze.
"È umana?" Domando preoccupata.
Lui annuisce e guardo Aido che mi osserva a sua volta, in ansia.
"Non azzannarla Ryo, non.. mostrarle ciò che sei, non voglio che tu soffra" dico.
"Non preoccuparti madre, vi voglio bene" ci dice, prima di lasciarmi un lungo bacio sulla guancia.
"Non fare tardi, ti voglio a casa prima di cena". Asserisco guardando l'orologio. Sono le 11 di mattina.
"Va bene ciao." Ci saluta.
"Ryo! Vieni immediatamente qui" lo richiama Aido.
Nostro figlio torna indietro e osserva il padre stranito.
"I capelli" dice, osservandoli.
"Che hanno?" Domanda.
"Hai cercato di farli scompigliati, non riuscendoci; lo stile sbarazzino è ancora troppo difficile da imitare, vieni qua".
Sbuffo: maledetto stile! Pensa solo a quello lui, mica al fatto che esce con una ragazza e che perderà forse la verginità, questo idiota di suo padre.
Aido infila le dita nella chioma bionda del figlio, scompigliandogli i capelli con maestria ma facendoli rimanere comunque ordinati.
Lo osservo: è bellissimo.
Gli occhi azzurri riflettono la luce del sole, i capelli sembrano grano, la pelle bianca come il latte, le labbra rosse come il sangue.
Per avere 16 anni è già parecchio alto e muscoloso.
Dopo 5 minuti il "lavoro" di Aido è terminato: i capelli lisci gli ricadono in parte sul nasino piccolo e grazioso, gli altri sono sparsi, donandogli un'aria da bello e dannato.
La ragazza ci ha visto giusto.
"Va ruba cuori e trapanala per me!" Gli dice Aido, incoraggiandolo.
"Hanabusa giuro che ti uccido" ribatto innervosita, mentre nostro figlio ci lascia: di lui solo la scia del suo profumo.
Un'altra piccola lacrima mi sfugge al controllo.
"Hana stai tranquilla, andrà tutto bene" tenta di calmarmi.
"Non è di quello che ho paura, sento proprio un vuoto nel petto... come se avessero staccato un pezzo di me, capisci?" Domando.
"Immaginavo ti saresti sentita così, ma prima o poi dovrai lasciarlo andare per la sua strada: noi abbiamo fatto il massimo, è cresciuto con equilibrio, nonostante la nostra natura.
Sei stata un'ottima madre" mi dice Aido, baciandomi le labbra.
"E se l'odore del suo sangue gli facesse perdere il controllo?" Domando.
"Sa controllarsi Hana, stai tranquilla." Mi risponde Aido prendendomi in braccio.
"Dove eravamo rimasti?" Domanda, malizioso facendomi ridere.
"Riesci a pensare solo al sesso!" Lo rimprovero, giocosa, mentre le sue labbra mi succhiano un seno, facendomi gemere.
"Speriamo che la tipa non si faccia sentire così, se no Ryo viene in meno di due secondi, facendo brutta figura" dice, ridacchiando.
"Piantala di fare allusioni sessuali sull'inesperienza di Ryo." Lo riprendo, mentre lo vedo togliermi il reggiseno, in modo tale da avere più pelle scoperta.
Lo sento entrare delicatamente dentro di me e mi mordo le labbra.
"Dimmi che sarai per sempre mia." Mi sussurra nell'orecchio mordicchiandomi il lobo.
"Sarò per sempre tua" dico, baciandogli le labbra.
"Ti amo" Aggiunge affondando i canini nel mio collo.
"Dio il tuo sangue è diventato dolcissimo." Mi informa.
"Lo so" dico, stringendomi tra le spalle.
Mi osserva con una luce diversa negli occhi: davanti a me non vedo più il giovane e spensierato Idol, ma un uomo fatto e compiuto, con responsabilità, maturità..
"Sei cambiato così tanto" affermo, osservandolo.
Lui si ferma un secondo e i suoi occhi si incastrano nei miei.
"Anche tu... davanti a me non vedo più la ragazza timida di un tempo: vedo una bellissima donna, madre dei miei figli e futura moglie" dice, facendomi sorridere.
Il discorso si conclude e riprende a muoversi dolcemente in me, mentre io mi aggrappo con tutte le mie forze a lui, alla mia roccia.
Viene, io con lui per poi sdraiarsi accanto a me, stringendomi nel suo abbraccio.
"Merda ma io una volta avevo un cappuccino da bere." Dico fiondandomici a gran velocità.
"Bleah è freddo!" Commento.
"Che ti aspettavi?" Domanda Aido ridendo e alzandosi in tutta la sua nudità.
Mi mordo le labbra, osservandolo, per niente imbarazzata.
Il suo corpo è segnato, incisi su di lui ci sono i miei artigli: la sua anima è segnata, sarebbe stato mio in un modo o nell'altro.
Lo avrei avuto combattendo: con i denti e le unghie e adesso che cel'ho tra le braccia non lo lascio più andare.
Osservo ogni centimetro del suo perfetto corpo: dalle spalle larghe e accoglienti, al collo, al petto, all'addome..al... vabhe lasciamo stare.
"Finita la radiografia?" Domanda.
"No mi manca la parte dietro"'commento.
"Cogliona." Mi dice, lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Vado a fare un bagno, oggi andiamo a provare i vestiti." Mi dice emozionato.
"Non vedo l'ora di essere su quell'altare." Parlo apertamente con la mano sul cuore.
"E io non vedo l'ora di vederti con l'abito" dice, sorridendo.
"Che fai, vieni con me in bagno?" Domanda mentre annuisco.
Ci laviamo in fretta e scendiamo in cucina, non trovando nessuno.
Aido fa colazione, dopo la colazione ci vestiamo e mi reco nella camera di Ruka, bussando.
"Un secondo!" Mi dice la ragazza e sorrido.
Birbantella, a quanto pare abbiamo avuto tutti la stessa idea stamattina.
Mi apre la porta con le guance rosse e sorrido maliziosa.
"Hehehe ci avete dato dentro eh?" Domando.
"Fatti gli affari tuoi impicciona!" Mi riprende divertita.
"Disse colei" ribatto.
"Ad ogni modo, ciancio alle bande, cioè bando alle ciance, oggi vorrei che tu e le altre veniste con me a consigliarmi l'abito, mi farebbe molto piacere." Dico, guardando per terra.
"Volentieri, non mi perderei mai l'abito da sposa della mia migliora amica!" Dice entusiasta e felice.
"Grazie Ruka!" La ringrazio e l'abbraccio, mentre lei mi stampa un bacio sonoro sulla guancia, sorridendo.
"Questo significa che anche io dovrò adoperarmi per consigliare mio cugino." Dice, Kain mettendo una maglia.
"Esatto, stava per venire a chiedertelo." Rispondo, prendendo per mano Ruka e dirigendomi davanti alla stanza della neo-mamma.
Busso e mi apre subito.
"Hei Hana, Ruka, a cosa devo il piacere?" Domanda, allattando Ade.
"Beh ecco, oggi vado a provarmi l'abito da sposa, vorrei che veniste anche voi, a consigliarmi.." dico.
"Vengo subito!" Urla spaccandomi un timpano.
"Rima! Ma che modi!" La riprende Ruka.
"Shiki, va da Aido, la piccola la tengo io." Si rivolge al mio migliore amico.
"Hei nanerottola!" Mi saluta con abbraccio.
"Piantala di chiamarmi nanerottola, coglione!" Lo rimprovero facendolo scoppiare in una risata cristallina.
"Ho sentito che vai a provarti l'abito da sposa...vengo anche io." Dice.
"No che non vieni, idiota; tu andrai con Aido a controllare che non faccia danni." Ribatto col sorriso.
"Antipatica!" Mi riprende.
"Lo so che mi vuoi bene" ridacchio, ricevendo un dito medio in risposta.
Di bene in meglio.
Così prendiamo le macchine e ci avviamo verso il centro: io alla guida, Ruka accanto a me, Yuki, Rima e Sara dietro.
"Che caldo! Hana accendi l'aria condizionata!" Si lamenta Sara. (Strano direi).
"Hana spiegami il motivo per cui l'hai invitata al matrimonio e alla prova vestito!" Sibila irritata Ruka.
"Perché ho bisogno di un sincero parere e lei nonostante le nostre divergenze, per lo stile ci è portata.
Saprà dirmi lei se sembro una pattumiera o una bellissima principessa." Dico, sorridente.
"Veramente più che principessa mi sembri una ranocchia." Mi dice scherzosa la Shirabuki.
"Ha parlato la principessa sul cazzo, ehm scusa volevo dire sul pisello." Ribatto, alquanto divertita, suscitando una risata generale, inclusa quella della ragazza.
STAI LEGGENDO
Endless
VampireHana Ikeda, figlia di due purosangue innamorata di un vampiro; non un semplice vampiro, ma il ragazzo in questione ha solo un nome: Hanabusa Aido. Quando Hana per la prima volta ha incontrato il suo gelido sguardo, sapeva che quella storia era dest...