30 capitolo

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Sorrido soddisfatta una volta visto che Yuki ha seguito  i miei consigli e che è riuscita a trasformare Kaname da freddo e cinico vampiro a dolce e paziente.
Yuki non smette mai di ringraziarmi e a dire la verità mi sta venendo a noia.
Basta una volta, a mio parere.
Sinceramente mi ha colpito profondamente il suo sfogo, non pensavo davvero che potesse invidiarmi, alla fine io sono io, cioè non mi impegno per essere così come sono.
La cosa che mi ha dato fastidio? Che Kaname abbia definito malato il mio rapporto con Aido.
Questo sta a me a deciderlo, chi è lui per giudicare?
Ancora leggermente(che è un eufemismo) irritata, decido di andare a chiarire con Kaname una volta per tutte.
"Hana dove vai?" Mi domanda Aido, stropicciandosi gli occhi.
"Da una parte, chiudi gli occhi e torna a dormire, torno tra poco." Gli dico, lasciandogli un bacio a fior di labbra.
Lui sorride e torna a dormire.
Mi metto le pantofole e vado nel suo studio, dove so che è sveglio e che presta attenzione alle sue scartoffie.
Senza nemmeno bussare, apro la porta  e mi pongo al centro della stanza, dove una Yuki curiosa e un ostile Kaname mi osservano.
"Hei Hana, che ci fai qui?" Domanda cordiale Yuki.
"Devo parlare con Kaname." Sibilo.
"Cosa devi dirmi?" Mi chiede il diretto interessato.
"Yuki esci, per favore?" Le chiedo, mentre la vedo annuire.
"Per favore non ammazzarlo." Mi legge nel pensiero non c'è che dire.
"Forse qualche costola rotta ci sta." Scherzo.
"Vi lascio." Così la giovane vampira lascia la stanza e osservo il capo dormitorio con odio.
"Ho visto che sei cambiato radicalmente da così a così: prima eri così freddo, ora cosi dolce, allora posso presumere che i consigli che ho dato a Yuki hanno funzionato?" Domando subdolamente.
"Che consigli?" Domanda irritato il sangue puro.
"Tu lascia perdere, non sono qui per questo, ecco durante la nostra chiacchierata, Yuki mi ha informato cosa ne pensi tu della mia relazione con Aido.. non è carino quello che hai detto nei nostri confronti sai?" Dico innervosita, avvicinandomi.
"È la verità." Mi dice allontanandosi.
"Questo non spetta a te dirlo! Io non vado a giro a infamare colui e colei che si sono fatti un culo grosso come una casa, per proteggere il TUO collegio, di cui TU sei il capo dormitorio, mentre fingevi di fare l'aristocratico, nascondendoti sotto la gonna di Yuki!
Se la mia relazione con Aido è malata non sta a te deciderlo! Hai sempre fatto di tutto per rovinare il nostro rapporto! Non permetterti Kaname di mettere bocca su Aido o Ryo, perché giuro su di loro che se vengo a sentire un'altro commento sulla MIA famiglia ti faccio fuori.
Sarebbe il caso che TU iniziassi ad averne una tua o devo iniziare a pensare che il tuo uccello non funziona? Sai Yuki mi ha detto che dai il meglio di te solo quando scopate... beh vedi di usare quella bocca e quella lingua per dare piacere alla tua ragazza e non per infamare la mia famiglia; che ad essere sinceri e onesti, cosa che tu non sei, io non sono mai andata a dire al Collegio intero che non capivi un cazzo, ma ti ho  sempre spiattellato la realtà dei fatti in faccia, vedi di fare altrettanto e di chiudere quella dannata bocca una volta per tutte! Ringhio.
"Hana..." Yuki mi osserva mortificata.
"Sappi che ho tentato di difenderti." Aggiunge, mentre il nervosismo, mi fa sfociare in lacrime.
"Ti ringrazio, ma giuro su Dio che se la prossima volta, il tuo ragazzo osa giudicare e puntare il dito contro la mia famiglia, non so se riuscirete ad avere figli!" Sibilo velenosa.
"Ti chiedo scusa Hana." Mi dice Kaname per niente sincero e la rabbia prende il sopravvento.
"Non me ne faccio niente delle tue maledette e schifossime scuse!" Urlo.
"Quello che voglio da te, da voi è che non mettiate più bocca sulla mia stramaledetta relazione! Che ci lasciate in pace! Non facciamo altro che avere i riflettori in faccia, con voi che ridete alle nostre spalle!
Mi sono stancata di voi, del Collegio, della Night Class! Non abbiamo chiesto noi il carattere che abbiamo, non abbiamo chiesto noi che Ryo diventasse lo zimbello di voi altri! È un bambino, uno stra maledetto bambino! Non ti vergogni Kaname di come hai definito mio figlio?!
Me lo ha raccontato Yuki! Non pensare che le cose non le venga a sapere!  Le tue parole sono state queste:  abbiamo visto infatti come è uscito loro figlio.
Kaname è un bambino! È mio figlio e nessuno e dico nessuno può permettersi di parlare di lui! Incluso tu, maledetto figlio di puttana." Inveisco contro di lui, furiosa.
Ryo non si tocca.
"Hana..". La voce strascicata di Aido mi arriva alle orecchie e osserva Kaname.
Merda.
Ha sentito tutto, si vede dalla faccia.
Merda questo lo ammazza!
"Davvero?" Mi chiede Aido, mordendosi le labbra.
I suoi occhi azzurri hanno già una scintilla che brucia tanto quanto il fuoco nel camino accesso.
"Aido lascia perdere ci ho già pensato io" mi metto subito in mezzo, anche se la voglia di prenderlo a pugni è tanta.
Lo sguardo di Hanabusa è anche peggio del mio, è più basso di Kaname, meno forte, ma se  qualcuno osa parlare della sua famiglia scatta e non c'è n'è più per nessuno.
"Hana togliti di mezzo." Ringhia.
"Aido lascia stare." Tento di fermarlo.
"Tu lo sapevi e non mi hai detto niente?!" Continua a sbraitare furioso.
"Non tel'ho detto perché so che avresti reagito in questo modo." Gli rispondo, prendendolo per mano, ma staccandola immediatamente.
Un pezzo di ghiaccio partito dal palmo si infila sotto il mio polpastrello.
Subito gocce rosse di sangue macchiano il ghiacciolo, me lo levo e lo butto in terra preoccupata per Aido.
"Kaname... io ho sempre fatto di tutto per te! Ho protetto il tuo collegio, protetto la tua compagna, gli alunni di questa classe,  ti ho parato le spalle, sono stato tuo amico....
è così che si ripagano gli amici?" Domanda ringhiando.
Kaname lo osserva, io e Yuki ci guardiamo preoccupate.
"Hai smesso di adempire ai tuoi compiti quando questa maledetta puttana è entrata in questo collegio." Sputa Kaname.
"Kaname basta!" Gli urla contro Yuki.
Mi giro verso Aido, adesso il suo sguardo è puro odio, la voglia di ucciderlo aleggia nella sua espressione.
Non doveva proprio offendermi, l'ha fatta grossa.
"Come l'hai chiamata?" Domanda Aido, serio e freddo come mai era stato.
Il pavimento inizia a gelarsi, la temperatura si abbassa tantissimo, il loro respiro esce sotto forma di nuvolette, l'intera stanza viene coperta da ghiaccio, il tempo inizia a peggiorare.
Maledizione, sta perdendo il controllo.
"L'ho chiamata puttana.. la tua puttana." Continua Kaname, sfidandolo apertamente.
Sento odore di sangue, apro i palmi di Aido e vedo che si è conficcato le unghie nella carne, tentando di calmarsi.
Gli prendo il viso tra le mani.
"Aido guardami." I suoi occhi azzurri si concentrano su di me.
"Non importa, lascialo stare, stiamo bene, sto bene, stai tranquillo." Gli accarezzo il viso dolcemente e gli pulisco il sangue dal labbro che ha morso volontariamente.
"Guardala come tenta di calmarti questa sgualdrina."
Sento il rumore di uno schiaffo, mi giro sconvolta.
Yuki osserva Kaname che ha  il volto girato dall'altra parte.
Il capo dormitorio sembra fuori di se, si volta furioso verso Yuki, tentando di metterle le mani addosso.
Con un balzo mi paro di fronte a lei, facendole evitare il colpo e innalzando uno scudo.
Nel frattempo, Aido approfittandosi della sua distrazione lo intrappola al muro, con il suo potere.
"Stai bene?" Domando rivolgendomi alla ragazza, sconvolta.
"Mi hai salvato la vita, Hana.. " mi dice in stato di shock.
"Ho giurato di proteggerti, non mi devi nulla." Le dico, abbracciandola.
So come possa sentirsi, I vampiri quando perdono la testa, possono fare davvero tanto male, la sensazione l'ho provata sulla mia pelle con Aido, quindi mi formulo subito un discorso che possa far star meglio Yuki.
"Yuki, piccola guardami: sei in stato di shock, io ho provato sulla mia pelle il dolore, sono intervenuta in tempo.
Guardalo bene, non in se, è sempre stato controllato, non avrebbe mai alzato un dito su di te, qualcosa deve averlo fatto scattare, ma Yuki: ti ama, non lasciare che questo piccolo inconveniente vi separi, perché te ne pentirai.
Io non sono riuscita a stare senza di lui, tu alla fine sei una vampira esattamente come me, abbiamo bisogno dei nostri compagni.
Quando si sarà calmato non andare tu in escandescenza, ascoltalo, chiedigli cosa lo ha spinto ad agire così, non commettere il mio stesso errore, non accusarlo.
Se sarai ancora arrabbiata e le sue scuse non saranno abbastanza, agisci di conseguenza, ma solo dopo averlo ascoltato.
Yuki stai tranquilla, io ci sono." Tento di calmarla, mentre grosse lacrime le scorrono sul volto.
Rima osserva la scena, accanto a lei Shiki, Kain e Ruka.
La libero dalla bolla, ma Yuki non vuole saperne di lasciarmi andare, continua a stringermi disperata.
"Yuki arrivo tra poco, ti affido alle cure di Ruka e Rima, va io arrivo" la stacco gentilmente dal mio corpo, accompagnandola dalle ragazze.
"Hana cosa diamine sta scucendo?" Chiede preoccupata Ruka.
"Va ora!" Le ordino, per poi girarmi verso Aido e Kaname.
In nemmeno 4 minuti Hanabusa è riuscito a conciare per le feste la faccia di Kaname, ma anche Aido è messo male.
"Maledizione basta!" Urlo, mettendomi in mezzo.
Sprigiono il mio potere e li vedo fermarsi per due secondi per poi cominciare di nuovo .
Sono costretta con un balzo repentino a togliermi, evitando il destro micidiale direi di Kaname.
"Shiki, Kain, non state lì impalati! Porca troia muovetevi, andate a separarli!" Ringhio, innervosita.
Shiki immobilizza Kaname con la sua frusta di sangue, Kain invece prende per le spalle Aido, formando un cerchio di fuoco  attorno a loro.
Supero il cerchio e osservo la sua faccia: Dio è messo piuttosto male.
"Aido guardami, basta così, sei messo male." Dico, mentre lui sputa sangue.
Ha un taglio sopra il sopracciglio, il labbro spaccato, un livido sullo zigomo.
Ringrazio Dio perché se le sono date di santa ragione senza utilizzare i loro poteri; se li avessero usati sarebbero entrambi morti.
"Smettila di ronzargli attorno, ti usa solo per scopare!" Mi ringhia contro Kaname, sotto lo sguardo stupito di Shiki e Kain.
Mi avvicino a Kaname, mentre sento Aido lamentarsi della stretta ferrea del cugino.
"Kaname so che ci sei, so che sei la dentro.." Tento un approccio gentile.
Il capo dormitorio mi osserva schifato e sputa per terra.
"Non sei tu che stai parlando, ma il vampiro che è in te, lascia che torni il lato umano, quello che Yuki ama da morire, stavi per ammazzarla , ti rendi conto?" Faccio leva su Yuki e i suoi occhi tornano normali.
"Cosa?" Domanda.
"Lei ti ha dato uno schiaffo, mi hai offesa, e tu ti sei arrabbiato; stavi per spaccarle la testa, se non fossi intervenuta io.
È shockata Kaname.. ha bisogno di te, del tuo lato umano.
Spiegale il motivo che ti ha spinto ad agire così, Kaname tu la ami, non le faresti mai del male, non è cosi?" Domando con voce dolce, mentre lo vedo annuire quasi con le lacrime agli occhi.
Nel suo sguardo profonda preoccupazione e dispiacere.
"M-m-mi dispiace Hana... io non s-so cosa mi sia preso.. io...." la sua voce tentenna, mentre Shiki mi chiede con lo sguardo se può lasciarlo andare.
Annuisco e cade per terra.
"Datti una ripulita e poi va da lei, ma prima fammici parlare, ora ha bisogno di una voce dolce e di tranquillità, ma è una ragazza sveglia e perspicace, agisce di impulso e il suo cuore sa estremamente chi vuole al suo fianco, va Kaname." Lo sprono, aiutandolo ad alzarsi.
"Ti sono debitore Hana... io non so perché ancora mi aiuti.. dovresti picchiarmi più di quanto abbia fatto Aido.. ti ho dato della puttana..." mi dice in tono dispiaciuto.
"E io del figlio di puttana, siamo pari, ora va."  Gli sorrido, mentre zoppicante lascia il suo ufficio.
"Grazie mille Kain, puoi andare."
"Ma come hai fatto? Cioè.. Kaname... perché?" Kain è sconvolto quanto Yuki.
"Come?" Domando, non capendo un accidente di quello che ha pronunciato.
"Perché?" Chiede semplicemente.
"Perché so che Kaname non è così, quello era la parte irrazionale, quello era il vampiro in lui.. ti pare che un personaggio come Kuran possa perdere il controllo così e chiamarmi puttana? Lui che non riesce nemmeno a rispondermi a tono quando lo stuzzico? Non si abbandonano le persone che hanno bisogno di aiuto, lui aveva bisogno di aiuto, so come ci si sente a sentirsi un mostro, io più di voi qua dentro.
Come ho detto a Yuki il dolore l'ho provato sulla mia pelle e dentro le vene: ho aggredito e sono stata aggredita e in entrambi i casi avevo qualcuno accanto, Yuki e le ragazze c'erano." Dico convinta, osservando il volto di Aido che ancora è furente.
Gli sorrido e prendo una sua mano tra le mie baciandola.
Gli sposto i capelli dal viso, e bacio le sue labbra senza preavviso, procurandogli un gemito di dolore.
"Scusami." Mi stacco, ma lui mi prende per i fianchi, avvicinandomi di nuovo e premendo delicatamente le sue labbra martoriate sulle mie.
Gli lecco il labbro, togliendo con la punta della lingua il sangue, dimenticandomi che con noi ci sono ancora Shiki e Kain, che infatti schiariscono la voce.
Mi allontano, diventando viola e sentendo la loro risata cristallina.
"Hai ancora bisogno di noi, boss?" Domanda Shiki.
Rido e faccio cenno di no con la testa.
Rimango di nuovo sola con Aido e mi osserva.
"Perché non gli hai risposto, quando ti ha offesa? Io non ci ho visto più, nessuno e dico nessuno può permettersi di insultare la mia regina.
Sei mia, solo mia." Le sue parole mi fanno sorridere e lo abbraccio, sentendolo posare il volto sul mio seno.
Le mie dita vanno ad intrufolarsi tra i suoi capelli che accarezzo dolcemente.
"Ti amo" mi dice flebilmente.
"Anche io." Rispondo, baciando di nuovo le sue labbra.
"Vieni, andiamo." Lo prendo per mano, conducendolo nella nostra stanza, dove Ryo guarda la televisione.
"Cosa è successo a papà?" Chiede preoccupato, scendendo dal nostro letto velocemente e andandogli in contro.
"Ha fatto a botte con il capo dormitorio." Gli rispondo, facendo sedere Aido sul letto e levandogli la maglia.
"Ryo fai una cosa per me: nel bagno c'è una cassetta di pronto soccorso, prendila per me." Gli dico, mentre lo vedo correre.
Accarezzo il volto di Hanabusa, che non pronuncia una parola, mi osserva semplicemente.
Prendo un pezzetto di cotone, con soluzione, tamponando il suo labbro dolcemente.
Sia Ryo che Aido mi seguono in ogni mio movimento, facendomi quasi ridere.
Quando vado a tamponare il sangue che gli cola ai lati del viso, sento da parte sua un gemito di dolore.
"Perdonami." Mi scuso.
Pulisco la ferita per poi guardare con attenzione i lividi sul corpo.
"Dio e questo?" Domando, preoccupata vedendo un enorme ferita sulla schiena.
"Maledizione ma come ha fatto a ferirti così, aveva un coltello per caso?" Chiedo.
"Non lo so, non me ne sono reso conto." Risponde Aido, ancora profondamente provato.
"Girati." Gli ordino con dolcezza, mentre fa come dico.
Lo vedo in difficoltà e lo aiuto.
Prendo un altro batuffolo di cotone e medico la ferita.
"Ryo puoi andare due minuti in camera tua? Ti dico io quando venire." Gli dico, vendendolo annuire.
Gli lascio un veloce bacio sulla guancia e fila via dalla stanza.
Una  volta uscito, Aido si gira nella mia direzione e mi invita a sedermi su di lui, sdraiato nel letto.
"Bevi." Ordino con fermezza, porgendogli il polso.
"Chi ti dice che lo voglio dal polso?" Mi chiede malizioso.
Riesce ad essere malizioso anche in questi momenti.
"Ho paura di farti male." Dico, incerta osservando il suo corpo.
"Sto bene, tranquilla." Ribatte, sorridente.
Mi abbasso a lasciargli un bacio dolce sul livido più grande che ha per poi liberarmi il collo dai capelli e metterlo alla sua altezza.
Aido mi lecca gentilente e affonda i canini nella mia pelle, provocandomi un gemito.
Le sue dita finiscono tra i miei capelli che stringe, mentre l'altra mano si appoggia al mio sedere.
Mi reggo sulle braccia in modo tale da non pesargli, ma Aido mi spinge a sdraiarmi su di lui completamente.
Vedo per un momento la vista sfocata, ma mi riprendo in pochi secondi, nel frattempo i canini di Hanabusa sono ancora dentro la mia pelle.
Si stacca, per poi mordermi sul seno, mentre le sue dita ancora stringono i miei capelli.
"Aido.." tento di fargli lasciare la presa, ma non mi ascolta, così prima che possa svenire, decido di approfittarne, visto la posizione.
Mi abbasso sul suo collo e mordo con delicatezza vedendo annaspare.
Ingoia e parla.
"Sei scorretta." Dice malizioso, mettendomi sotto di lui.
"Vampiro" ribatto, sorridendo.
Noto che il mio sangue ha subito fatto effetto, sembra stare già meglio, ma le ferite sono ancora visibili, per lo meno sono chiuse.
Poggia le labbra sulle mie, infilando la sua lingua nella mia bocca.
Il suo profumo è dolce, la sua lingua calda e invitante.
Una breve scossa mi percuote il basso ventre, ma devo andare da Yuki.
Mi stacco a mala voglia, vendendolo decisamente contrariato.
Mi lecco le labbra, dove la sua lingua si è posata e mi alzo.
"Devo andare da Yuki, torno tra un po', Ryo, Shiki e Kain ti faranno compagnia." Dico, dandogli un ultimo bacio.
"Non starci troppo, che poi mi manchi" esordisce sorridente.
Scuoto la testa divertita e mi reco da Yuki.
Busso alla porta e sento un flebile avanti, entro e vedo la giovane ragazza già cambiata e dentro le coperte, accanto a lei Rima e Ruka.
"Come sta?" Mi domanda con ansia Yuki appena mi vede entrare, facendomi sorridere.
"È un po' ammaccato, ma sta bene, mi ha chiesto scusa e dopo che ti sarai tranquillizzata passerà da te.. è sconvolto quanto te Yuki, dagli una seconda possibilità.." le consiglio accarezzandole i capelli dolcemente.
Lei annuisce e mi osserva con i suoi occhioni grandi e marroni.
"Io lo amo Hana.. non posso credere che abbia fatto una cosa del genere... quando ho guardato dentro ai suoi occhi, non vedevo Kaname, ma lo stesso vampiro che mi ha attaccata quando ero piccola..." una lacrima le sfugge dagli occhi e l'asciugo velocemente.
"Yuki ricordati che siamo vampiri, mostri della notte che si nutrono di sangue, il nostro lato umano per quanto tentiamo di mostrarlo, non supererà mai la nostra vera natura.
Non è un caso se a tutti quanti da bambini viene assegnato un precettore.
La nostra sete di sangue sarà sempre maggiore rispetto alla nostra voglia di essere persone normali." Dico, guardandola.
Lei incastra i sui occhi nei miei e prende a giocare con le sue mani.
"Come hai fatto tu a perdonare Aido dopo tutta la sofferenza che ti ha inflitto?" Mi chiede.
Questa domanda mi fa sussultare, non mi piace molto parlare di come e quanto ho sofferto dopo il tradimento di Hanabusa.
"L'ho perdonato perché lo amo, ricordi quando anni fa ho quasi ucciso Aido, praticamente quasi prosciugandogli il sangue? Beh, se stiamo a badare a quante cazzate abbiamo fatto, a quante regole abbiamo infranto, non staremo ancora insieme.
Con Aido è tutto un tira e molla: magari una volta sbaglio io , quella dopo lui, ma in un modo o nell'altro la cosa che per me conta di più è averlo accanto e sapere che mi ama per come sono, con i miei problemi, la mia depressione cronica, le mie fissazioni e tanto altro." Dico sorridente vedendola stendere le labbra in un piccolo sorriso.
"Hana la maternità ti rende saggia." Scherza Rima.
"Hei! Cosa vorresti dire? Io sono sempre saggia!" Ribatto.
Il nostro momento di divertimento viene interrotto da una mano che bussa alla porta.
Yuki ci guarda nel panico.
"Stai tranquilla e va ad aprire." Le dico incoraggiante.
Lei tentenna un secondo per poi annuire convinta.
Kaname sembra essere messo meglio di Aido ora come ora, ma solo perché è un purosangue e la sua capacità rigenerativa è migliore di quella di Hanabusa, che per guarire del tutto ha bisogno del mio sangue.
"Vi lasciamo soli, Yuki se hai bisogno chiama." Le dico, passando accanto al capo dormitorio che mi lancia un'occhiata che esprime tutta la sua gratitudine; gli sorrido di rimando ed esco dalla porta, dirigendomi con Ruka e Rima verso la mia stanza, dove so che Aido è con i due rispettivi compagni delle ragazze.
Una volta entrata in stanza, trovo i ragazzi ridere e scherzare: io, Rima e Ruka ci osserviamo tra di noi, sorridenti.
Siamo felici che i nostri fidanzati vadano così d'accordo.
Un profumo intenso di vaniglia giunge al mio naso, Aido deve aver fatto un bel bagno, il suo odore è fortissimo.
Lo osservo sorridente per poi perdere il sorriso, ma è nudo?!
"Aido ma sei nudo?!" Sbraito, imbarazzata, mentre le due ragazze distolgono lo sguardo rosse come peperoni.
"Beh? Mi hai visto nudo un migliaio di volte!" Dice con ovvietà, sorridendomi sbarazzino.
"Questo non giustifica affatto la tua nudità! Copriti coglione! Ci sono delle femmine qua!" Ringhio, tirandogli un cuscino in piena faccia, suscitando una risata collettiva.
Nel mentre un capo giro mi coglie di sorpresa e Aido con una velocità impressionante che lo caratterizza, mi prende al volo (ovviamente dopo essersi vestito.)
"Ti senti male?" Mi chiede preoccupato.
"No, è stato solo un capo giro, tranquillo." Sorrido.
Aido mi fissa con insistenza, per poi adagiarmi con delicatezza sul letto.
"Probabilmente è la bambina che si fa sentire." Mi dice, accarezzandomi il ventre gonfio.
"No no, aspettate, fate rewind un secondo.. una bambina?" Domanda Kain osservando il cugino di sbieco.
Aido si gratta il capo imbarazzato.
"Ops, deve essermi sfuggito questo particolare..." dice, ricevendo un'occhiataccia dal gruppo.
"Perché guardate male solo me? È lei che porta in grembo nostra foglia... lei prima di tutti avrebbe dovuto avvertire!" Tenta di difendersi.
"Ehhhh scusateci, ci è passato di mente." Dico.
"Di quanti mesi sei?" Mi chiede Ruka.
Aggrotto un sopracciglio, pensavo lo sapesse.
"Tre." Rispondo, vedendo Aido sorridere con amore.
"Cugino non c'è che dire sei proprio cotto a puntino." Scherza Kain, dando un pugno leggero sul braccio di Aido.
"Simpatico." Commenta il biondo vampiro sbadigliando e attaccandomi lo sbadiglio.
"Rima la bambina?" Domanda Shiki, circondandole i fianchi con le braccia.
"Dormiva beata nella culla." Gli risponde la ragazza.
"Andiamo?" Propone Kain.
Tutti annuiscono e io e Aido rimaniamo da soli.
"Ryo?" Domando.
"Si è addormentato nemmeno 10 minuti dopo che sei andata via tu, l'ho messo a letto." Risponde, prendendo ad accarezzarmi i lunghi capelli.
"Dovrai tagliarli di nuovo." Mi dice.
"Già, puntualmente i neonati si attaccano sempre ai capelli, perché?!" Domando, triste di dover dire addio una seconda volta alla mia fluente chioma.
"Non ne ho idea, ma sono certa che questa piccola bimba sarà tutta sua madre." Mi dice, baciandomi le labbra.
"Aido dovremmo iniziare ad organizzare le cose per il matrimonio." Dico, guardandolo.
"Merda mi sono dimenticato di dirti che domani andiamo da mia madre e mio padre, ancora non li ho avvertiti del matrimonio."
"Nemmeno io i miei." Rispondo.
"Bella coppia non c'è che dire." Commento, facendolo ridere.
"Pessimi figli" aggiunge, facendomi sorridere.
"Mhh.. Aido devo parlarti di una cosa importante." Dico
"Dimmi tutto." I suoi occhi azzurri penetrano nei miei e mi sento morire.
Un angelo.
Mi schiocca le dita davanti alla faccia, facendomi riprendere.
"Tesoro ho capito che ami i miei occhi, ma dimmi di cosa dovevi parlarmi, mi sta venendo l'ansia." Dice, mordendosi le labbra.
"Ehm si, scusa."
"Beh, sai bene che questo collegio è il luogo in cui è nato tutto: la nostra storia, il nostro amore, i nostri litigi e non vorrei mai andarmene." Mi prendo qualche secondo.
"Ma?" Chiede Aido, accarezzandomi il volto.
"Ma siamo arrivati ad un punto che io non ce la faccio più a vivere qui: quello che è successo stanotte.. non è normale.
Questo posto è stato per noi fonte di gioia e felicità, ma abbiamo quasi trenta anni e la tensione che si sente nell'aria non mi fa bene, non ci fa bene.
Non possiamo vivere per sempre qui, o almeno io non ce la faccio: voglio prendere una casa per conto nostro e quando Ryo sarà più grande, lo manderemo qui al collegio.
Io ci lavoro, tu pure, lo terremo sott'occhio." Dico, vendendolo fermo a fissare un punto.
"Mhh.." commenta.
"Che significa mhh?" Chiedo.
"Che sarà difficile dire addio al mio letto, alla nostra vasca..." dice, già in tono disperato.
"La vasca non sarà un problema" dico.
"Mhh prendiamo una villa?" Domanda Aido, facendomi andare di traverso il suo sangue, che bevo da un bicchiere.
"Ma che sei matto?" Chiedo.
"Perché? Sia io che te possiamo permettercela." Dice con ovvietà.
"Questo non lo nego, abbiamo piu soldi di quanti ne abbiamo bisogno, ma c'è un matrimonio da organizzare che non ci costerà poco, incluso il vestito, la torta, gli addobbi e tanto altro.
Non è un problema di soldi, quanto più di intimità; non ti piacerebbe vivere in una casetta, solo noi tre?" Domando, già sognante.
"Non ho ben capito il tuo ragionamento: ti danno fastidio gli altri?" Chiede, osservandomi.
"Non è che mi creano fastidio, anzi, ma è che ogni volta che succede qualcosa io sono sempre nel mezzo a cercare di consolare o questo o quell'altro, a minacciare a destra e a manca.
Non dubito che Kain, Shiki e gli altri non siano dei buoni amici, ma non li voglio appiccicati, insomma ci ronzano attorno sempre!
Per fare l'amore ci tocca chiudere a chiave e anche in quel caso spesso veniamo interrotti, non posso posare le mie labbra due secondi sulle tue, che qualcuno mi chiama perché ha bisogno di me.
Basta, ho bisogno di stare solo con te!" Dico, quasi esasperata, vedendo ridere il biondo vampiro.
"Se questa situazione ti crea stress, va bene allora.
Prenderemo una casa solo per noi; ma almeno tre stanze degli ospiti possiamo averle? E il giardino? E la piscina?" Chiede.
"Aido... quale parte del: non voglio una villa non ti è chiara?" Domando divertita.
Lo vedo sbuffare.
"E va bene!" Acconsente.
Sorrido, sentendo le sue labbra sulle mie; spengo la luce e facciamo scintille.
La mattina seguente sono a pezzi, non riesco ad alzarmi dal letto.
"Buongiorno tesoro." Mi dice Aido.
Sbiascico qualcosa e torno a dormire, ma puntualmente Hanabusa mi sveglia di nuovo e mi irrito.
"Maledizione lasciami dormire!" Sbraito.
"Ehm, no." Dice.
"Aido sono a pezzi, è colpa tua!" Gli ringhio contro, girandomi dall'altra parte.
"Hehehehe lo so."
Alla fine mi costringe ad alzarmi e a prepararci per uscire e sentire la chiesa locale per il matrimonio, insieme a tre mila altre faccende.
"Quando vorreste sposarvi?" Chiede il prete, squadrandoci sorridente.
"Il prima possibile." Dice Aido.
"In realtà, quando il tempo inizia a stabilirsi, verso giungo." Dico, contando che siamo solo a maggio.
"10 giugno?" Domanda il vecchio prete.
Io e Aido ci osserviamo qualche secondo e annuiamo.
"È stato un piacere conoscerla." Dico, ringraziando.
"Anche per me, non sempre mi capita di sposare una così giovane coppia." Dice.
"Quanti anni avete?" Domanda.
"Quasi trenta tutti e due." Risponde Aido.
Il prete strabuzza gli occhi.
"Come? Vi avrei dato a mala pena 20 anni." Ci dice, sorpreso.
Effetto vampiro bello.
"La ringrazio." Dico, sorridente.
Io e Aido ci prendiamo per mano e usciamo dalla chiesa sorridenti.
"Dove andiamo ora?" Domanda.
"Andiamo a fare gli inviti." Rispondo, andando verso una cartoleria.
Mezz'ora dopo abbiamo pronti 50 inviti; decidiamo di prenderci una pausa e di sederci ad un bar a sorseggiare un frappé.
Dopo il frappé accendo una sigaretta, ma Aido me la toglie dalla bocca, guardandomi male e fumandola al mio posto.
"Perché?" Domando.
"Sei incinta." Risponde con ovvietà.
"Ma la sigaretta dopo il frappé è d'obbligo." Ribatto.
"Non piu" mi dice ridendo.
Camminiamo fianco a fianco, suscitando sguardi curiosi.
"Perché ci guardano tutti?" Domando.
"Perché siamo bellissimi." Risponde con ovvietà facendomi ridere.
Una ragazza della Day class con la divisa appena ci vede ci ferma.
"Oh mio Dio! Ma voi eravate della night class! Il nostro Idol... ci manchi, sai?" Dice eccitata la giovane studentessa.
"Anche voi mi mancate tanto!" Risponde Aido, sorridendo loquace alla "fan" che si scioglie come burro al sole.
"È stato un piacere incontrarvi ragazzi, riferirò alla Day class che il nostro Idol e la nostra coppia preferita è ancora viva, non vi si vedeva da tempo e ad essere sincera il nuovo ragazzo della night class non è un gran che..
ma avete tutti questo buon odore?" Domanda annusandoci.
Ma che modi.
"Ohh ma tu sei in dolce attesa!" Continua la fan osservando il mio ventre.
Okay le sue fan mi fanno paura.
"Ehm già.." dico stringendo di più la mano a Aido.
"Aido per favore andiamo.." sussurro all'orecchio del biondo vampiro.
Lui annuisce.
"Scusaci dolce fanciulla, ma io e la mia compagna bisogna andare, fa piacere anche a noi di averti incontrato e di alle tue compagne che Aido Hanabusa non muore mai!" Dice facendo un occhiolino e trascinandomi via.
Sospiro.
"Le tue fan mi fanno paura." Esordisco, mentre entriamo in un agenzia.
"Tranquilla, era tutto sotto controllo" mi dice, baciandomi una tempia.
Mh mica tanto.
La signorina ci fa accomodare su due sedie e inizia a fare qualche domanda su come vorremmo la nostra casa.
"Casa"
"Villa" diciamo contemporaneamente io e Aido.
"Piantala idiota."
"Lo scusi signorina, non sa quello che dice." Sibilo, guardando male il vampiro biondo e facendo ridere la donna.
"Mhh.. abbiamo una variante.. un unione che accontenta tutti e due.
Ha la grandezza di una villa, ma la comodità di una piccola casa.
Tre bagni, 5 camere da letto, più due per gli ospiti, una piscina e un bel giardino, lontano dal traffico, in campagna." Dice, illustrandoci qualche foto.
È decisamente magnifica, mi giro verso Aido che ha lo sguardo sognante.
"È fantastica!" Esordisco, immaginandomi di essere già là.
"Sono contenta che vi piaccia, allora appena possibile ripassate in agenzia che ve la mostro dal vivo." Dice sorridente.
Io e Aido annuiamo e le stringiamo la mano.
"Aido per favore torniamo al collegio? Non mi sento più i piedi!" Mi lamento, osservando l'orario nel mio orologio.
Sono le 6 in punto.
Mannaggia siamo stati fuori tutto questo tempo?
Lui mi guarda col sorriso e mi accarezza il volto.
"Ti amo, lo sai vero?" Mi domanda, mentre io appoggio il viso sulla sua mano.
"Anche io." Rispondo, baciandogli il palmo.
Nel mentre un flash ci acceca.
"Ma che diamine?!" Ringhio.
Un fotografo ci guarda con un sorriso a trentadue denti.
"Scusi e lei chi accidenti sarebbe?" Domanda Aido, irritato.
"Un fotografo che segue da vicino le vicende della night class del prestigioso collegio Cross.
Perdonatemi, ma le alunne della Day Class vanno matte per gli scoop.
Davanti a me quindi ho il famosissimo Idol, ex begnamino della night class, amato da tantissime ragazze, accanto a lui la bellissima Hana Ikeda, sua compagna e madre dei suoi figli e vedo anche in dolce attesa, nonché futura moglie, come posso osservare dal suo anello." Dice rapidamente il fotografo.
"Scusi la mia domanda, ma perché diamine ci ha fatto una foto?!" Ringhio.
"Perché schiocchina questa foto andrà a finire nella prima pagina del magazine del Collegio Cross.
Sai che ci faccio tantissimi soldi?" Domanda, con ovvietà.
Sorvolo alla parola "schiocchina", che non mi diceva nemmeno mia madre quando ero piccola e osservo Aido, stranito quanto me.
"Io la denuncio!" Esordisce Hanabusa facendomi ridere silenziosamente.
"Suvvia Idol, non essere così suscettibile è solo una foto!" Dice con tranquillità il signore.
"Tra l'altro venuta anche molto bene! Perché voi alunni della night class siete così maledettamente fotogenici?" Domanda quasi disperato.
"Senta, faccia come vuole, noi ora bisogna davvero andare, almeno mi faccia un favore e ritocchi il mio naso che sembra che abbia una proboscide! Arrivederci!" Lo saluto velocemente e tiro via Aido dalla manica.
"Ma che cazzo?! Non si può nemmeno camminare per la strada che ci fermano tutti! Metterò una maledetta croce sul Collegio e lo farò sparire da tutti i gps possibili!" Inveisco, irritata.
"E tutto il lavoro che abbiamo fatto per proteggerlo?" Domanda scherzosamente il biondo.
"Non mi interessa! Che vada a fuoco tutto!" Dico nervosa.
"Ehh stare con Idol ha le sue conseguenze Ikeda, non lo sai?" Domanda con superiorità.
"Ma stai zitto coglione." Lo liquido con una risata.
Infiliamo in macchina e torniamo al collegio.
"Hana!" Una voce maschile mi chiama, appena metto piede dentro il dormitorio luna e mi parte casualmente un tic nervoso all'occhio.
"Cosa c'è?!" Ringhio, facendo indietreggiare Kain.
"Ehm, niente passo dopo." Dice spaventato.
"Sarà meglio per te!" Ribatto, mentre sento la palpebra ballare una macarena.
Arriviamo in stanza e mi catapulto nel letto, sentendo la risata cristallina di Aido.
"Cosa ti avevo detto?" Gli domando, alludendo al discorso che abbiamo fatto ieri notte.
"Sei richiesta non c'è che dire." Risponde slacciando la camicia.
"Mammaaaaaa!" Sento urlare dal corridoio.
"No ti prego! Non anche lui! Domando pieta!" Dico disperata.
"Sei sua madre, ora te lo ciucci tu." Mi dice stiracchiandosi il vampiro.
"E tu sei suo padre, quindi lo tieni tu." Ribatto, con un sorriso, mentre Ryo fa irruzione nella stanza, come un terremoto.
"Eh vabbè, tanto di bussare nemmeno te lo dico più, ma non ti schifare se un giorno ci vedi fare cose che tu ancora non fai!" Dice Aido, esasperato.
"Ew che schifo." È il suo dolce commento.
"Dimmi tesoro" asserisco, slacciandomi le scarpe.
"Haru mi ha chiesto se domani posso andare a dormire da lui! Posso vero?" Domanda.
"Certo che si, ne approfitteremo per.. parlare ai nonni del nostro matrimonio" dico, facendolo sorridere.
Poi vedo Aido sbattersi una mano in fronte.
"Merda Hana!"
"Che?" Domando.
"Mi ero dimenticato che stasera si va dai miei, e siamo decisamente in ritardo!"
Oh Gesù.
Così si riparte di nuovo, a fare le cose velocemente e riusciamo ad arrivare lì prima del previsto.
Busso alla porta e la madre di Aido ci apre col sorriso.
"Buona sera Hana." Mi dice, baciandomi la guancia.
"Buona sera Naomi" rispondo col sorriso, accomodandomi.
"Nonna!" Saluta allegramente Ryo abbracciandola.
"Tesoro mio, mi sei mancato tantissimo" gli dice Naomi sorridendo dolcemente, come solo una nonna sa fare.
"Mio padre?" Domanda Aido, mettendosi a sedere accanto alla sorella.
"È su sotto la doccia, tra poco arriva." Gli risponde sua madre.
Nel frattempo ci mettiamo a chiacchierare del più e del meno, mentre Ryo parla con la sorella di Aido, che lo ascolta incantata.
Verso le 9 suo padre scende dalle scale e mi viene in contro salutandomi con un veloce abbraccio e con una pacca sulla spalla al figlio.
"Glielo diciamo ora?" Mi domanda Aido.
Annuisco e mi prende per mano.
"Madre, padre dobbiamo dirvi una cosa." Esordisce Hanabusa emozionato.
I suoi si guardano per qualche momento e attendono.
"Ci sposiamo." Continua Aido, stringendomi i fianchi.
"Congratulazioni!" Ci dice sua madre mettendosi a piangere e stringendomi in un fortissimo abbraccio che ricambio.
"Congratulazioni figliolo", il padre di Aido lo abbraccia teneramente ma Hanabusa rimane rigido, staccandosi subito, per poi dirigersi verso sua madre.
Naomi si alza in punta di piedi e lascia un lungo bacio sulla fronte di Aido.
Questa scena mi fa sorridere e emozionare allo stesso momento.
"Complimenti fratellino, sei riuscito a trovare qualcuno che ti sopporti, io non ce la facevo più." Dice birichina sua sorella.
"Simpatica, davvero, pensa a trovarti un fidanzato, invece di inveire contro di me quando sei nervosa.
Non lo sai dolce sorellina che una sana scopata riuscirebbe a calmarti?" Le chiede Aido, mentre lei gli fa il dito medio.
"Aido! Ma che dici!" Lo rimprovera la madre, dandogli uno scapellotto nel capo.
"Cambiando argomento, quando vi sposate?" Domanda il padre, squadrandomi.
"Tra un mesetto, il 10 giugno." Rispondo, sorridente, mentre le labbra di Aido mi lasciano un bacio delicato sulla guancia.
"Sono contentissima di averti conosciuta Hana, sei la donna che tutte le madri vorrebbero per i loro figli!" Mi dice la donna, osservandomi con dolcezza.
Il suo commento mi fa diventare rossa come un peperone e ringrazio.
Dopo cena, mentre i nonni chiacchierano con Ryo, io e Aido usciamo in terrazza per prendere una boccata d'aria.
Il panorama della città è sempre la stessa, ma cambiano le mie emozioni con lui accanto.
Le sue mani sono posate sui miei fianchi decisamente più rotondi, il suo mento invece è sulla mia spalla scoperta.
Le sue labbra si poggiano delicatamente sulla pelle nuda, facendomi rabbrividire.
"Ancora ti faccio questo effetto?" Domanda sorridendo sulla mia pelle.
"Certo che si" rispondo, continuando ad osservare lo scenario magnifico che mi si presenta davanti.
Continua a darmi teneri baci che mi riempiono di gioia: tutti dovrebbero provare una sensazione del genere.
Mi giro, il suo corpo intrappola il mio al balcone e osservo la notte stellata riflettersi nei suoi occhi.
Ha la notte di Van Gogh negli occhi e i papaveri di Monet sulle labbra.
Un'opera d'arte in tutto e per tutto.
"Tra un mese sarai mio per sempre" sussurro sulle sue labbra, mentre le mie mani si infilano tra i suoi capelli morbidi.
"Non vedo l'ora." Parla a bassa voce con il cuore in mano.
Sorrido.
"Il tuo cuore batte fortissimo..." mi fa notare.
"Effetto Idol." Commento, prima di  posare le mie labbra sulle sue e dare vita al bacio più dolce che ci sia mai stato tra di noi.

Spazio autrice: hei girls! Non sono morta! Ho deciso che scriverò tre capitoli, non più due, perché la parte del matrimonio se la scrivevo in questi capitolo, venivano 100 pagine, già mi pare che sia lungo questo, quindi dividerò il capitolo.
Ehhh Niente, il nostro Idol e Kaname si sono azzuffati, dandosele di santa ragione..
non ho nient altro da aggiungere anche perché devo studiare, ho tre mila compiti e gli esami di maturità si avvicinano #maiunagioia #maggiostudentefatticoraggio.
AIUTO.
Voglio sparire come le ciliegie in inverno.
Addio.

Have a nice life l

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