2 capitolo

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Salgo stanca le scale che portano alla mia stanza, incrociando nel mio cammino Shiki. Lo saluto pigramente, entrando nella camera, che caso vuole sia proprio vicina a quella di Hanabusa.

Sbuffo sonoramente e mi butto con la mia solita grazia sull' enorme letto, coperto da federe rosso sangue.

Mi copro con un braccio gli occhi affaticati, cercando di togliermi dalla mente la sua maledetta faccia: Hanabusa Aido è la mia peggior rovina.

Nessuna puro sangue, a parte me, è mai caduta così in basso per un vampiro di lignaggio inferiore al mio.

Se i miei antenati fossero ancora in vita, probabilmente mi ripudierebbero come sangue puro e come nipote;  d'altronde sono nata così e non posso farci niente, non ho scelto io di venire al mondo, ma sono consapevole che le mie scelte mi porteranno inevitabilmente verso il mio destino.

Apro gli occhi, sentendo dei gemiti venire dalla stanza di Aido e fumo di rabbia.

Ha portato di nuovo quella maledetta gallina nel suo letto.

Una morsa di dolore mi stringe il cuore, mi mordo le labbra e stringo i pugni delusa, stanca. Io non sono niente per lui.

Decido di porre fine al teatrino che si sta consumando nell'altra stanza e mi alzo; spalanco la porta della sua camera e avvampo vedendolo completamente nudo, sopra la (s)fortunata ragazza.

Si copre dopo pochi secondi fulminandomi con i suoi maledetti occhi azzurri.

La gallina in questione sbuffa, decisamente contrariata per l'interruzione.

La guardo in cagnesco,  la ragazza abbassa il volto, preferendo di gran lunga osservare il proprio smalto che i miei occhi rossi.

Mi decido a parlare:

" Aido se vuoi scoparti questa gallina fai pure, ma cerca di avere un minimo di rispetto per chi è nell'altra camera.

Non tutti i vampiri sono abituati a sentire questi gemiti decisamente eccessivi." Fulmino di nuovo la ragazza e osservo successivamente Hanabusa.

Se ne sta lì fermo, coperto a metà dal lenzuolo e sento che la stanza è pregna di un odore pungente... odore di sesso.

"Sei arrivata nel momento clou, vuoi unirti?" Mi guarda con un'espressione così maliziosa, che sento strane sensazioni percorrere il mio corpo.

"L'Inferno aspetta solo te Aido".  Queste sono le parole che escono fuori dalle mie labbra; sto per uscire fuori dalla stanza quando sento un cattivo commento fatto dalla ragazza su di me.

Al diavolo il controllo dei sangue puro! Mi giro in uno scatto, palesandomi in tutta la mia forza, con il potere che scorre nelle mie vene sbatto con forza la ragazza al muro, inchiodandola.

La ragazza geme dal dolore, mi pongo difronte a lei, sibilando perfida e autoritaria:

"Credo stupida ragazzina che tu non abbia capito con chi hai a che fare! Non osare a rivolgerti mai più ad una sangue puro come me in questo modo. Pf, voi vampiri che siete anche di lignaggio più basso al mio,  non dovreste nemmeno alzare lo sguardo quando ci siamo noi. Osa un'altra volta parlarmi in quel modo e ti posso giurare sul mio onore che questo non sarà altro che solletico."

La lascio andare e la ragazza respira di nuovo,  toccandosi il collo; abbassa lo sguardo terrorizzata.

Giro i tacchi e me ne vado, non prima di aver lanciato un'ultima occhiata ad Aido.

Il vampiro biondo mi guarda e non riesco a capire cosa gli passa per la testa, ma noto nel suo sguardo un profondo senso di rispetto.

"Che me ne faccio del tuo rispetto Aido? Non è il rispetto che voglio da te. Io voglio il tuo cuore e il tuo amore."

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