Chapter four

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Chapter four

"E quindi?"
" Quindi ora sei mia."
Siamo sdraiati sul divano sotto le coperte. È il 21 dicembre e Natale è sempre più vicino. I negozi sono addobbati di ogni possibile luce. Gli alberi di Natale sono pieni. E la neve rende tutto questo ancora più magico.
"Luke devo parlarti."
"Tutto quello che vuoi."
"Te ne sei dimenticato vero?" Chiedo titubante. Ha detto che i fidanzati si dicono tutto giusto?
"Assolutamente no. Devi indovinare però!" Il suo sorriso manda a puttane il mio battito cardiaco e quando si avvicina per lasciarmi un innocente bacio a stampo il mio cuore fa una capriola degna di un acrobata.
"Sotto o sopra l'equatore?"
"Sopra"
"Quindi niente Natale in spiaggia con le feste in costume?"
"Sammy nonostante l'idea di te in costume che balli mi eccita tantissimo, no. L'anno scorso eravamo  a Johannesburg e li in costume eri favolosa."
"Europa?"chiedo cercando di non dare peso al suo commento.
"Si bellezza."
"Roma?"
"Mhhh ci avevo pensato ma no."
"Berlino"
"Ci siamo giá andati cogliona."
"Giusto. Londra?"
"Fatti baciare. Poi dobbiamo andare a fare le valigie. Domani si parte. E sai com'è Rhys... se arriviamo tardi sclera." Non ci credo. Andiamo a Londra. Ci sono giá stata con mio padre ma con Luke è tutta un altra cosa. E poi rivedrò Rhys dopo forse 4 anni. Il mio fratellone.
"Te lo già detto che mi servi per vivere?"
"Si ma ti prego ripetilo all'infinto."
Mi accorgo di essere felice. Di volere proprio questo. Di averlo sognato la notte. Di essermi forse meritata uno spiccho di felicitá. Dopo anni in ginocchio sempre sul filo del rasoio forse per un po la felicitá non se ne andrá. Forse potrò andare avanti e sperare di dimenticare tutto ciò che ho alle spalle. E solo con l'aiuto di Luke posso farcela.
"Sam posso chiederti una cosa io ora?" Sono china sulla valigia e il dilemma"cosa mettere dentro" è vicino.
"Mhh" annuisco cercando il suo sguardo. Lo trovo sdraiato sul letto senza maglietta. Questo ragazzo è perfetto.
"Ti ha fatto male? È stato bello?" Non capisco dove vuole arrivare. Lascio andare un maglione e mi avvicino a lui.
"Come scusa?" 
"Nash. La tua prima volta. Ti ha fatto male o ti è piaciuto?"
"Luke... non mi ricordavo neanche come mi chiamavo. No non mi ha fatto male. Ma non mi è piaciuto."dico tutto d'un fiato. È stato un errore di cui mi pento amaramente. "Perchè l'altro giorno hai bevuto così tanto? Cosa è successo?" Domande e altre domande. Senza risposta. La maggior parte di loro.
"Mio padre ha invitato per il Natale tutti tranne me e Rhys. È ancora arrabiato con me come d'altronde Sean e Amy. Mi sento più in colpa ogni volta che ci penso. La mamma è morta per colpa mia. E so che tu dici sempre che non è vero. Che mio padre è un debole e cose del genere. Ma vedi Luke,è comunque mio padre. È un gran figlio di puttana ma lui è mio padre. E a volte penso che addossiamo tutte le colpe a qualcun'altro solo quando in realtá sappiamo che è solo colpa nostra. Ci arrampichiamo sugli specchi cercando una scusa. Una Via d'uscita quando in realtá essa non c'è. Perchè ho sempre pensato che era colpa di mio padre che quella notte stava attaccato ala jack daniel's ma c'ero io in casa quando prese le pillole. Non mio padre non Sean ne Amy e neanche Rhys. È tutta colpa mia Luke"
Il mio corpo è scosso dai singhiozzi. Mi accascio sul petto di Luke e assaporo il suo odore.
"Sam non devi neanche pensare queste cose. Ti hanno affidato a dodici anni una donna malata psichiatrica. Non potevi gestirlo. Sam guardami, non è colpa tua."
Non mi lasciò neanche il tempo di ribattere che si fiondo sulle mie labbra liberndomi da tutto il peso che da ormai troppo tempo giaceva sul mio petto. "Non abbandonarmi. Non tu."
"Non potrei mai farlo." 
"Ti amo."
"Mi ami?"
"Si ne sono sicura. Mi sono innamorata di un ragazzo ed è la cosa più bella che mi sia mai successa. Mi sembra di volare,di toccare il cielo con un dito. Sei tutto quello che ho sempre voluto. Niente principe. Che vada a farsi fottere lui e l'intero reame. Perchè sceglierei te anche tra un miglione di anni."
"Ti amo Samantha Jhones. Cosa posso dire di più?"
"Baciami. Muoviti cazzo."
Si sporse e con un sorriso mi mordicchiò il naso. Poi scese ignorando però le mie labbra. Un lamento uscì dalle mie labbra facendolo ridere. Scese fino alla gola che baciò in tutta la sua estensione. Continuava a scendere e io continuavo a fremere.
"Ti piace?"
"Continua stronzo"
Non se lo fece ripetere due volte e piano piano mi tolse la maglietta. Mi adagiò sul letto e si poggiò sopra di me. Dopo un secondo o un ora scese e mi baciò la valle tra i seni. Un gemito inevitabile mi uscì. Lui sorrise. Lo stronzo voleva comandare.
Ma io ribaltai la sistuazione e mi misi sopra di lui. Mi strusciai e quando trovai il posto giusto lui esplose.
Si sporse in avanti e mi baciò. Ormai eravamo un intreccio di lingue, labbra, sospiri e gemiti. Mi allontanai per contemplarlo.
"Ti voglio dentro di me Luke."

《Spazio autrice》
Ahhhhh ! Scusatemi tanto per l'orrendo capitolo. Che ne dite? Durerá la storia tra Sam e Luke?
Grazie a tutte quelle che stanno leggendo.

Love ya♡

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