Chapter eight

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Chapter eight

"Sei sicura Kylie? Davvero Sam non ti ha detto niente?"

"Senti Luke. Se sapessi qualcosa te lo avrei detto. Ora vai a riposare. Sono le due di notte. Sappiamo come è fatta Sam. Non è la prima volta che scappa! Ora devo andare che hanno suonato al campanello."

"Si. Ciao Kylie."

L'unico suono che mi fa compagnia sono i The Killer in sottofondo. È Natale,penso. Sono così fottutamente solo. Sono sdraiato per terra. Il mio corpo è a contatto diretto con il pavimento freddo. Fuori dalle finestre la neve scende delicatamente. Mi ricordo quando,in famiglia, i Natali si passavano tutti insieme. Nessuno mancava. Mentre ora? Ora mancano tutti. Ora manca lei. Ho chiamato praticamente tutta Baltimora, ma nessuna traccia della mia principessa.

KYLIE POV'S

Chi può mai essere alle due la notte di Natale se non un killer? Stanotte credo proprio che non chiuderò occhio. Tutti i miei pensieri sono rivolti alla cogliona della mia migliore amica. Ho cercato di sembrare forte per Luke. A lui non serviva anche questa di legnata.

"Chi è?" Chiedo abbastanza infastidita da dietro la porta.

"Apri" È un uomo. Perfetto! Uno stupratore. O uno stolker. O un maniaco.

Oh qualcuno che ti farebbe semplicemente piacere vedere?!

"Bhe. Dal momento che non voglio morire assasinata la Nott di Natale tu dimmi chi sei e io ti apro."

"Cara Kylie. Sei sempre la solita. Ti prego apri la porta."

Un brivido mi passa lungo la schiena. Le gambe diventano gelatina.

"Brad?"Mi pento subito della mia domanda. Lui non può essere li fuori. Lui è a Oxford.

"No! Sono il fattorino. C'è un pacco per lei. Sig.rina Steven giusto? Molto perspicace Kylie! Ti prego aprimi che qui si muore dal freddo. Ah approposito! Ciao amore. Mi sei mancata così tanto. Buon Natale."

Non ci penso due volte. Al diavolo il manico. Al diavolo i meno dieci gradi che ci sono fuori. Apro la porta di legno massiccio e una folata di vento mi colpisce. Lì,davanti a me c'è un ragazzo. Ha deglio occhiali da sole. Solo Brad può mettere dei occhiali da sole la notte di Natale. I ricci sono raccolti da una di quelle sue bellissime bandane. Ha una camicia a quadri sotto un giaccone impottito. Rabbrividisce,ma sorride. Corro per il vialetto rischiando di uccidermi più volte sul ghiaccio. Mi catapulto nelle sue braccia che mi aspettano aperte. Assaporo il suo sapore,quel sapore che non si puo definire. Non è ne menta,ne tabacco e ne acqua di colonia. È Brad. Alzo lo sguardo dal suo petto e lo trovo con la bocca semiaperta pronto a dire qualcosa.  Ma io devo assaporare le sue labbra. Non ci importa del freddo,della neve,del vialetto ghiacciato. Dei vicini che ci guardano e neanche del mio cellulare che è caduto dalla tasca. Ci bastano le nostre labbra. Perfettamente compatibili. Le nostre lingue si incontrano dopo quasi un anno e io mi sento cedere. Mi aggrappo a Brad che mi prende per le coscie e entriamo in casa. Chiude la porta con un calcio e si stacca da quel bacio che si ricorderá per sempre.

"Dio! Kylie,piccola mia ho ripreso ha respirare solo ora. Ti amo,ti amo e ti amo. Perchè mi completi. "

Amo una persona che vedo una volta l'anno. È orrendo.

"Cosa ci fai qui?" Il tono è acido.

No cazzo! Kylie! Lui è venuto qui per te. E tu fai l'incazzosa?

Lui alza le mni in segno di resa e sbuffa.

"Non cambi mai vero? Io mi sparo sette ore di aereo e tu? Oh si ciao Brad! Come va? Sai non mi ricordavo di te. Almeno qualcosa del genere."

Non sopporto più sentirlo parlare. Mi serve lui. Ora. Mi avvicino a lui,che continua a blaterare. Gli allaccio le braccia al collo.

"Ciao Brad. Ti amo. Lo sai questo? Bene. Mi sei mancato così tanto. Ero arrivata a un certo punto che mi mettevo le tue maglie per dormire e le tue felpe per andare a lavorare. Ed è strano. Quindi ora smettila di parlare e baciami." Lui si era zittito.

Si era avvicinato ancora di più fino a sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra. Aveva le mani sotto la mia maglia e disegnava dei cerchi sul mio ventre.

"Sai ,mio piccolo fiore. È così ecctante immaginarti nel letto con le mie maglie. Davvero" la sua voce era bassa e roca.

"Mhhh" il mio vocabolario era molto ridotto.

Finalmente si decise a baciarmi. Ma per mio dispiacere,fu un bacio a stampo. Casto. Troppo casto. Schioccò le sue labbra sulle mie prima di staccarsi.

"È ancora allo stesso posto la tua stanza?"

《Spazio autrice》

Oh mio dio scusate. È davvero orrendo questo capitolo. E corto. Troppo corto,lo so. Ma ho avuto dei problemi con Wattapad che mi ha eliminato tipo dieci capitoli che devo riscrivere,e dato che avevato aspettato giá tanto ho deciso di postare questo. La scuola sta diventando intensiva e quindi la pubblicazione sará un po lenta. Anyway! Voglio tanti voti e commentini(?)♡

Love ya¤

Shit! I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora