Chapter fifteen

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Chapter fifteen.

"Hai così paura di te stessa che ti fai quasi sparire a volte,ti annulli,in silenzio,ti costringi a non parlare o ad essere un pò meno te,così,in silenzio,d'improvviso. "

"Vai a farti fottere."

"Sai che ho ragione. Perchè?"

"..."

"Perchè? Sam,perchè te ne sei andata?"

"Vuoi saperlo. Davvero? Bene. Dopo ho visto una vita migliore. Noi che tagliamo traguardi,il sole a baciarci. Soddisfazioni a miliardi.

Ho riaperto gli occhi. Ed era tutto uguale. Tutto storto,all'apparenza normale. Quindi era una sera. Un'altra sera. Con gli altri,mentre cercavo qualcosa di forte per dimenticarti. Sai Luke,quanto è dura restare vivi. Con il freddo dentro,e l'odio a ghiacciarti i pensieri. Sola con l'alcool, per sopportare i problemi. Con il bicchiere mezzo vuoto mentre in realtá sono tutti mezzi pieni. La veritá è che vivere fa male. Come respirare,pensare. Versi lacrime nel mare. La veritá è che chi sogna vive male. La veritá è che è difficile da spegare. "

"Non capisco."

"Sai cosa penso quando ti guardo?"

"Cosa?"

"Apro gli occhi e penso 'ma chissene frega.' Penso 'se ti fa stare bene perchè no?' "

"Giá. Perchè no?" Lui si avvicina. Il sorriso è scomparso. Allunga la mano,sfiorando la mia. Un altro fottuto brivido.

"Perchè di solito le delusioni più grande hanno nome e cognome."

"Ah sì?"

"Si."

"E la tua? La tua delusione più grande,come si chiama?"

"Ci sono state tante delusioni nella mia vita. Da mia madre a mio padre,ai miei fratelli e perfino me stessa. Ma loro non sono niente in confronto alla mia delusione. Quella che ti porti dietro."

"Mh."

"Luke Hemmings. Nome e cognome della mia più grande delusione. E del mio più grande amore."

"Anche gli altri hanno un nome e cognome però." Ribatte facendo aderire il suo petto contro il mio. Mi accarezza lentamente i fianchi. Fino al bordo dell reggiseno. Ma si ferma. Non va avanti.

"Sì è vero. Ma tu hai una cosa che ti rende la mia delusione."

"E che cosa?"

"Il mio cuore." Non riesco a farne a meno,sorrido. Anche se mi ero ripromessa di spaccargli la faccia,sono felice. Sono felice di sentire il suo sguardo che brucia.

"Non smettere di sorridere. Perchè di innamorarmi di te,non mi stanco mai."

Un balzo,una capriola e lo zoo nello stomaco.

"Mh. Non verrò a letto con te."

"Tu credi? So come prenderti."

Ammicca sicuro di sè.

"Ah si? E come? Sentiamo."

"Bhe. Mi avvicinerei a te. Guardandoti negli occhi. Ti porgerei la mano,che tu prenderesti. Mi avvicinerei a te e ti bacierei i capelli. Quei capelli che sanno di vaniglia. Quel profumo che amo. Farei aderire i nostri corpi. Sentirei il tuo petto fare su e giù irregolarmente. Ti bacerei quelle labbra rosee,e poi scenderei fino alla mascella. E poi ancora,fino al collo di quella pelle candida, che sembra latte. Per arrivare al bordo della maglietta che finalemente leverei di torno. Annullando la distanza tra di noi. C'è stato un mare a dividerci,per troppo tempo. La maglietta impiccia. E io ho urgenza di massaggiare il tuo ventre piatto. "

Shit! I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora