Chapter Seventeen

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Chapter seventeen

"Io ti odio. Ti odio cazzo!"

"Sam.."

"Vaffanculo. Ti odio." Sussurrro in un gemito impercettibile.

"Ti redi conto?Hai mandato tutto a puttane. Più di quanto non lo avesse giá fatto Luke." Abbimo lo sguardo di sonosciuti,che vedono solo una ragazza dai capelli rossi e gli occhi liquidi,pieni di lacrime,che brucia su di noi. Le vecchiette assistono alla penosa scena commentando tra di loro. Come se fossimo a un Talk Show. Matt si avvicina. Il suo profumo mi riempie la testa. I suoi occhi inchiodano i miei. Le lacrime pesanti, difficili da sostenere scendono sulle guancie fino ad arrivare alle labbra violacee per il freddo.

"Perchè? Perchè Matt? Perchè tutti i ragazzi scappano da me? Ho qualche malattia? Bhe si. Mi innamoro. Fucilatemi!" Mi dispero, serro gli occhi forte. Prego,che questo sia solo un incubo. Che il freddo che ti entra nelle ossa,che ti ghiaccia i pensieri non esisita.

"Sam,calmati." I suoi occhi diventono ipnotici. Il verde si tinge di un colore più intenso,da far paura.

"Sai, oggi a casa mia viene una. Alice. Giá dal nome si capisce che Luke,se la sbatterá prima di entrare in camera da letto. Perchè fa così schifo? Perchè dice di amarmi e poi mi tratta come se fossi una delle sue tante fottute puttane? Io non voglio essere una delle tante."

"Perchè è un coglione." La voce è un sussurro. Insicura,del tutto consapevole che ha detto una cavolata.

"E tu? Tu non sei un coglione?"

"Samantha,te l'ho giá detto. Mi dispiace." Sempre le solite cose. Non volevo,scusami,non è come credi e via dicendo. Sospiro rassegnata,prima di ripartire a raffica.

"Stai zitto. Sai,in prima o in seconda superiore avevo un ragazzo. Siamo stati insieme solo per tre mesi,ma è stato davvero carino. Ci tenevamo la mano,fieri l'uno dell' altro,ci baciavamo negli sgabuzzini. "

"E?"

"Ti ho detto che devi stare zitto. Non interrompere"

"Si scusa."

"Stavo dicendo,che però questo ragazzo,quando veniva a casa mia.."

"Ha un nome questo ragazzo?"

"Oh ma proprio non ci riesci? Nick."

"Okay." Sospira e mi fa segno di andare avanti.

"Quando,appunto,questo Nick veniva a casa mia,Luke lo guardava truce. Lo uccideva con lo sguardo. A quei tempi vivevamo con la mamma di lui,che però non sembrava accorgersi di niente. Neanchio dopotutto. Avevo gli occhi a forma di cuore. Vedevo solo lui. Sai cosa mi disse il girono che ci lasciammo?"

"Cosa?"

"Mi portò in un parco fuori Baltimora. Mi prese le mani e guardandomi negli occhi mi disse. 'Sam non ignorare mai qualcuno che si prende cura di te. Perchè un giorno rimpiangerai di aver perso un diamante mentre eri occupata a collezzionare roccie. E tu Matt,sei un roccia,una bellissima roccia. Ma è ora che io inizi a cercare il mio diamante." Le mie guancie stanno andando a fuoco. Lo sguardo deluso di Matthew mi uccide. E non so se sia perchè non abbia accettato di fare la parte di 'Kacey sono una troia Smith' o solo perchè gli abbia appena detto che non voglio avere niente a che fare con lui. Con questo dubbio in testa,mi giro e mi incammino alla ricerca della mia dignitá. Prima di girare l'angolo sento Matt,insirando a pieni polmoni l'aria piovosa del Maryland,urlare

"Neanche Luke. Sam,neanche Luke è il tuo diamante. Un vero diamante non si rompe."

Scompaio definitivamente dalla vista di quei rubini incastonati in quel viso perfetto, con la mente piena di dubbi.
E ora?

Shit! I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora