The heart asks pleasure first

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Soltanto la magia e il sogno sono veri - tutto il resto è menzogna.
(Jean Rhys - Il grande mare dei Sargassi)


~ The heart asks pleasure first ~


"Silent night surrounding me
on the shore of wistful sea.
A kindest heart made me believe
the world as I wish it to be."


Sta per arrivare, ne sei sicuro.

È un brivido caldo lungo la schiena ad annunciarlo. 

Gellert compare all'improvviso, a qualche passo da te, ammantato dal chiarore rosseggiante del crepuscolo. Attorno a voi l'atmosfera si cristallizza, in pacato raccoglimento, e una brezza impalpabile, pregna di sole e salsedine, vi scorre vellutata addosso, gonfiando e increspando la stoffa leggera dei vestiti. Il gorgoglio del mare, quieto e sommesso nella pace immota della sera, ben si accompagna all'eleganza del suo incedere, mentre si avvicina a te con calma apparente, le spalle ritte, un sorriso obliquo e appena accennato a illuminargli i raffinati tratti del viso.

Ci sono sguardi che tagliano quasi fossero lame.

Gemme d'acqua e di terra, i suoi occhi rilucono nella penombra simili a folgori vivide, e ti scrutano feroci, impudichi – sembrano volerti divorare, consumare, rubare l'anima (ma lui lo sa, Dio, lo sa che la tua anima è già sua).

Tende le mani verso di te, nervoso, e le poggia a palmi aperti sul tuo petto; si aggrappa alle pieghe sgualcite della camicia, tentando di celare il tremito che offusca la superbia del suo contegno, e il poco ossigeno che ancora ha l'ardire di interporsi fra di voi comincia a farsi soffocante, a bruciare più del fuoco.

Quanto ti è mancato? Quanto?

Tanto. Troppo. Troppo, troppo, troppo... e tu sei un uomo, dannazione, un uomo, nient'altro che un uomo.

Gli afferri deciso i polsi, attirandolo a te, perché sei consapevole, certo - come lo sei di dover morire, un giorno - di non poter sopportare l'idea di esserti ingannato, e quando le tue dita affondano nella morbida carne invece di chiudersi in un pugno vuoto, il tuo cuore comincia a vibrare incontrollato, scosso dagli spasmi violenti di un'emozione assoluta, terrificante, meravigliosa - sei qui, sei qui, sei davvero qui.

Sono qui, sono qui. Non avere dubbi amore mio, non averne mai.

Lo stringi forte tra le braccia - finalmente, finalmente! -, lo avvolgi con tutto te stesso, per rimarcargli il tuo esserci - qui, adesso, con lui, per lui. Ti impossessi avido dei suoi lunghi capelli - profumo di zagare, limoni e fiori d'arancio ti inebria i sensi -, li liberi dal nastro di seta che li tiene prigionieri, ne attorcigli ciocche intere tra le falangi. Lo guardi, non riesci a farne a meno, lo contempli estasiato, e, per la frazione di un secondo, ti convinci di trovarti davanti alla delicata tela di un pittore preraffaelita. «Stringimi» sussurra, nascondendo il capo nell'incavo fra il tuo collo e le clavicole «Stringimi ancora. Stringimi di più». Il suo fiato umido è un'onda che si infrange contro la pelle esposta, te lo senti dentro, penetra nella carne, spezza le vene, artiglia le ossa, prosciuga i polmoni. Rimanete così, immobili, avvinghiati, smarriti l'uno nell'altro per un tempo che ti appare infinito.

Nel momento in cui, lentamente, ti scosti, lo fai seguendo un impulso che non sei più in grado di contenere. Ti riappropri del suo volto, lo prendi fra le mani con la premura e l'attenzione che riserveresti ad una reliquia sacra; percorri con i polpastrelli la linea virile del suo profilo, partendo dall'ampia fronte, indugiando sulle tempie e sull'arco perfetto delle sopracciglia, fino a raggiungere con un fremito la curva nobile degli zigomi e della mascella. Gli catturi il mento fra il pollice e l'indice, carezzandogli le labbra - avanti e indietro, avanti e indietro - saggiandone piano il tepore e la consistenza, riscoprendole lisce, docili nel reagire alla tenerezza del tuo tocco, seriche e fragranti come i rossi frutti boschivi ai quali tanto somigliano.

GRINDELDORE ~  As my memory rests, but never forgets what I lostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora