Cuore di tenebra rossa

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In ogni Tempo, in tutti gli Universi (parte 5)

Prompt #5: Vampire and Lycan!AU;
grazie a Elgas <3
Nota esplicativa in fondo}


- La morte è la madre della bellezza - disse Henry.
- E cos'è la bellezza? -
- Terrore. -
(Donna Tartt - Dio di Illusioni)


~ Cuore di tenebra rossa ~


"I look inside myself and see my heart is black.
I see my red door, I must have it painted black.
Maybe then I'll fade away and not have to face the facts
it's not easy facing up when your whole world is black."


La luce fioca delle candele tremola nell'ombra, e disegna macabri arabeschi sopra il suo corpo teso ed eretto, fieramente ancorato al tuo - pelle di seta e avorio, la sua, ultimo baluardo contro l'oscurità nera che vi avvolge e ghermisce e inghiotte.

Anche se.

Siete voi, in questa fortezza desolata e battuta dal vento, dimenticata da Dio e temuta dagli uomini, a portarvi addosso il buio più fitto e terribile. Siete voi - angeli osceni e furiosi - le creature più abiette, più pericolose. Siete voi i mostri, gli scarti d'Inferno, le anime dannate, cadute, spezzate. Siete voi e lo sapete - lo sapete bene - eppure.

Non si odono tuoni, ma dalle ampie vetrate filtra il baluginio insistente dei lampi, che guizzano scintillanti nel cielo tetro, simili a draghi dalle vermiglie ali di fuoco.

Steso sotto di lui, incastrato fra le sue cosce pallide, ti compiaci della sua bellezza ambigua, sfuggente, magnifica, ti godi (oh quanto, quanto, quanto godi!) i suoi movimenti lenti, intensi, eterei e sensuali al contempo, ti lasci cullare dal mormorio ipnotico della sua voce - una nenia suadente e dolcissima, in grado di catturarti, penetrarti e trascinarti via con sé, giù, giù, giù, fino a raggiungere il fulcro più intimo e segreto di te stesso. Inarchi la schiena e una scarica di piacere, improvvisa e violenta, ti attraversa da capo a piedi - la senti, la accogli, brucia e scortica e deflagra ovunque; dalla gola sfuggono rantoli bassi, sibili rochi, feroci - l'unica melodia che vuoi ascoltare, il solo canto da cui scegli di farti sedurre, rapire, ammaliare.

Ti sollevi appena e avvicini una mano al suo volto, sfiori una guancia serica con la punta delle dita e dal mento scivoli piano sull'incavo candido del collo, per poi tornare alla bocca e infine offrirle la sottile piega del polso, laddove le vene palpitano e assecondano il ritmo accelerato del tuo cuore; ti immoli al tocco freddo e imperioso delle sue labbra, in un gesto antico che ha le precise cadenze di un rito, perché a Gellert non basta averti dentro, piantato a fondo tra lembi di carne e muscoli contratti, no, lui ha bisogno di te, della tua linfa vitale e preziosa - deve nutrirsi, rimettersi in forze, saziarsi, con te, che sei lo scrigno del suo vigore di notte e, di giorno, il custode irrinunciabile dei suoi abissali sonni di morte. La prossima luna piena è lontana, e soltanto allora potrete correre insieme, cacciare di nuovo l'uno al fianco dell'altro; il silenzio, ancora una volta, sarà squarciato da urla di angoscia e terrore e le vostre zanne - così diverse, opposte quasi, e tuttavia tanto affini - gronderanno del medesimo sangue[1].

Un morso deciso, affilato e durissimo, a lacerare l'epidermide d'acciaio - bacerà le cicatrici, dopo, le leccherà tutte, una per una - e i tuoi pensieri si tingono di tenebra rossa, si colmano di immagini e ricordi fumosi, visioni sbiadite di una guerra millenaria e crudele, una tragedia perduta di cui il mondo, ormai, non conserva alcuna memoria.

«Non è tempo per noi» salmodiava, ridendo e danzando sui cadaveri smembrati dei vostri nemici, dei vostri fratelli. Eravate un affronto, un abominio ai loro occhi, e il vostro legame un'onta da lavare nel sangue - hanno provato a dividervi, a uccidervi. Non ci sono riusciti. Nessuno è sopravvissuto, nessuno ha saputo - potuto - arginare la vostra follia, la vostra sete di libertà e vendetta. Due clan estinti, cancellati per sempre - le loro vestigia distrutte, le loro ossa spolpate, le loro esistenze dissolte e condannate ad un oblio eterno, impietoso.

GRINDELDORE ~  As my memory rests, but never forgets what I lostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora