In ogni Tempo, in tutti gli Universi (parte 3)
Prompt #3: Flower shop and Tattoo Parlor!AU;
grazie a Miryel <3
Nota esplicativa in fondo}
Perché dunque allorché ascolto la sua voce mi confondo?
Perché quando incontro il suo sguardo fisso su di me
mi sento a un tratto una vampa in viso e come un brivido al cuore?
(Giovanni Verga - Storia di una Capinera)
~ Galeotta fu l'orchidea (anzi, più d'una) ~
"The first flush of youth was upon you when our eyes first met
and I knew that to you and into your life I had to get.
I felt light-headed at the touch of this stranger's hand,
an assault my defenses systematically failed to withstand.
'Cause you came at a time
when the pursuit of one true love in which to fall
was the be all and end all."
Eccolo qui.
Di nuovo.
Lo sapevi, lo sapevi che permettere a tua sorella di farsi un tatuaggio alla fine si sarebbe rivelata una pessima idea.
D'accordo, non è più una bambina, e due minuscole farfalle sul polso non potevano certo essere considerate una richiesta eccessiva. Inoltre, conoscevi bene il tatuatore - le vostre attività si trovano da anni ai lati opposti della medesima piazza[1] -, e sulla sua professionalità non hai mai nutrito dei dubbi. Accontentarla, lo ammetti, ti ha fatto piacere, esattamente come il suo inaspettato desiderio che fossi proprio tu ad accompagnarla («resterai con me e mi terrai la mano, vero, Albus, se sentirò male?»). Solo che, adesso, sei costretto a sorbirti ogni santissimo giorno quel bellimbusto del nuovo apprendista - il quale, dall'istante in cui lei gli ha rivolto un'occhiata fugace, le gira intorno con la fastidiosa ostinazione di uno sciame di moscerini ammassato sopra un barattolo di marmellata lasciato aperto.
È la quinta volta in una settimana che entra in negozio con il pretesto di comprare dei fiori (che cos'ha in casa, una serra?), fiori di cui, puntualmente, si dimentica una volta raggiunta la cassa, dove tu, in teoria, tra un cliente e l'altro, stai cercando di studiare per l'esame decisivo del tuo dottorato; l'argomento è ostico e anche se, per te, la difficoltà di una materia non ha mai rappresentato un problema, ti risulta comunque complicato - per non dire impossibile - riuscire a concentrarti avendo un paio di occhi simili - ipnotici, brillanti, indagatori - fissi su di te.
Tuo fratello, appena lo vede, si affretta a sparire nel vivaio; sospetti che Gellert, o come accidenti si chiama (non mentire: il suo nome ti è rimasto impresso fin dal principio), non gli stia simpatico, e nel caso non potresti nemmeno dargli torto. Aberforth è sempre stato molto protettivo nei confronti di Ariana - è più vicino a lei d'età rispetto a te, e questo ha favorito il formarsi tra loro di un legame strettissimo, soprattutto dopo la tragica scomparsa dei vostri genitori. Tuttavia, nell'ultimo periodo - e dietro istanza ufficiale dell'interessata, va precisato -, ha acconsentito a "farsi un po' da parte" e a concedere all'adorata sorellina di allargare i confini di quello che lei ha candidamente definito "il suo spazio vitale". Tu hai agito di conseguenza, limitandoti a osservarla e a prenderti cura di lei, tuo malgrado, con maggiore discrezione.
Perché la verità è che no, non sei per nulla convinto che quando arriverà il momento - e arriverà, eccome se arriverà, ti ci puoi giocare la terza laurea - sarai così felice, così entusiasta di vederla spiegare le ali e volare via, sola, lontana dal suo nido famigliare e accogliente, lontana da voi - lontana da te.
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GRINDELDORE ~ As my memory rests, but never forgets what I lost
FanfictionWe were closer than brothers #8 {AlbusxGellert; RACCOLTA di One-shot\Drabble\Flashfic} [Soulmates!AU] ‼️ATTENZIONE‼️se avete già letto "Eternity", "Vide cor tuum" e "Mio blu" passate direttamente ai cap. 8\9\10 (Vorrei cantare il canto delle tue ma...