Chiamami soltanto amore

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In ogni Tempo, in tutti gli Universi (parte 4)

Prompt #4: Romeo and Juliet!AU;
grazie a Fuuma <3
Nota esplicativa in fondo}


Per amore non c'è ostacolo di pietra,
e ciò che amore può fare, amore tenta.
(William Shakespeare - Romeo e Giulietta)



~ Chiamami soltanto amore ~


"There's emptiness behind their eyes,
there's dust in all their hearts.
They just want to steal us all
and take us all apart.
But not in."


È una follia - a volte lo pensi.

È una follia lasciarsi andare, fidarsi di lui e dei suoi larghi sorrisi, delle sue carezze e dei suoi baci lenti, della sua pelle quando è stretta alla tua pelle.

È una follia ammettere che ti manca, che hai bisogno di lui, di sentirlo addosso - di averlo dentro.

Eppure.

Fate l'amore e ti sembra di volare, come se qualcosa ti afferrasse per il petto e ti scagliasse in alto, verso il cielo, là dove l'aria è limpida e così rarefatta che a respirarla si corre il rischio di bruciare.

Vi ritrovate ogni notte - la distanza, la separazione vi sono intollerabili -, combattuti tra l'angoscia e una feroce esaltazione - poiché tutto intorno a voi vi divide, ciò che siete, persino il vostro nome vi impone d'esser nemici (ma che cosa c'è in un nome? Chiamami soltanto amore, e io sarò ribattezzato[1]).

Siete costretti ad aspettare il buio, il favore di tenebre silenti e amiche - e la lunga attesa ti logora, ti sfinisce, mentre in preda a un cupo tormento rifuggi l'ombra delle tue stanze e ti affacci al massiccio balcone di pietra, nel punto preciso in cui, sotto lo sguardo argenteo di una falce di luna, Albus ha raccolto i tuoi sospiri, sfiorandoti le labbra con passione e inaspettata delicatezza, per poi correre via, subito, lontano da te e dalle tue mani vuote, smaniose. Dannato lui e quei suoi occhi brillanti, vividi, simili a specchi d'acqua azzurra e purissima, in cui è dolce smarrirsi e annegare, annegare, senza nemmeno provare a resistere, a riemergere. È lui a prenderti, a riportarti indietro - sempre.

Uniti, legati, osate sfidare il destino, lo piegate alla vostra volontà, anche se solo per il tempo di un gioco proibito, di un amplesso violento e straziato - in quei momenti, lo sai, il mondo vi appartiene, la realtà oscena per un istante si quieta, si nasconde tra le coltri di un letto disfatto, che accoglie i vostri corpi e li osserva contorcersi, avvinghiarsi, marchiarsi, schiavi l'uno dell'altro, travolti dal fervore di una lotta brutale e furibonda, disperata e tuttavia necessaria, inevitabile, salvifica.

Non sei mai stanco di lui, di voi. Albus non è un desiderio sterile e vano, che perde luce se appagato - rivederlo, averlo accanto ti fa esplodere l'anima e tremare le vene dei polsi, ancora, ancora e ancora. Ricordi il giorno del vostro primo incontro: su quella strada sudicia e nera di sangue avete incrociato i coltelli, i respiri, i palpiti del cuore. Hai creduto di morire - e lo hai fatto, dopo, tra le sue braccia ardenti.

La sua bocca ha lambito piano la ferita al costato, alleviandone il dolore e dissolvendo il freddo della lama attraverso il calore di baci languidi, esperti. Ti sei inarcato contro di lui, col fiato spezzato, e hai maledetto - invocato, adorato - il suo nome non una ma cento, mille, infinite volte.

Se ci scoprono, ci uccidono.

Che ci prendano, allora, che ci mettano a morte.

Meglio sarebbe che la vostra vita fosse troncata dall'odio, divorata da una faida viscerale e antica, anziché la vostra morte prorogata, senza la possibilità di fondervi in un unico spirito, di godere a pieno di questo amore crudele e accecante, ribelle e terribile, immenso e perfetto e splendido - ascolta.

GRINDELDORE ~  As my memory rests, but never forgets what I lostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora