Six

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Justin's Pov
Non sapevo che cosa mi era successo quel giorno, non sapevo perché la rabbia era riuscita ad impossessarsi di me. Ma soprattutto non sapevo perché il mio cervello non mi ha detto di fermarmi.

Forse nessuno mi avrebbe creduto se avessi cominciato a dire che non volevo fare ciò che avevo fatto. Ma la verità era quella, non volevo farlo. Non volevo davvero tentare di ucciderla.

La odiavo sì, ma non volevo arrivare a quel punto.

"Io e tua madre non sappiamo il perché della tua rabbia nei suoi confronti. Non sappiamo perché sei passato a così tanto. Non lo sappiamo e non vogliamo nemmeno sapere. Perché non c'è un valido motivo per tutto questo. Ma Justin, non ti ha fatto niente. Se vogliamo dirla tutta non ti ha mai dato fastidio, non ti ha mai odiato. E fa ridere tutto ciò sai? Sai cosa ha chiesto appena si è svegliata?" chiese mio padre guardandomi negli occhi

"Ci ha chiesto come stavi" disse mia madre che prima di quel momento non mi aveva rivolto la parola

Rimasi senza parole.

"Nonostante i tuoi calci, i tuoi pugni e nonostante tu abbia cercato di ucciderla lei comunque ci ha chiesto come stai. Ci ha chiesto come stai nonostante tutto ciò che le hai procurato. Ti dovrebbe odiare. Ti dovrebbe prendere a calci proprio come hai fatto tu con lei, eppure non lo ha fatto. Anzi ha chiesto se stessi bene. Si è preoccupata della ragione per la quale era in un letto d'ospedale. E non capisco, Justin. Non capisco perché si è ostinata a chiederci come stavi perché io al posto suo ti avrei fatto provare lo stesso dolore che le hai causato..." disse mia madre con tanto odio dentro

"...non ti capisco più davvero. Non capisco il tuo odio. Cerco di capirlo, davvero. Cerco in mille modi di guardare tutto ciò in un'altra prospettiva. Ma in nessuna delle mille prospettive riesco ad arrivare ad un motivo sensato... " continuò ancora

"...da quando è arrivata Ana nelle nostre vite non penso che io e tuo padre ti abbiamo fatto mancare qualcosa. Ti abbiamo sempre amato e continuato a darti tutto ciò che volevi. Non penso che ti abbiamo fatto sentire meno amato rispetto ad Ana. E per questo non mi spiego il perché di tutto questo. Mi dico che forse è colpa mia. Forse è colpa mia che non ti ho cresciuto come si deve e per questo mi chiedo se ho sbagliato io in qualcosa. Forse sono io quella sbagliata. Perché davvero io non capisco, Justin. Non capisco" disse con le lacrime agli occhi per poi andare al piano di sopra

Silenzio.

"Starà bene. Ha solo bisogno di un po' di tempo..." sussurrò mio padre

"...non so perché tu lo abbia fatto. Ma sperò davvero Justin che tu non lo rifaccia. Ana non se lo merita. Non si merita il tuo odio perché lei nonostante tutto si ostina nel volerti bene. Ti ha persino difeso..." disse e immediatamente alzai lo sguardo sorpreso

Cosa?

"Sì, Justin. Ana ti ha difeso. Ha detto che non era colpa tua. Ha detto che è stata la rabbia che hai dentro di te a farlo e che non volevi davvero farlo" disse mio padre

Lei aveva davvero detto quello? Mi aveva davvero difeso?

"Non parla" disse di colpo l'uomo difronte a me

Come non parla?

"Il medico dice che è rimasta traumatizzata da ciò che è successo e per questo il suo sistema reagisce in questo modo. Annuisce e scuote la testa e basta. E se deve dire qualcosa d'importante prende carta e penna e lo scrive. Dicono che sarà momentaneo e spero davvero che lo sia perché ormai nei suoi occhi non riesco più a vedere quel luccichio, anzi vedo solo la stanchezza, la rassegnazione..." sospirò

"...va dallo psicologo. Deve fare ogni giorno una seduta perché i medici temono che possa suicidarsi da un momento all'altro. Anche loro hanno visto i suoi occhi spenti..."

Suicidio?

"L'hai mai osservata Justin? Hai mai osservato i suoi movimenti? I suoi occhi. Lo hai mai fatto?" chiese mio padre e io alzai lo sguardo verso di lui per l'insolita domanda

Scossi la testa incerto.

Sorrise.

"Ogni volta che mi ritrovo ad osservarla mi viene un nodo alla gola. Dai suoi movimenti lenti e indecisi riesci a capire che c'è qualcosa che non va e invece se provi ad osservare i suoi occhi vedi solamente degli occhi scuri, senza emozioni ma con tanta speranza dentro. Prima era così e da quando è successo tutto questo invece sai cosa vedo? - mi guardò intensamente negli occhi - niente. Vedo solo due pupille senza vita" disse prendendo un sigaro dalla giacca

"Non lo fare più Justin. Non osare rifare una cosa del genere perché tua madre non te lo perdonerebbe mai. Per me e tua madre Ana è una speranza, una speranza nel poter risorgere, rinascere. Non privarci della felicità Justin. Non ti ha fatto niente. Continua a volerti bene nonostante il tuo odio. Cerca di capirti anche quando io e tua madre non riusciamo più a farlo. Continua a giustificare ogni tuo comportamento. Che cosa vuoi ancora Justin? È così sbagliato volerti bene?" chiese mio padre spegnendo il sigaro

Non risposi e mio padre sospirò andandosene.

La verità era che anche io lo avevo notato. Avevo notato i suoi movimenti stanchi nel momento in cui la incrociai al piano di sopra. Per questo mi fermai sul colpo. Perché non sembrava più lei. Camminava a testa bassa, senza guardare chi aveva davanti e nel momento in cui incrociai i suoi occhi non riuscì più a vedere niente se non il vuoto.

Ero davvero un mostro?

Dopo un po' decisi di salire al piano di sopra per riposare un po', ma nel momento in cui afferrai la maniglia della porta di camera mia sentì dei singhiozzi provenire dalla stanza di Ana. Per tanto lentamente decisi di avvicinarmi alla porta della sua stanza che per fortuna era socchiusa. Per questo riuscì a vederla appoggiata alla finestra mentre osservava le nuvole e teneva stretta a sé la collana che aveva sempre al collo, piangendo.

Pensandoci, era la prima volta che la vedevo piangere.

Per anni  non avevo mai visto una singola lacrima solcare il suo viso e per quel motivo abbassai lo sguardo.

"Ci ha chiesto come stavi"

"Ti ha persino difeso"

"Ha detto che non era colpa tua"

"Non parla"

"È così sbagliato volerti bene?"

Cominciai a sentirmi in colpa.

Sì, ero davvero un mostro.

A secret painDove le storie prendono vita. Scoprilo ora