In quel momento ci trovavamo ancora dentro quella cantina che ci aveva regalato la verità. Stavamo tutti parlando del passato soprattutto Maureen, Ralph, Oliver e Pauline che parlavano della loro figlia persa, Jade.
Forse per cercare di conoscere la propria figlia attraverso i racconti dei miei genitori.
Non sapevo dove si trovava Jade in quel momento però di una cosa ero certa per sempre avrebbe vissuto dentro i cuori delle persone che la amavano.
Mentre eravamo tutti sollevati dal fatto che ormai tutti gli scheletri del passato erano venuti a galla e che ormai nessuno nascondeva qualcosa improvvisamente si sentì uno sparo seguito dalle nostre urla, ci girammo verso la porta e i miei occhi si spalancarono.
"Chi sei? E perché hai sparato?" chiese Ralph nascondendo sua moglie e John dietro di lui
La donna rise istericamente mentre avanzava continuando a puntare la pistola sull'uomo che ritenevo mio padre.
"Non farlo, lui non vorrebbe questo" sussurrai cercando di avvicinarmi a lei lentamente
Sapevo chi era...
"NON TI AVVICINARE! Tu non sai che cosa significa rimanere da sola senza nessuno al tuo fianco" urlò puntandomi contro la pistola
"Certo che lo so, lo so perché l'ho provato sulla mia stessa di pelle. Stare sola significa ritrovarsi da soli nel momento in cui ci si trova in fondo al tunnel stesi senza forze a causa del troppo dolore provato. Stare soli significa doversi rialzare da sola perché nessuno ti verrà ad aiutare offrendoti una mano da afferrare e infine sentirsi soli significa pensare di non avere più una ragione per vivere" dissi fermandomi a due metri da lei
"È stato lui, è stato lui ad ucciderlo!" urlai mentre delle lacrime cominciarono ad uscire dai suoi occhi
"Il signor Simon non vorrebbe tutto questo ne sono sicura. Lui era troppo buono e sono certa che mai e poi mai accetterebbe di veder le tue mani sporche del suo sangue"
"Simon?" chiese sbalordito Ralph
"Simon era mio fratello e tu hai deciso di ucciderlo sparandogli per poi lasciarlo sul ciglio della strada!" urlò la sorella del signor Simon
Ralph's Pov
"Simon era mio fratello e tu hai deciso di ucciderlo sparandogli per poi lasciarlo sul ciglio della strada!" urlò la donna e immediatamente ricordai
Inizio flashback (tratto dal capitolo 21)
"Signore a rischiato molto entrando nella stanza del soggetto numero uno" disse il mio autista
"Lo so, ma avresti dovuto vedere la sua faccia quando mi ha visto, a momenti sveniva" risi con gusto
"Cosa sarebbe successo se l'avessero uccisa?"
"L'avrei ripresa dall'inferno per poterla distruggere sempre di più" dissi con un ghigno
Il mio autista mi guardò dallo specchietto retrovisore.
"Non crede che è arrivata l'ora di finirla qua? Non crede che è abbastanza ciò che le ha fatto per tutti questi anni?" chiese
La rabbia invase il mio corpo.
"Accosta e scendi" dissi digrignando
"Signore...io..." balbettò
"Ti. Ho. Detto. Accosta. E. Scendi" scandì le parole
Il mio autista lo fece così scesi dalla macchina e mi misi seduto al posto del guidatore, cominciando a partire. Dopo alcuni metri mi fermai, abbassai il finestrino, guardai verso il mio autista e cliccai il grilletto. Uno sparo. Secco. E l'uomo che osò mancarmi di rispetto si ritrovò in una pozza di sangue.
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A secret pain
Romance...perché in fondo ognuno di noi nasconde un dolore segreto... #167 su speranza:06.02.19 #42 su genitori:20.02.19