Forty one

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Ana's Pov

Finalmente avevo detto ad alta voce chi era John, un altro tassello del mio passato era appena stato scoperto ed ero certa che quel giorno piano piano tutti i tasselli che lo componevano sarebbero stati scoperti uno ad uno proprio come doveva andare.

Io e Justin non parlammo più dopo ciò che avevo detto e lui rimase semplicemente in silenzio seduto sul pavimento ma poco dopo prese parola e tutto ciò che disse mi stupì.

"Jade era la mia vita, era l'unica che riusciva a mettermi la testa apposto, era l'unica che mi teneva con i piedi per terra, era la mia sorellina e io l'amavo più di me stesso. Quel pomeriggio io e lei eravamo in macchina insieme, avevo appena preso la patente, da poco aveva compiuto gli anni e volevo portarla in giro proprio come le avevo promesso ma poi il camion che prima ha travolto voi e arrivato anche addosso a noi, proprio dalla sua parte e così l'ho persa..." sussurrò con le mani tra i capelli

Non dissi niente.

"...non avevo più un motivo ben preciso per vivere, non riuscivo più a trovarlo e così sono diventato chi sono diventato. Poi dopo un anno tornando a casa ho trovato i miei genitori che con un sorriso a trentadue denti mi dicevano che eri arrivata nella nostra vita e che eri la nostra unica speranza per poter andare avanti. Mi sono sentito tradito e ferito perché in così poco tempo loro erano riusciti a dimenticarsi di Jade, cosa che io non avrei mai potuto fare, mai"

Dopo quelle sue parole non parlò più allora decisi di prendere parola.

"Mi dispiace esser entrata nella tua vita. Io non sapevo nemmeno che i tuoi genitori mi avevano preso con loro quel giorno, l'ho scoperto una volta sveglia, se lo avessi saputo non avrei mai accettato. Più volte da quando ero arrivata in quella casa ho provato ad andarmene ma i nos... - mi bloccai immediatamente - i tuoi genitori me l'hanno impedito e loro riuscivano a trasmettermi così tanto amore e felicità che non sono riuscita a lasciarli andare..." mi fermai per vedere la sua reazione

Era stupito, forse dal fatto che avevo cercato di andarmene.

"...non ho mai voluto essere Jade eppure la invidio così tanto, sai? - feci un sorriso tirato - perché ha una famiglia così...così...così fantastica..." non riuscivo a trovare le parole esatte

Alzai lo sguardo verso il soffitto.

"Non ho mai avuto una famiglia, non ho mai capito quale fosse il vero significato di amore, ma soprattutto di famiglia. John era tutto ciò che mi rimaneva della mia famiglia, l'unico che mi donava amore per questo non sono riuscita ad andarmene da voi, perché per la prima volta in vita mia qualcuno che non era mio fratello si stava occupando di me, mi stava amando però allo stesso modo tutto ciò mi feriva perché mi chiedevo 'come fanno ad amarmi come se fossi sangue del loro sangue se i miei stessi genitori non mi hanno mai degnato di uno sguardo?'. Non lo trovi ingiusto Justin?" chiesi abbassando lo sguardo su di lui

"Non trovi ingiusto il fatto che altre persone riescono a rendermi felice e ad amarmi mentre i miei genitori, i miei stessi genitori non riescono a farlo? Non trovi ingiusto il fatto che altre persone riescono a farmi sentire a casa mentre loro no? Non trovi ingiusto il fatto che debba soffrire proprio a causa loro? Proprio a causa delle persone che mi hanno messo al mondo? Non trovi ingiusto il fatto che mi hanno abbandonata loro, i miei genitori. È ingiusto... troppo..." scossi la testa a destra e a sinistra mentre delle lacrime mi rigavano il viso

"Come è ingiusto il fatto che i tuoi genitori abbiano cominciato a guardare con occhi diversi te che sei loro figlio, per me che sono nessuno. Mi dispiace per quello che ti ho fatto passare a causa mia, mi dispiace se hai sempre pensato che avrei voluto solo prendere il suo posto, mi dispiace se provi tanto odio nei miei confronti, talmente tanto da diventare chi non sei. Mi dispiace Justin, davvero" sussurrai guardandolo dritto negli occhi

A secret painDove le storie prendono vita. Scoprilo ora