Forty seven

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Non riuscivo a credere a tutto ciò che stava succedendo, in quei pochi istanti la mia vita era totalmente cambiata. Tutte le mie certezze caddero una ad una per far spazio alla verità, verità che aveva scioccato tutti quanti non solo me, ma due famiglie piene di segreti ormai svelati e di dolori ormai raccontati.

Sorrisi nel momento in cui vidi Ralph e Maureen stringere tra le loro braccia John.

Non ero una Power, John non era realmente mio fratello e Ralph e Maureen non erano i miei genitori però dentro di me lo ero comunque.

Guardai verso la mia famiglia, la mia vera famiglia che era ancora scioccata dall'accaduto soprattutto mia madre che cercava con fatica di elaborare tutto ciò che stava succedendo.

Mi avvicinai a loro.

"Mi dispiace per tutto quello che è successo, non volevo coinvolgervi in nessun modo in questo casino. Mi dispiace pure avervi tenuto all'oscuro di tutto, del mio passato. Cercavo semplicemente di protegger..." non riuscì a finire la frase che mia madre mi interruppe

"Lo sappiamo tesoro, Dolores ci ha spiegato tutto, non ti preoccupare, ti capiamo. Non devi chiederci scusa, perché se non fosse successo a quest'ora non avremmo scoperto che sei nostra figlia a tutti gli effetti. Non ti preoccupare di niente tesoro, noi siamo felici" disse per poi stringermi tra le sue braccia

"Sono la tua mamma tesoro, sono la tua vera mamma..." sussurrò al mio orecchio e sulle mie labbra si formò un sorriso

"Sei la mia vera mamma" sussurrai a mia volta stringendola più forte a me

Una volta sciolto quell'abbraccio mio padre si avvicinò a me con gli occhi lucidi.

Gli regalai un sorriso.

"Tesoro mio, quando ti abbiamo trovato sul ciglio della strada quasi in fin di vita non so perché ma osservandoti poi dormire sul nostro letto qualcosa dentro di me mi urlava di non lasciarti andare, di tenerti con noi. In un certo senso credevamo fossi un miracolo mandato da Dio perché dopo la morte di Jade, dopo aver perso una figlia, cominci pure a dubitare di te stesso, cominci a dubitare di essere un bravo genitore, cominci persino a dubitare di meritare di essere un genitore. Poi però sei entrata tu nelle nostre vite e solo Dio sa quanta felicità abbiamo provato in quel momento perché c'era qualcosa in te che ci spingeva sempre a volerti avere con noi, a capirti, a starti accanto. Prima non riuscivamo a capire quella strana sensazione, noi la giustificavamo dicendo semplicemente che forse lo facevamo per l'assenza incolmabile che aveva procurato la scomparsa di Jade però adesso, adesso il perché lo sappiamo, adesso sappiamo il vero perché. E quel perché è che sei nostra figlia, la nostra bambina, la mia bambina..." sussurrò per poi scoppiare in un pianto liberatorio tra le mie braccia

Erano rare le volte in cui vidi mio padre esprimere i suoi sentimenti, anzi forse mai ero riuscita a vedere ciò che realmente provava però di una cosa ero certa, in quel momento si era spogliato dell'armatura che ogni genitore possiede per dimostrarmi quanto era felice nel sapere che quel giorno in cui mi avevano presa con loro avevano fatto la scelta giusta perché forse se non fossero stati loro a salvarmi dal mio brutto destino a quest'ora non avrei mai scoperto la verità.

"Sono felice anch'io, sono felice di aver scoperto che la famiglia che non ha fatto altro che ascoltare i miei silenzi e che mi ha giorno dopo giorno protetta è la mia vera famiglia. Avevo sempre desiderato avere una famiglia come la vostra senza sapere che eravate proprio voi la mia famiglia" dissi accarezzandogli con una mano la schiena

"Ti voglio bene papà" sussurrai al suo orecchio e proprio in quel momento mio padre mi strinse di più a sé

"Adesso tocca a me però" sentì dire da Justin che si trovava alle spalle di mio padre

"D'accordo" rise mio padre staccandosi dall'abbraccio così mi ritrovai Justin che mi guardava con i suoi occhi pieni di dolore

"Non so da dove cominciare..." sussurrò mio fratello grattandosi la nuca

"...forse dovrei cominciare da un mi dispia..." lo interruppi immediatamente fiondandomi tra le sue braccia

"Niente mi dispiace, ti ho già perdonato. Alle volte un abbraccio vale più di mille parole" sussurrai

"Se lo avessi saputo prima a quest'ora non ti avrei tratt..." lo interruppi ancora una volta

"Lo so, lo so non ti preoccupare" dissi con un sorriso tra le labbra

"Pensare al fatto che stavo per far uccidere mia sorella mi distrugge"

"Shhh" dissi stringendolo tra le mie braccia

Rimanemmo in quella posizione per pochi minuti, il silenzio stava parlando per noi ma proprio nel momento in cui stavo per staccarmi dal nostro abbraccio Justin sussurrò al mio orecchio delle parole che mi pietrificarono.

"Cameron ha cercato di salvarti da questo piano, ha cercato di convincere Ralph a rimandare tutto perché ti ama. Ho visto con i miei stessi occhi la sua disperazione e il suo nervosismo nel momento in cui ti abbiamo rapita, ha cercato in tutti i modi di salvarti ma non è riuscito a fare molto perché Ralph non poteva sapere la verità. Parlaci, merita anche lui una seconda possibilità"

Dopo quelle parole Justin andò verso Cameron dicendogli molto probabilmente di andare a parlare con me visto che subito dopo vidi Cameron avvicinarsi piano piano.

"Justin mi ha detto che volevi parlarmi, ma non ne sono poi così sicuro" disse sforzando un sorriso

"Sai che cosa mi sono ripromessa dal momento in cui ho capito di amarti? Che per nessuna ragione al mondo avrei permesso a qualcuno di separarti da me. Sai perché? Perché mi hai insegnato così tanto, mi hai insegnato a vivere, mi hai insegnato a mettere da parte il dolore per godermi il presente, ma soprattutto mi hai insegnato ad amarmi. Mi hai dato così tanto che non so nemmeno come sdebitarmi però ho paura, ho così tanta paura di amarti talmente tanto da dimenticare il resto. Non fraintendermi amarti è stata una delle più belle sensazioni che abbia mai provato, solo, per adesso non voglio continuare quello che abbiamo. Perché ti credo, credo nei tuoi sentimenti, credo che tutto ciò che hai fatto e detto non erano solo per questo strano piano, perché ho visto quanto ami tua madre e sono certa che proprio come Ralph era pieno di rabbia tu invece sei pieno di amore. Amore che hai dimostrato mettendo da parte tutto per salvare tuo padre e tua madre..." vidi delle lacrime formarsi negli occhi di Cameron

"...ti perdono Cam, ti perdono tutto perché per quel poco che so di te posso davvero dire che sei una brava persona, che sei una persona speciale, speciale per me. Lo sarai per sempre Cameron e puoi star certo che manterrò la mia promessa di non lasciarti andare, solo per un po' ho bisogno di tempo per recuperare il tempo perso con la mia famiglia. Se sarai disposto ad aspet..." non riuscì a finire la mia frase che Cameron mi strinse tra le sue braccia

"Se ne sarà necessario ti aspetterò anche tutta la vita, solo ti prego torna da me quando sarai pronta" dissi

"Lo farò" dissi con le lacrime agli occhi consapevole del fatto che avrei amato quel ragazzo per il resto della mia vita

Chiusi gli occhi mentre mi beai di quell'abbraccio.

Quel giorno tutti i tasselli della mia vita finalmente si incastrarono formando il puzzle che per troppo tempo era rimasto sfatto.

Eppure ancora non era finita lì, qualcosa avrebbe nuovamente sfatto quel puzzle complicato, perdendo un pezzo fondamentale, quel pezzo fondamentale.

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-1 All'epilogo 🥺❤️

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