Nemici da Sempre

Capitolo 35

Quando le lezioni finirono, con sorpresa trovai la macchina di mia madre parcheggiata davanti al cancello della scuola. Quando si accorse che la stavo guardando mi fece un piccolo sorriso, ma un sorriso triste.

Anche se io sono arrabbiata con lei, non riesco a non notare la tristezza che ha negli occhi. Ogni giorno, quando mi vede e quando la guardo mi accorgo, attraverso i suoi occhi, che qualcosa non va.
Io vedo che sta male, è delusa più che altro.
Ma anche io sto male, e con lei sono arrabbiata.
Ma fin quando posso essere arrabbiata con mia madre ?
Devo parlare anche con lei, non riesco a vivere così.

Feci un respiro profondo e andai verso di lei, con lo sguardo rivolto a terra.
Appena entrai in macchina la guardai per qualche secondo.

«Com'è andata oggi a scuola ?» mi chiese

«Da quando ti importa» alla mia risposta vidi nel suo sguardo una tristezza è un dolore assoluto.

Sto male anche io mamma.
Neanche a me piace questa situazione, ma se devo stare con la persona che amo io farei qualsiasi cosa. Anche andare contro la mia famiglia.

Mise in moto e non disse più nulla, notai il suo sguardo perso. Vorrei tanto sapere a cosa sta pensando in questo momento.
Mi misi le cuffie nelle orecchie e ascoltai la musica.
La musica era il mio rifugio, era il mio modo per entrare nel mio mondo di pace e tranquillità.

Con lo sguardo perso fuori dal finestrino e con la mente altrove non mi accorsi che eravamo arrivati a casa.

Mi tolsi le cuffie, ma prima di scendere dalla macchina guardai mia madre.
Aspettava che io scendessi, come faccio a mio solito, ma restai li ancora un po'.

«Non piace neanche a me questa situazione Lily, ma non posso permetterti di vederlo. Lui e la sua famiglia..» la interrompo

«Lui e la sua famiglia cosa mamma ? Se nomino la sua famiglia in casa succede una guerra e io sinceramente non capisco perché. Perché non vuoi dirmelo me lo spieghi ? Perché tu e papà li odiate così tanto ?» quasi urlai in macchina

Mia madre mi guardava in un modo strano, ma non capivo cosa le stava passando per la testa.

«Tu non puoi capire, stai alla larga da lui e dalla sua famiglia o altrimenti le cose andranno peggio Lily» detto questo non mi guardò neanche più.

Io voglio delle spiegazioni, ma ora, in questo momento, sapevo che non ne avrei avute.
Prima di scendere dalla macchina le chiesi una cosa.

«Col tuo permesso, posso andare in spiaggia ? Non ci vado da quando sono tornata..» mi interrompe

«Va bene, non fare tardi però. Scendi da questa macchina che devo andare a lavoro» senza ribattere scesi dalla macchina e la vidi sfrecciare e andare via.

Le sue parole mi risuonavano in testa come una canzone.
Tu non puoi capire, stai alla larga da lui e dalla sua famiglia o altrimenti le cose andranno peggio Lily.

Possono andare ancora peggio di così ?

Mentre cercai le chiavi di casa il telefono iniziò a squillare. Lo presi dalla tasca dei jeans e appena vidi il nome di Josh chiusi la chiamata senza pensarci.

Ma me ne pentii subito, ho detto che devo parlare con lui, perché non farlo adesso ?
Entrai in casa e lasciai lo zaino sul divano in soggiorno, andai in camera mia a cambiarmi i vestiti e scesi subito dopo.

Mangiai qualcosa in fretta e dopo aver preso chiavi, telefono e giacca di pelle andai diretta sulla spiaggia.
Chiusi la porta a chiave e andai dritta verso l'oceano.