Capitolo 44

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Erano passati più di 7 giorni da quando Josh era partito con la sua famiglia per andare a Los Angeles, oggi sarebbe tornato, almeno così mi aveva scritto nel messaggio l'altro giorno.

Ero contenta di rivederlo, di poterlo riabbracciare, ma le parole di Sharon non mi avevano fatto dormire la notte, in tutti questi giorni. Era riuscita a farmi dubitare sulla fiducia del mio ragazzo, ma mi sarei tolta questo dubbio non appena l'avrei rivisto.
Non mi ero mai fidata di Sharon, ma quando si trattavano di queste cose, di far del male a una persona, lei ci riusciva alla grande.
Speravo solo di non essere cascata un'altra volta in un suo tranello, Josh non mi avrebbe perdonato questa volta.
Speravo di sbagliarmi con tutto il cuore.

Mi misi la giacca addosso e presi le chiavi di casa, Josh mi aveva detto di aspettarlo nel nostro solito posto al parco. Quindi mi sbrigai per uscire, mia madre uscì dalla cucina e mi guardò in silenzio.
Avevamo fatto pace, ma non finiva mai di chiedermi dove andavo o con chi parlavo al telefono.
Non si fidava del tutto, ma cercava di non farmelo notare, anche se la capivo e faceva bene a dubitare.
Ma non ci potevo fare niente.

«Posso sapere dove stai andando?» mi chiese con un tono calmo

La guardai per pochi secondi e le risposi dicendole una delle mie solite bugie.

«Sto andando da Hilary, mi ha detto che è urgente e che devo correre da lei, non ti preoccupare.»

La mia lista era piena di bugie, odiavo farlo, ma ero costretta a farlo, ma prima o poi avrei dovuto raccontare tutto, prima o poi la verità saltava sempre a galla, nel bene o nel male.

«Va bene, ma non fare tardi»

«Si mamma, a dopo» la salutai e uscii di casa

Hilary era aggiornata su tutto quanto, in caso mia mamma avrebbe chiamato a casa sua. Almeno non mi tenevo questo pensiero in testa.

Andai con passo spedito verso il parco, da una parte ero contenta di rivedere Josh, dall'altra avevo paura di come sarebbe andata a finire se avrei toccato l'argomento Sharon.
Cercai di non pensarci molto e aumentai il passo, ora volevo solo rivedere Josh.

In dieci minuti ero arrivata al parco, andai con molta fretta nel nostro posto preferito e quando arrivai lì, lui non c'era.
Presi il telefono dalla tasca per controllare se mi era arrivato un messaggio, ma niente.
Forse era in ritardo.
Mi andai a sedere sotto l'albero e aspettai il suo arrivo, mi guardai attorno e rimasi incantata nel vedere le nuvole nel cielo.
Ognuna di loro aveva delle forme strane, sembrava di vedere una farfalla, un'altra persona l'avrebbe interpretata in un altro modo.
Guardare il cielo mi trasmetteva un pò di serenità, l'oceano invece, era il mio posto segreto dove nascondevo tutti i miei dubbi e le mie paure.
Magari più tardi ci sarei passata.

Chiusi gli occhi per un paio di minuti e mi immaginai l'oceano, il rumore delle onde, la brezza che respiravo ogni volta che andavo in quel posto bellissimo, i bellissimi tramonti, non mi perdevo neanche un particolare dell'oceano. Ogni dettaglio, anche quello più insignificante, era il più bello.

Riaprii gli occhi e appena mi girai verso destra mi ritrovai davanti Josh con le braccia conserte e la testa inclinata che mi osservava attentamente.

«Ma sei qui!» mi alzai velocemente da terra e andai ad abbracciarlo

Ricambiò l'abbraccio alzandomi da terra, mi era mancato tantissimo e speravo di non perderlo mai più.

«Ciao piccola, mi sei mancata tanto» ritornai con i piedi per terra e mi baciò dolcemente

Ricambiai il bacio e a un certo punto mi erano venute in mente le parole di Sharon.

Josh ti sta nascondendo una cosa molto importante

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