Capitolo 33

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Le ultime ore sono state un vero inferno, contenere la mia rabbia mi è costato tanto e finalmente ora posso tornare a casa.

La campanella era suonata e senza aspettare Hilary mi precipitai fuori dalla porta, in questo momento volevo soltanto tornare a casa e non vedere nessuno.

Aumentai la velocità e in poco tempo ero già in cortile, lontano da ogni problema che si era creato.
Vidi da lontano la macchina di mia madre, almeno in questo era brava. Sapeva sempre essere puntuale quando si mette in testa di fare una cosa.

Senza girarmi di spalle mi precipitai da lei e appena chiusi lo sportello della macchina vidi Josh davanti al cancello.
Oggi non sono riuscita a parlarci e si, l'ho evitato per tutto il tempo.
Lui sapeva molte cose sul mio conto passato, ma non mi ha mai detto niente.
Non sono riuscita a guardarlo dritto negli occhi oggi e credo che le cose non si aggiusteranno molto presto.
Soprattutto sapendo come sono fatta.

«Com'è andata oggi a scuola?» ritornai alla realtà e risposi freddamente alla domanda di mia madre

«Al solito, non è successo niente»

«Con Josh ci hai parlato ?» mi girai a guardare mia madre

A che gioco vuole giocare ? Vuole mettermi alla prova ?

«Non conosco nessun Josh, madre. È ora, se non ti dispiace, vorrei tornare a casa !» non disse più niente dopo

Il tragitto, anche se breve, è stato estenuante.
Io odiavo litigare con mia madre e sapere che io e lei eravamo ancora in guerra non mi rendeva le cose facili.
Al contrario, avevo bisogno di un suo consiglio ora che a scuola era riapparsa quella maledetta vipera di Sharon.
Lei sapeva tutto su di lei quando eravamo a Los Angeles, le raccontavo tutto quando stavo con il mio ragazzo.
Sapeva che la odiavo a morte e mi dava degli ottimi consigli su come evitarla.
Ma ora ero bloccata, bloccata da una barriera che mi divideva da mia madre.
In questo momento ero sola.

Di solito trovavo sempre una via d'uscita, ma questa volta era diverso.
Questa volta.. la via d'uscita era difficile da trovare.
Con mia madre in guerra e con il demonio a scuola sono bloccata, e io non riesco a sbloccare le cose; e questo mi fa rabbia, molta rabbia.

«Siamo arrivate» mi guardai attorno e mi accorsi di essere del giardino di casa mia, ero arrivata a casa.

«Tu vai a lavoro ?» chiesi guardando fisso davanti a me

«Si, torno stasera» mi rispose e dopo scesi dalla macchina, chiusi lo sportello e la guardai uscire dal giardino e sfrecciare via.

Questa volta non mi ha chiuso a chiave, starà cambiando idea sul mio castigo ? Spero di sì.

Entrai in casa e senza neanche mangiare andai direttamente in camera mia. Questa volta lasciai la porta aperta, potevo stare tra i miei pensieri tranquillamente oggi.

Mi buttai a peso morto sul letto e fissai per non so quanto tempo il soffitto.
Il telefono iniziò a suonare e prima di prenderlo lo guardai male, ora chi sarà ? Spero non sia Josh perché non gli rispondo per telefono.
Lo presi e sul display mi comparve il nome di Hilary, le devo delle spiegazioni per il mio comportamento di oggi.

«Hilary..»

«Ma che ti è preso oggi me lo spieghi ? Da quando ti ho fatto vedere Sharon ti comporti in un modo strano, ma che hai ?»

Guardai l'ora sul telefono ed erano quasi le due e mezza. Riportai il telefono all'orecchio.

«Hilary riesci a venire a casa mia verso le tre ?»

Nemici da Sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora