Ed eccomi qui con il capitolo 40, dopo una lunga assenza, finalmente sono tornata è sono più forte di prima.
Buona lettura 💕❤️💫❤️💫❤️
Quella mattina mi ero svegliata molto tardi, la mia sveglia non era suonata e avevo dieci minuti di tempo per preparami e fare colazione. Mia mamma mi aveva visto molto agitata, e per tranquillizzarmi mi aveva detto che mi avrebbe accompagnato a scuola. Da quando avevo fatto pace con lei, le cose stavano andando nel verso giusto, era ancora presto per dirlo, ma stavo notando dei cambiamenti.
Andai velocemente in cucina a fare colazione, per fortuna che oggi mia mamma doveva essere a lavoro dopo le otto, mi era andata bene questa mattina.
Mi andai a sedere a tavola e mangiai un cornetto che aveva comprato mia mamma in un negozio qui vicino, lo mangiai molto in fretta e andai dritta davanti la porta, presi lo zaino che avevo lasciato sul divano e aspettai che arrivasse mia madre.
«Mamma sbrigati, non voglio perdere la prima ora di lezione, ho il compito di filosofia !» gridai per farmi sentire e la vidi scendere le scale velocemente
«La prossima volta controlla la sveglia prima di andare a dormire, capito ?» mi lanciò uno sguardo ammonitore e gli risposi alzando gli occhi al cielo
Solo una volta mi era capitato un problema così, ma doveva proprio succedere quando avevo compito di filosofia ? Spero di non arrivare in ritardo, avevo studiato tantissimo per prendere un voto altissimo, non potevo perderlo perché la mia sveglia non era suonata.
Andai verso l'auto e quando mamma sbloccò la serratura mi misi in macchina e dai una ripassata all'argomento del compito. Quando la macchina si mise a moto feci un respiro di sollievo, se non trovavamo traffico sarei arrivata in tempo a scuola.
In dieci minuti esatti mi trovai davanti scuola, salutai molto in fretta mia mamma e dopo averla ringraziata scesi dall'auto e corsi verso l'entrata.
Come un fulmine mi diressi verso la mia classe, quando entrai nell'aula, appena in tempo, la professoressa entrò due minuti dopo. Ero arrivata in tempo, menomale.
Mi andai a sedere al mio solito posto con Hilary, mi stava guardando male tutto il tempo, le mimai un perdonami per il mio ritardo e mi preparai per il compito.
«Perché ci hai messo tanto questa mattina ?» mi domandò
«Colpa della mia sveglia, mi sono svegliata alle 07:45. Quando ho visto l'ora sono saltata dal letto.» le spiegai l'accaduto
Se avrei saltato il compito di filosofia Hilary mi avrebbe tagliato la testa, aveva bisogno del mio aiuto con questa materia, a me invece piaceva tantissimo, forse era l'unica che mi interessava davvero ed era anche l'unica in cui avevo voti molto alti.
La Filosofia era la materia preferita di mia mamma, quindi da bambina mi raccontava qualche vita di un filosofo e di cosa trattava la sua tesi, del suo archè. Mi aveva trasmesso la voglia di studiarla e di capirla meglio, non mi annoiava mai studiare la filosofia.
La professoressa ci stava consegnando il compito che dovevamo svolgere, gli avevo dato un'occhiata e dopo averlo analizzato per bene capii quello che dovevo fare, aiutai di nascosto la mia compagna di banco e dopo che ebbi svolto tutto il compito fui la prima a consegnarlo. Mi andai a sedere e notai che Sharon mi stava guardando, non capii il motivo, la ignorai e mi andai a sedere al mio posto.
Dopo un quarto d'ora, quasi tutta la classe stava consegnando il compito alla professoressa, dopo che Hilary consegnò il compito mi voltai indietro e vidi Josh pensieroso, corrugai lo sguardo e come se mi avesse sentito alzò lo sguardo verso di me.
«Tutto bene ?» gli chiesi e lui non mi rispose subito
«Io sto bene, ma non ho svolto molto bene il compito, spero non sia andato tanto male.» si vedeva che era preoccupato
«Non devi preoccuparti, se è andato male la prossima volta ti aiuterò a studiare» non mi rispose
Mi guardava in un modo strano, subito dopo mi mostrò il suo bellissimo sorrido da birbantello.
Alzai gli occhi al cielo e fece sorridere anche a me. Che idiota.
«Grazie, piccola. Ma con te al mio fianco, non credo di riuscire a studiare.»
Peggio per te allora, più di questo non posso fare.
«Come dici tu.» mi rigirai e presi il libro per la materia successiva.
Le due ore di lezione di letteratura inglese erano volate, quando rimisi le mie cose nello zaino gli altri si affrettavano ad uscire dalla classe per andare a mangiare in mensa. Oggi non avevo molta fame, il cornetto di questa mattina era ancora nella mia pancia. Insieme a Hilary ci dirigemmo verso la mensa, appena misi piede la dentro i miei occhi cercarono un tavolino libero, vidi Josh e Will seduti a un tavolo non molto lontano, Hilary fece segno a Will di tenere dei posti liberi per noi due, appena i miei occhi si spostarono a un tavolo più avanti non riuscivo a distogliere lo sguardo.
Sedute a quel tavolo vidi quella gallina di Charlotte, quella maledetta vipera di Sharon e in più, per finire in bellezza, la sorella di quest'ultima, Sabrina.
Ovviamente se c'era nei paraggi quella vipera di Sharon, non poteva non esserci anche quell'altra cretina. Hilary dopo che aveva preso da mangiare la presi per un braccio e mi diressi velocemente verso il tavolo dei ragazzi.
Hilary stava cercando di capire il mio gesto, appena mi sedetti vicino a Josh guardai disperatamente la mia amica, perché tutte queste cose devono accadere proprio a me ?
«Mi dici che cosa ti è preso ? Per poco non cadevo per terra.» prima di rispondere alla sua domanda guardai di sfuggita il tavolo che era davanti a noi, per fortuna era un po' distante rispetto al nostro, quindi non correvo il pericolo di essere scoperta.
Notai che stavano parlando, avrei tanto voluto sapere che cosa si stavano dicendo visto che non smettevano di ridere.
«Non soltanto devo stare attenta a quella vipera di Sharon, ma ora è comparsa anche sua sorella.» sbuffai disperata e distrattamente feci cadere lo zaino per terra.
Josh mi prese la mano e io mi girai a guardarlo, con quegli occhi mi avrebbe potuto sciogliere, ma capii che cercava di tranquillizzarmi, mi sorrise e mi mise un braccio attorno alle spalle. Mi avvicinai un po' di più e mi diede un bacio sulla guancia.
«Non devi preoccuparti di quelle tre, ci sono io a proteggerti. Basta che mi chiami è arrivo immediatamente.» era davvero carino e molto dolce quando cercava di tranquillizzarmi, senza di lui in molte cose sarei stata davvero senza speranze.
Ma lui adesso era qui con me e non desideravo altro.
Gli sorrisi e lo baciai anche io sulla guancia, avrei voluto baciarlo sulle labbra, ma non volevo attirare l'attenzione di qualcuno.
«Grazie amore mio, ma vederle a scuola non mi fa stare tranquilla.» gli risposi
«Ignorale, se le incontri nei corridoi tu cambia strada. Non possono farti niente, piccola.» gli sorrisi di nuovo, sapeva come prendermi, in un certo senso mi trasmetteva un po' di tranquillità.
«Siete davvero bellissimi insieme, peccato che le vostre famiglie si odiano.» fulminai Hilary con lo sguardo, spero che nessuno abbia sentito ciò che aveva detto, altrimenti ero nei pasticci.
Eccomi qua gente, finalmente ho aggiornato !!!
Scusatemi se ci ho messo tanto tempo, ma ieri stavo correggendo alcuni capitoli.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, spero anche che il modo in cui l'ho scritto vi possa piacere, d'ora in poi scriverò al passato non più al presente. Mi sto trovando meglio a scrivere così, poi con un po' di tempo cambierò i capitoli precedenti.
Buona serata e ci sentiamo presto con il Capitolo 41 !
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Nemici da Sempre
RomanceLily e Josh sono due persone completamente diverse, caratterialmente ed emotivamente. Lily vuole molto bene alla sua famiglia e alle sue amiche, ma dopo che ha chiuso una relazione finita male con il suo ex ragazzo e migliore amico, lei in certi asp...