"Amore, sei sicura che dovremmo farlo?"
Ho molto timore: timore di sentirmi dire cose che immagino già, cose che non mi faranno piacere e cose che mi faranno piangere ancora di più.
Provo del timore anch'io.
Sento un sospiro, provenire dal mio fianco, poco prima che la voce, che mi ha urlato contro quando ci siamo incontrati, mi dia la risposta che temevo.
"No, non lo so. So solo che potremmo scoprire di più. E potremmo aiutarla."
Ora sospiro io, mentre premo un tasto sul telefono e ordino velocemente quello che la mia sposa mi ha consigliato.Pochi minuti dopo, un leggero bussare alla porta, mi fa alzare il capo.
"Non sono sicuro di volerlo fare." Mormoro, tenendo gli occhi fissi su quel pezzo di legno.
"Avanti."
Margharet è sempre stata la più forte dei due, la più decisa. Non so come farei senza di lei.
Una testa scura fa capolino e due occhi chiari perlustrano la stanza.
Forse per essere sicuro che Charlotte non sia qui.
"Buongiorno." La sua voce è insicura, come se avesse paura a trovarsi qui.
Invece sono io ad averne.
"Ciao James, accomodati pure."
Continua a guardarsi intorno e non si rilassa neanche quando tocca il fondo morbido della sedia posta in fronte alla scrivania.
"Ho combinato qualcosa?"Tutti ricordiamo che cos'è successo l'ultima volta che lo abbiamo convocato qui e la pelle d'oca si allarga sulle mie braccia quando il pensiero sfiora la mia mente.
Cerco di scacciarlo via, ma sembra come un picchio che ha scelto di nidificare nel mio cervello.
E continua a beccare per farsi spazio tra i miei pensieri.
Il silenzio che ci accomuna, mi fa capire che tutti abbiamo ripercorso gli stessi momenti, ma la mia regina è la prima a rompere questi brividi sulle nostre schiene.
"No, James. Volevamo solo sapere come stai."
Lui ci guarda e rilascia un sospiro, senza rilassarsi per davvero e un sorriso finto fa capolino sul suo volto.
"Sto bene, vostra Maestà, grazie per l'interessamento."
Prima di cercare di far abboccare noi alle sue bugie, dovrebbe provare a crederci lui stesso.
"Ho sentito che stai pensando di riprendere il tuo vecchio ruolo, come mai?"
Sembra risucchiare l'aria nei polmoni, come se non si aspettasse questa domanda e si scombina i capelli in maniera feroce. Quasi volesse strapparli.Rimane così, a compiere lo stesso gesto milioni di volte, senza rispondere e spostando lo sguardo sullo studio che ci circonda.
Questo mi ricorda la prima volta che la nostra piccola Charlotte entrò qui dentro: fissava ovunque, ma il suo sguardo era sempre calamitato dai libri.
Capì di aver trovato per davvero mia figlia, solo in quel momento.
Mi volto, fissando il quadro che occupa un'intera parete. Quello che ritrae la mia famiglia. La terza copia, visto che le altre due...
Fanno parte del segreto che tiene il mio cuore imprigionato.
"James."
Il tono di Margharet è dolce e quando mi giro, la vedo intenta a sciogliere le mani del ragazzo dai suoi capelli.
"Non mentire, non a noi."
Il silenzio è ancora padrone nella stanza quando mi alzo e mi metto in ginocchio davanti al moro, per essere con gli occhi alla stessa altezza.
"Vediamo come sta male nostra figlia, che si muove per il castello come se fosse un fantasma e vediamo come stai male tu, che la segui ovunque con il cuore che piange."
Le mie mani vanno ad appoggiarsi alle sue ginocchia e quando i suoi occhi lasciano i miei, per puntarsi sul mio gesto, la sua voce torna."Non è vero che voglio tornare al mio vecchio lavoro, è solo che... Volevo vederla felice, ancora una volta."
Prende un grosso respiro, cercando di fermare il tremore nella sua voce e continua a parlare.
"Io la amo, tanto, forse troppo ed è per questo che ho dovuto lasciarla andare. Io non sono l'uomo che fa per lei, non lo sono mai stato."
Il mio cuore perde un paio di battiti, ma non riesco a capire come possa pensare questo un ragazzo così giovane.
"James, so che non avete avuto modo di conoscervi in maniera perfetta l'un l'altra o che non avete una relazione alle spalle, ma questo non può farti dire questo."
Una lacrima colpisce il dorso di una delle mie mani quando mia moglie finisce di parlare e un'altra la segue quando il ragazzo parla ancora.
"Tutto quello che amo muore."
Non so di che cosa tu stia parlando, ma nessuno ucciderà mia figlia solo perché l'ama."Perché non vai da lei e parlate?"
Voglio aiutarti, James.
Voglio aiutarvi.
"Non posso." Scuote la testa con veemenza e mi pare che possa staccarsi da un momento all'altro, mentre le sue mani si staccano dalle mie e cerca di muoversi per scappare.
La mia dolce moglie cerca di calmarlo, mentre io mi faccio portare una tazza di tè caldo.
<<Ricorda, mio piccolo Dominic. Quando una persona è turbata o sconvolta, una tazza di tè caldo aiuta sempre.>>
Le parole di mia mamma risuoneranno sempre nella mia testa e avrei tanto voluto che facessero lo stesso con Charlotte.
"Bevi questo e rilassati." Dico, passando la tazza nelle mani del ragazzo di fronte a noi.
La tiene tra le mani, come se i venti gradi di temperatura interna al castello non fossero abbastanza per riscaldare il suo corpo e riprende a parlare, dopo aver deglutito un grosso sospiro.
"Non vorrà mai parlarmi, non dopo quello che le ho fatto credere..."
Allora era tutto finto.
"E poi."
Non dirlo.
"Il matrimonio è domani."Capitolo breve, lo so e mi dispiace, ma ho detto molto di più in questo capitolo corto che in qualche altro capitolo di passaggio.
Spero che vi sia arrivato tutto, come è arrivato a me mentre scrivevo.Che cosa ne pensate? Vi sta "piacendo" il modo in cui la storia sta continuando?
E sapere che tra 7 settimane tutto questo sarà finito? Come vi fa sentire?
A me male, anche se non vedo l'ora di pubblicare i capitoli finali! 😅Fatemi sapere le vostre impressioni e ci vediamo venerdì!
A presto,
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The Princess Saga - La proposta
RomanceSTORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO! RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO PUBBLICO. OVVIAMENTE POTETE LEGGERLA TUTTI, MA I DIRITTI SULLA STORIA SONO MIEI SƐƇOƝƊO LIƁRO ƊƐLLA SAƓA ƬHƐ ƤRIƝƇƐSS. Per evitare spoile...