Capitolo 34: Dmitri

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Cammino nervosamente davanti alla Principessa del Regno, la quale si tiene le dita premute sulle labbra come se non riuscisse a capacitarsi della mia azione

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Cammino nervosamente davanti alla Principessa del Regno, la quale si tiene le dita premute sulle labbra come se non riuscisse a capacitarsi della mia azione.
Lo sapevo, lo sapevo.
Non so più come fare, non so più come muovermi.
I miei mi uccideranno.

Il silenzio è intorno a noi, ma il caos dei miei pensieri supera qualunque cosa, anche il battito del mio cuore e il filo delle mie stesse riflessioni.
Kak ya mogu ob"yasnit' to, chto ya dazhe ne mogu ponyat'?
I miei piedi si muovono, tesi e sconvolti per questo corridoio ininterrottamente.
E io non so più che cosa fare.
Perché? Pochemu tol'ko ya?
Cammino, con la testa persa in pensieri che hanno origine in Russia e terminano qui, a Primtopia, e vado a sbattere contro qualcosa con il piede.
Alzo lo sguardo e vedo davanti a me il volto sconvolto di Charlotte.
Persa quanto me nei suoi pensieri.
YA somnevayus', chto ...

"Charlotte."
La vedo alzare il suo sguardo ambrato, ormai quasi liquido, su di me e ogni parola mi muore in gola.
Opravdaniye.
Le sue guance sono rosse, i suoi occhi lucidi e liquidi, le mani ancora davanti al volto.
È tutta colpa mia...
"Scusami."
Vedo il suo labbro inferiore tremare da una piccola fessura lasciata dalle sue dita e il mio cuore si restringe.
YA nikogda ne khotel.
"Però, questo era l'unico modo..."
A queste parole, qualcosa cambia nel suo sguardo: un lampo di dolore e consapevolezza sembra attraversarlo, ma è subito rimpiazzato dalla rabbia.

"No! Non è vero!"
Le sue grida surclassano il rumore dei miei pensieri e io mi sento messo all'angolo e braccato come un povero cervo da un malvagio cacciatore.
"Esiste sempre un modo diverso da quello che si crede essere l'unico!"
Queste parole sono intinte di un dolore che io non credo di poter capire, ma lei non può capire me e una rabbia mi monta dentro.
Come si permette di giudicare le mie azioni senza sapere che cosa c'è dietro?
"E tu che cosa ne sai?"
Ora grido anch'io, ma non la vedo indietreggiare neanche di un millimetro e, di solito, quelle poche volte che mi arrabbio, faccio arretrare anche il grande Presidente russo.
"Oh, ne so decisamente più di te! Sei solo un viziato..."
E a queste sue parole non riesco più a trattenermi, grido.
Grido più che posso quello che sento dentro da tutta una vita, ma che sono riuscito a capire solo ora.
"Sono gay!"
E il silenzio torna sovrano del castello.

"Che... Cosa hai detto?"
Le sue parole tremano, i suoi pensieri vorticano.
La sento, Charlotte. La sento la tua confusione.
Sospiro, in maniera pesante, come se solo ora mi fossi levato un enorme peso dal petto e fossi di nuovo libero di incamerare aria.
"Hai capito bene, Charlotte."
L'ho sconvolta e lo capisco, il suo stesso subbuglio di emozioni, sensazioni e pensieri è lo specchio del mio.
"Vieni." Dice solo, prendendo la mia mano e trascinandomi in una destinazione che mi è ancora sconosciuta.

"Quando l'hai capito?"La sua prima domanda, una volta messi comodi sul suo letto, è quella che mi sarei aspettato

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"Quando l'hai capito?"
La sua prima domanda, una volta messi comodi sul suo letto, è quella che mi sarei aspettato.
"Non saprei. Del tutto quando ti ho baciato, qualche minuto fa. Ho iniziato a sospettarlo quando ho incrociato lo sguardo con il biondino la prima volta, l'anno scorso."
Certi ricordi scavano un buco dentro di me.
Yesli by ya tol'ko ponyal eto ran'she ...
"Aspetta, aspetta!" Le sue grida mi trapano le orecchie e sono costretto a tapparle per poter salvare i miei timpani.
"Vuoi dire che? Oh, mio Dio! Ma è..."
"Tremendo, è tremendo." Sospiro, alla fine dell'interruzione delle sue urla e mi lascio cadere all'indietro, atterrando sul suo morbido materasso con la testa e con la schiena.
Lei smette di saltare sul letto e io posso, finalmente, vedere il soffitto in maniera corretta. Sento il suo corpo caldo al fianco del mio.
"Posso capirti." Mormora solo, senza ulteriori spiegazioni o dandomi consolazioni che servono a poco e niente.

"Mi dispiace." Mormoro, dopo lunghi minuti passati in silenzio, consolandoci a vicenda con la sola presenza l'uno dell'altra.
"Per che cosa?"
Non fare la finta tonta con me, Charlotte.
"Per la tua situazione: doverti sposare per un'imposizione e..."
La sento diventare tesa, ma non voglio fermarmi. Voglio che lei sappia che la capisco e che non è sola.
"I tuoi sentimenti verso una persona che sembra ricambiare e, allo stesso tempo, volerti stare più lontana possibile."
Sospira.
"Dispiace anche a me. Per te e per me."
Ora sospiro io.

"Quindi..."
Non replico, la lascio finire.
Prima o poi dovrò affrontare questa realtà.
"Adam, eh?"
Sospiro e lei deve prenderlo come un'affermazione o un cenno di andare avanti, perché non si ferma.
"Mi sto facendo un'altra domanda. Come hai fatto a innamorarti di uno che credeva che il tuo fosse un paese inesistente? O alieno, conoscendolo non escluderei questa possibilità."
Scoppio a ridere.
U menya byl ty sottovalutata, Charlotte.
"Forse è proprio per quello. Perché è così diverso dal solito e perché questo suo difettuccio lo rende perfetto."
Comincia a raccontarmi più suAdam e io gliene sono grato, seppur tutto questo scavi, dentro di me, una fossaancora più grande della voragine che ho al posto del cuore.

"Aspetta! Aspetta!"
Mi metto a sedere di scatto e si spaventa, raggiungendomi.
"Mi sono appena ricordato che avevo un regalo per te!"
Vedo i suoi occhi illuminarsi, mentre la sua bocca dice che non avrei dovuto.
I tuoi occhi non mentono, smettila di cercare di farlo tu.
"Oh, tranquilla. È solo qualcosa che dovrebbe facilitarti la vita."
La sento mormorare che ne avrebbe proprio bisogno e io l'abbraccio con slancio.
Anche tu dovrai farmi un regalo enorme.
"Questo è il mio regalo."
La sua confusione è palese quanto i suoi sentimenti per James, così mi affretto ad aggiungere.
"Questa confessione. Ora hai una persona in meno su cui far ricadere la tua scelta."
Non che ci sia molto da scegliere visto che il tuo cuore batte per qualcuno, ma...
Sospira.
"Però." Alza ancora gli occhi su di me, curiosa come una bambina.
"Ho bisogno che tu finga che io sia ancora in gara. I miei mi ucciderebbero altrimenti."
Sorride, sincera e mi scalda il cuore il suo sorriso.
"Con molto piacere!"

Traduzioni frasi russe:

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Traduzioni frasi russe:

kak ya mogu ob"yasnit' to, chto ya dazhe ne mogu ponyat'? = come posso spiegare qualcosa che non riesco a comprendere nemmeno io?

Pochemu tol'ko ya? = Perché proprio a me?

YA somnevayus', chto ... = Mi viene il dubbio che... 

opravdaniye = Scusa

YA nikogda ne khotel = Non avrei mai voluto

Yesli by ya tol'ko ponyal eto ran'she ... = Se solo l'avessi capito prima...

U menya byl ty = Ti avevo

Buon venerdì miei cari lettori.

Alzi la mano chi è rimasto sorpreso e scioccato dalla rivelazione del giorno!
Uno, due, tre, dieci... Oddio, ma quanti siete?
Ora alzino le mani chi ha pensato che fosse uno scherzo il capitolo dal punto di vista del russo 😂

A parte gli scherzi, che cosa ve ne pare del capitolo?
Ora avete capito il motivo per cui, martedì, Char parlava di due soli concorrenti rimasti seppur ce ne siano ancora tre?

Che cosa vi aspettate dal prossimo capitolo?
No, non ci saranno (per ora) altri capitoli da punti di vista inaspettati 😂
Ci vediamo al prossimo capitolo!

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