Corro.
Corro con ancora quelle parole e quella foto tra le mani, ancora strette al petto.
Non mi vergogno delle lacrime che hanno lasciato il loro segno sul mio viso, non mi vergogno di sembrare una pazza che corre a caso in un castello grande e che è casa sua.
L'unica cosa che mi importa è di arrivare presto.I pensieri sono confusi, ma tutti vertono solo al mio cuore.
Sei sempre stata brava a capire come sbloccare le mie indecisioni.
E mi fermo, dopo essere andata a sbattere contro quel legno freddo e scuro che tanto volevo raggiungere.
Il dolore al naso non lo sento neanche mentre alzo il braccio, pronta a bussare.
Decisa come non mai.
Eppure, quel senso di vuoto e che preannuncia qualcosa di brutto si fa strada in me, inducendomi a tentennare.
Per un solo e infinito attimo a occhi chiusi.
Quando li riapro, il mio pugno batte tre volte contro la porta chiusa, trattenendo il respiro fin quando questa non viene aperta e degli occhi verdi come il fogliame appena nato in primavera fa capolino."James! Finalmente ti ho trovato."
La fatica della corsa si sente nel mio faticoso respiro, ma il sorriso che rifletto anche dagli occhi mostra che non la sento addosso.
Sono solo felice. Ho finalmente la mia decisione tra le mani.
"Charlotte, Principessa."
Sembra voler dire altro, ma non ho tempo da perdere.
Il buco nero sembra ingrandirsi, nonostante io sia a mezzo passo di distanza da quel che penso dovrebbe portarmi alla felicità.
"Devo parlarti." Lo interrompo, forse infastidendolo o forse no.
Sono troppo su di giri per rendermi conto davvero di quel che mi circonda e dei rumori intorno a me.
"Sì, anch'io."
Rimango sorpresa dalle sue parole, soprattutto dopo averlo visto fuggire da me mentre vagavo spenta tra i corridoi del castello, ma non mi lascio abbattere.
"Oh, perfetto! Inizio io, però."
Non gli faccio neanche prendere aria nei polmoni che riprendo a parlare, come un jukebox che non termina di suonare finché non ha terminato la canzone o il credito.
"È stato difficile, ho passato mesi tremendi, ma avrei solo dovuto sedermi nella cella in cui era rinchiusa Gwen per dissipare ogni dubbio. Io ho preso la mia scelta e quella scelta riguarda anche te, perché..."
Le parole che lui pare gridare dentro il mio cuore interrompono il mio monologo, lasciando che le mie braccia si posizionino distese lungo i miei fianchi, ormai prive di forza.
"Che cosa?"
La mia domanda, seppur abbia capito perfettamente che cosa abbia detto, serve per essere sicura che il messaggio recepito sia quello corretto."Voglio lasciare la gara."
E penso che lo abbia sentito anche lui il mio cuore sprofondare nelle profondità del pianeta.
"Perché?"
La voce mi trema, mentre i suoi occhi rifuggono dai miei, i quali si stanno riempiendo di lacrime di dolore.
"Mi sono reso conto di non provare nulla per te."
Vorrei parlare, vorrei ribattere e portare dalla mia parte tutti i momenti pieni di emozioni e sentimenti che abbiamo vissuto, ma la voce non vuole saperne di lasciare le mie corde vocali e rimango in silenzio, anche quando sento una voce femminile provenire dall'interno della stanza che chiama James.
I suoi occhi si puntano nei miei, ormai velati da calde e salate stille di dolore e, sarà la mia voglia di sentirgli dire che quello che mi sta dicendo è una bugia o i sentimenti che provo per lui, ma sembra combattuto sul dirmi qualcosa, come se io avessi capito male. Ma quello che mi chiede, mi fa solo muovere la testa in maniera meccanica in un cenno di assenso del quale non sono sicura.
"Vorrei restare, se per voi va bene, per decidere se riprendere qui il mio vecchio lavoro o lasciarlo per tornare nella mia patria."
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The Princess Saga - La proposta
RomanceSTORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO! RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO PUBBLICO. OVVIAMENTE POTETE LEGGERLA TUTTI, MA I DIRITTI SULLA STORIA SONO MIEI SƐƇOƝƊO LIƁRO ƊƐLLA SAƓA ƬHƐ ƤRIƝƇƐSS. Per evitare spoile...