Un paio di penetranti occhi verdi sono fissi nei miei, spalancati, forse sorpresi del fatto che io abbia aperto la porta.
E ora lo sono anch'io.
Mi schiarisco la voce, rimanendo con la mano ancora sulla maniglia che ho usato per aprire la porta e lui con un pugno alzato.
Studio il suo sguardo, perso e lucido fisso nel mio, passando poi al suo abbigliamento stropicciato.
"Sciao Schalotte."
Ti prego, non di nuovo."Ora è più facile riuscire a bere qualcosa di alcolico, lo sai? Quando ero in servizio qui mi era proibitio."
Barcolla, cercando di fare qualche passo oltre la soglia della mia porta e io mi prodigo nel vano tentativo di tenere in piedi quest'ammasso di muscoli con la mia misera forza.
Possiamo pure chiamarla inesistente forza fisica, che è una definizione migliore."James." Sussurro, non sapendo come continuare la mia frase. O i miei pensieri.
Ridacchia, prima di puntare l'indice verso di me e chiedermi se quello è il suo nome.
Scuoto la testa, incapace di vivere di nuovo questa situazione paradossale e di avere ancora James ubriaco in camera mia.
"Che cosa ci fai qui?"
La mia domanda non è molto intelligente, forse avrei dovuto chiedergli il motivo per cui si è ridotto così: l'ultima volta era per l'anniversario della morte del suo gemello.
Se ci ripenso, mi salgono ancora le lacrime agli occhi."Mi mancavi." Dice senza pensarci, prima di buttarsi sul mio letto.
So che è ubriaco, ma non posso fare a meno di sentire il cuore perdere un battito al suono delle sue parole.
E ancora non riesco a riconoscere queste reazioni. Devo riuscire a dargli un nome.
"E perché sei ubriaco?" Chiedo a bassa voce, forse sperando che non risponda come al solito e non senta altre brutte notizie.
Sbuffa e si infila sotto le coperte, come se fosse in camera sua.
"Non sono subriasco."
E io non sono goffa.
Va' a raccontare fandonie a qualcun altro, va.Lascio che un piccolo ringhio esca dalle mie labbra e vado a sedermi dalla parte del letto che lui ha lasciato libera.
Cioè pochi millimetri nel fondo del materasso.
"Hai intenzione di rubarmi il letto e sfrattarmi dalla mia camera?" Continuo a chiedere, sperando in qualche risposta sensata.
"Nope. Voglio solo che tu," si interrompe, non so per quale motivo e poi riprende senza un perché. "Che tu dorma angola con me."
E l'Angola è uno stato africano.
"Non con te in queste condizioni." Specifico, alzandomi dal letto per raggiungere il bagno.
"Dove vai?"
La voce preoccupata mi intenerisce e gli lancio un piccolo sguardo preoccupato prima di dirgli che torno subito, ricevendo in cambio un sorriso sbilenco.In mano ho un paio di bicchieri d'acqua che ho intenzione di riempire ancora e ancora.
Dubito che James si sia ridotto così solo con due drink...
"James?" Lo chiamo, non sentendolo.
Mugugna e si mette a sedere sul letto.
"Chi diazzo è James?"
E la mia io interiore si sta riempiendo di manate sulla fronte per la stupidità di questo bellissimo ragazzo.
"È un ragazzo che conosco da un po', è molto carino, sai?"
So che solo ora potrò rivelarti qualcosa di quel che provo per te.
Solo in questo momento posso lasciar parlare il mio cuore senza subire ferite.
"Ti piace?" Il suo tono e i suoi occhi sono seri, sembra scrutarmi nel profondo dell'anima.
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The Princess Saga - La proposta
RomanceSTORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO! RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO PUBBLICO. OVVIAMENTE POTETE LEGGERLA TUTTI, MA I DIRITTI SULLA STORIA SONO MIEI SƐƇOƝƊO LIƁRO ƊƐLLA SAƓA ƬHƐ ƤRIƝƇƐSS. Per evitare spoile...