The Princess Saga - La proposta

Capitolo 26: Appuntamento in piscina? Mai più, grazie

Prima di lasciarvi alla vostra agognata lettura, tengo a chiedervi scusa per l'assenza.
No, non è causata da un blocco dello scrittore e vi informo che ho già il canovaccio di tutti i capitoli rimanenti.
Ultima cosa, che potrebbe far piacere o meno.
Qualche persona *coff coff, Lou_Marie_Allie e Wik_Mellow coff coff* sapeva già che il numero dei capitoli sarebbe stato 50, proprio come il libro precedente (e no, non è stata una cosa voluta, lo giuro!), ma dovrò far rimanere di stucco anche loro.
I capitoli saranno 51, uno è stato inserito in questi giorni.

Ora vi lascio, buona lettura! ❤️

"Allora, hai capito? Non devi provare a fare qualcosa che non vuole e chiedile di uscire, al resto ci penserò io."
La persona con la quale sto interloquendo, nascosta nell'ombra per evitare che qualcuno ci veda assieme, mormora un sì, infine se ne va.
<<Oh, Charlotte! Questa volta non vincerai tu!>>

Oggi sapremo i risultati del test e io sono più nervosa dei concorrenti.
Molto probabilmente.
Porto le mani alla bocca e comincio a premere i denti contro le unghie, cercando di non romperle o di rovinare lo smalto.
Jessica mi ucciderebbe se le rovinassi la manicure.

Seduta al tavolo della colazione, sposto lo sguardo dai miei due concorrenti preferiti alla porta, in attesa di un risultato che pare non voler arrivare mai.
Dmitri è tranquillo, già abituato a un certo comportamento per via di suo padre, non ha dovuto faticare molto per adattarsi alla vita del palazzo.
James, invece...
Bè, è James, quindi non riuscirò mai a capire cosa passa nella sua testa.

"Stai tranquilla, il tuo stallone dal pelo fulvo non sarà cacciato via perché non ha passato il test."
La voce di Adam mi riscuote dai pensieri e mi volto verso di lui, notando il suo sorriso luminoso e rincuorante.
"E tu come fai a saperlo?" Gli chiedo con ancora le mani in bocca, prima di ricordarmi che non è buona educazione e ripetere una volta tolte.
"Che è il tuo stallone? Edu mi ha raccontato di quando ti ha trovata con un misero asciugamano attorno al corpo appiccicata a lui."
Il suo ghigno e il suo occhiolino insieme sono un mix letale per i miei organi interni e divento rossa come un peperone.
Mi copro il volto con tutto quel che mi è possibile e lancio un mezzo grido isterico.
"Non intendevo quello! E comunque, non è successo quel che fai tu con la mia guardia del corpo."
L'imbarazzo mi pervade e il mio migliore amico ride delle mie disgrazie.

"Almeno ti ho distratta, no?"
Le sue braccia, attorno a me, mi scaldano il cuore e riesco a sentire la nostra amicizia scorrerci dentro le vene.
"Io non posso vivere senza di te."
Mormoro contro di lui, con ancora il volto coperto.
"E io senza di te."
Conclude il nostro motto mentre rafforza il suo abbraccio e io mi sento a casa, al sicuro.
Completa.

Qualcuno si schiarisce la gola davanti a me e mi stacco, a malincuore, dal mio vichingo per osservare chi richiede la mia attenzione.
"Salve, Vostra Maestà."
Il ragazzo davanti a me fa un mezzo inchino per riverenza e io lo osservo, prima di rispondere.
Capelli chiari, quasi quanto quelli di Dmitri e occhi altrettanto simili.
Quello che li differenzia davvero sono l'accento, non dell'Est Europa, ma a me sconosciuto e la corporatura: pallido e molto magro, il ragazzo pare dover volare via al primo soffio di vento.
"Dimmi tutto." Evito di chiedere il suo nome per non risultare maleducata, ma mi è proprio sconosciuto.
"Vorrei chiedere un appuntamento con lei, questo pomeriggio. In piscina."
Sorride e sembra felice di essere riuscito a chiedermelo, mentre, proprio in quel momento, fa il suo ingresso Julio con i risultati.
"La mia risposta sarà dettata dal tuo risultato nel test." Ribatto con un piccolo sorriso, alzandomi e raggiungendo il mio maggiordomo.