VUOI LOTTARE PER NOI? - Capitolo 17

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'Balla Claudio, balla per sempre... Balla con me!' Era tardi quando si ritrovarono sotto casa di Claudio 'Sali?' – 'Non questa sera tesoro, non sei ancora pronto ma, ci vediamo domani' A domani, la più bella promessa che puoi fare a chi è nella tua vita, la più bella promessa che puoi fare a chi ami...

'Balla Claudio, balla per sempre... Balla con me!'... Era rientrato da oltre mezz'ora ed ancora non si era tolto il giubbino di jeans che indossava, non si era tolto le scarpe, non si era seduto, non aveva acceso la TV né lo stereo come era solito fare appena metteva piede in casa. Se in un primo momento la sua parte irrazionale aveva cercato di prendere il sopravvento facendolo sentire rifiutato da Mario che non aveva voluto salire con lui facendolo rimanere male ed anche un po' arrabbiare, in un secondo momento riuscì a razionalizzare, si rese conto che nelle ultime settimane quel Essere Meraviglioso con cui aveva avuto la fortuna di incastrarsi non lo aveva rifiutato, non lo aveva abbandonato, era stato presente ogni giorno, non aveva mai fatto un solo passo indietro, non lo aveva lasciato alle sue spalle ad arrancare in quella salita che sapeva stava percorrendo, aveva iniziato a corteggiarlo senza forzarlo, aveva accantonato la sfera sessuale per curare la sua anima danneggiata. Ricordava ancora del pomeriggio che si era presentato sotto casa sua con Kimera ed i suoi cinque cuccioli, quando si era deciso a scendere lo aveva visto seduto sull'erba del parco che stata di fronte al palazzo in cui viveva, era circondato da quei baby Bouledogue Français che si contendevano le coccole e le carezze di quel ragazzo che li guardava con gli occhi dolci, si era avvicinato incantato da quella visione, si era seduto davanti a lui incrociando le gambe, lo aveva guardato negli occhi intanto che quelle bellezze gli si erano avvicinate curiose annusandolo e leccandolo dolcemente, fu quando ne strinse uno al petto che si rese conto che una lacrima gli aveva solcato il viso ma era stata prontamente scacciata da una carezza che Mario aveva poggiato alla sua guancia lo aveva stretto a sé e avevano passato il resto del tempo a parlare del loro amore per i cani, del amore che Claudio era riuscito a riversare su Oscar nonostante in quel momento della sua vita sentisse il suo cuore arido, di ghiaccio e fu in quel momento che Mario trovò la chiave... lo accompagno a casa dicendogli che avrebbe portato a casa i cuccioli, gli chiese di aspettarlo che sarebbe tornato presto. Era passata un'ora e mezza ed il moro era nuovamente sotto casa sua 'Scendi...' – ' Scendo...' Occhi negli occhi, la mano nascosta dietro la schiena venne riportata davanti mostrando cosa stringeva nel palmo, un libro, Manuale del Guerriero della Luce di Paulo Coelho, uno dei suoi scrittori preferiti, sulla copertina era stata attaccata una foto su cui aveva scritto una frase...

Pensò a lungo a quello che Mario gli aveva voluto comunicare con quel libro, era una guida per il "guerriero della luce", un'entità latente presente in tutti gli uomini che si risveglia quando essi volevano perseguire un sogno e comprendere il mir...

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Pensò a lungo a quello che Mario gli aveva voluto comunicare con quel libro, era una guida per il "guerriero della luce", un'entità latente presente in tutti gli uomini che si risveglia quando essi volevano perseguire un sogno e comprendere il miracolo della vita, era un concentrato di riflessioni, saggezza e metafore sulla vita che conduceva ad una maggiore consapevolezza di sé stesso e del mondo che ci circonda, un libro che rafforza, rassicura, che trasmette energia positiva e sprona chiunque a raggiungere l'isola dove il tesoro è la propria felicità. Gli aveva evidenziato una parte del testo:

'Che cos'è un guerriero della luce?'


'Il guerriero della luce è colui che è capace di comprendere il miracolo della vita,

di lottare fino alla fine per qualcosa in cui crede.'

Lui non si era mai ritenuto un guerriero della luce.

La donna parve indovinare il suo pensiero:

'Di questo sono capaci tutti.

E nessuno ritiene di essere un guerriero della luce, benché‚ in effetti lo sia.'

Paulo Coelho

Lo aveva lasciato con una domanda 'Clà, vuoi Lottare per noi?' – '...Voglio provarci'. Bene, era arrivato il momento di dimostrarlo, doveva trasformare quelle parole in gesti concreti, voleva fa capire a Mario che era disposto a lottare per loro. Si prese ancora un attimo e ripensò a quel tango che avevano ballato solo un paio di ore prima, si era inebriato del profumo e del calore che lo aveva invaso appena stretto tra le braccia di quel uomo, quel uomo che voleva solo essere il suo uomo e che lui stava respingendo; aveva avvertito una stretta forte, sicura e contemporaneamente delicata, quel tipo di strette che possono guidarti senza obbligarti a seguire un percorso diverso da quello che vuoi percorrere, si era affidato, si era lasciato guidare in quel ballo e decise di lasciarsi guidare nel sentimento che lo legava al moro, voleva lottare... Prese le chiavi della macchina e, vista l'ora, raggiunse casa di Mario in meno di un quarto d'ora, si attaccò letteralmente al citofono, non voleva perdere più nemmeno un minuto, lo colpì la voce profonda di Mario 'Chi è?' – 'Clà... sono Claudio' un secondo per capire se fosse successo qualcosa di grave poi il portone venne aperto, non attese l'ascensore, non aveva tempo, fece gli scalini a due a due fino al quarto piano arrivando alla porta senza fiato e con gli occhi lucidi e pieni di emozione. Mario lo fece entrare posando su di lui uno sguardo pieno di domande, riprese fiato e... 'Ho deciso...' – 'Cosa?' – 'Ho deciso di lottare per noi...' un bacio emozionato e di nuovo stretto tra le braccia di Mario... 'Lotto per noi ma adesso devi fare una cosa per me...' – ' Cosa vuoi che faccia?' – 'Adesso Mario... Amami!'

IL PRINCIPE ARABO - ClaRioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora