'Ti Amo e farò il possibile per donarti tutta la felicità che meriti, proverò ad essere l'uomo che desideri e ti proteggerà sempre e comincio da qui, da questa cosa, non ci saranno chiacchiere, giudizi, foto o potere che potranno scalfirci o che potranno scalfire la nostra vita o il mio lavoro. Ora vai a farti la doccia e preparati, abbiamo un servizio fotografico da portare a casa.
Ora la battaglia aveva inizio, vincendola non avrebbero vinto una guerra, ma avrebbero avuto dalla loro parte un nuovo tassello che li avrebbe resi un po' più forti.
Uscirono da casa e passarono a prendere Fabiano che si fece trovare in strada per non perdere nemmeno un minuto, entrambi erano consapevoli che l'amico friggeva dalla voglia di fare mille domande, di sapere tutto, era curioso, ma soprattutto voleva poter essere certo che Claudio stesse bene, non voleva più rivivere l'esperienza di vederlo andare in pezzi, di vederlo autodistruggersi nuovamente senza voglia di combattere, di vivere; lui lo sapeva, poteva leggergli tutti i pensieri e le preoccupazioni sul viso guardandolo dallo specchietto parasole, per questo, dopo essersi girato verso Mario e aver poggiato la mano su quella del moro posata sul cambio fissò negli occhi l'amico che finalmente, senza bisogno di parole poté scorgere nello sguardo verde brillante la voglia di lottare per qualcosa in cui credeva e aveva deciso di ottenere.
Arrivarono alla location in anticipo, Daniele li accolse sul set dando indicazioni a loro ed allo staff affinché venissero preparati per la seduta fotografica, tutto andò per il meglio e se possibile il risultato fu superiore alle aspettative, le foto parlavano, raccontavano una storia, si potevano leggere sensazioni profonde, anime fuse e qualcosa di talmente intimo da lasciare il fotografo smarrito di fronte a ciò, in anni di lavoro non era forse mai riuscito a scorgere tanta bellezza in un sentimento rappresentato, anche se tutto gli pareva tranne una rappresentazione. Finirono presto e liberò i ragazzi, dopo aver guardato centinaia di provini girò a Lele e Luca quelli che a suo avviso avrebbero reso perfettamente l'idea di dove stessero andando a parare con quella campagna, con un ottimo lavoro di post produzione aveva portato i due ragazzi nella bellissima cornice di Piazza del Pebliscito di Napoli valorizzando la loro naturale bellezza.
Passarono il resto della serata con Fabiano. Mario lasciò modo ai due amici di raccontarsi ciò che era successo in quei giorni, se da una parte il giovane era molto soddisfatto di come si stessero evolvendo le cose tra i due, dal altra non poté fare a meno di agitarsi all'idea di quello che avrebbe potuto succedere in seguito alla pubblicazione delle foto rubate quella mattina, era consapevole quanto una cosa del genere poteva minare quel fragile equilibrio venutosi a creare. Dopo cena lo accompagnarono ma Claudio non tornò a casa con lui, avendo due giorni di riposo al ristorante decisero di stare insieme fino al giovedì successivo, lì, a casa di Mario, protetti da quelle mura accantonarono tutti i problemi e le preoccupazioni, si occuparono solo di nutrire il loro amore; parlarono, si accarezzarono e si amarono come se quella fosse l'occasione loro concessa per essere felici, in quel momento furono entrambi consapevoli che avrebbero fatto tutto ciò in loro potere affinché quel sentimento riuscisse a vincere contro tutto e tutti per potersene nutrire al infinito. Mario, dolcissimo ed insaziabile rese ogni momento perfetto per agguantare il compagno ricoprendolo ogni volta di baci e carezze, era un attimo che da languide esse si trasformassero in pura passione trasportandoli in una dimensione tutta loro dove l'unico linguaggio era quello dei corpi che volevano appartenersi; avevano fatto l'amore relativamente poche volte eppure le loro mani e le loro bocche sembravano conoscere perfettamente il percorso da compiere per portare l'altro all'apice del piacere. Claudio si beava del sentimento che li univa e si sentiva sempre un po' più sicuro, non si era mai sentito così amato e protetto in vita sua e non avrebbe mai pensato che fare l'amore con un uomo potesse essere così totalizzante, Mario aveva un modo di toccarlo che lo spingeva sul bordo di un precipizio in cui si lasciava cadere appena i loro corpi si fondevano, non c'era mai fretta nei loro amplessi, era un mix perfetto di forza, tenerezza e completamento di due esseri che non riuscivano a fare a meno uno dell'altro. E poi c'era la parte ludica, giocavano, giocavano sempre dopo l'amore, quelli erano i loro momenti, quelli delle lotte, in cui i corpi si cercavano impazienti e febbrili, Claudio lo atterrava spesso su quel letto, fisicamente era più forte ma sempre attento a non fargli del male, trattandolo come se fosse la cosa più fragile e preziosa che possedesse ed era in quei momenti che Mario ne approfittava, sapendo che non avrebbe incontrato resistenza rovesciava le loro posizioni, quando l'altro era al tappeto gli si sedeva sopra e cominciava a combinargliene di tutti i colori, come un bambino dispettoso lo mordeva ovunque, gli faceva il solletico,gli tirava quei capelli che così tanto amava e poi, lentamente, ridendo sommessamente incominciava a baciarlo e mordicchiarlo dappertutto, iniziava quasi sempre dall'orecchio e come Claudio lo sentiva ridere e cambiare respirazione si irrigidiva e sospirava pesantemente... 'Che c'è Clà, non ti va più di giocare? Non ti piace più questo gioco?'- 'Sei odioso quando fai così, mi prendi in giro consapevole che mi fai impazzire e che non riesco a resisterti' E con queste parole si lasciavano andare al sentimento più puro; Mario lo portava in paradiso sapendo che lui lo avrebbe aspettato ricambiandolo con altrettanto ardore, solo quando entrambi non sarebbero più riusciti ad attendere si fondevano in un solo corpo sperando che quel momento durasse per sempre. Invece come tutti i bei sogni anche quello era destinato a finire, non potevano stare rinchiusi per sempre lì dentro lasciando fuori il mondo che probabilmente avrebbe contrastato il loro amore. Il giovedì mattina i cellulari di entrambi iniziarono a squillare incessantemente e se all'inizio finsero di non sentirli,dopo un po' dovettero arrendersi all'evidenza, non potevano continuare ad ignorarli. Visto che il veneto era preoccupato fu Mario il primo a rispondere,quando prese in mano il telefono si avvicinò, gli prese la mano e lo portò sul divano, si sedettero e lo circondò in un abbraccio protettivo in cui Claudio si nascose appoggiando il capo nell'incavo della sua spalla, entrambi sapevano che quelle chiamate non portavano buone notizie, avevano finto di dimenticare cosa fosse successo il martedì precedente ma ora il problema tornava a riscuotere il conto, ne avevano parlato a lungo, Claudio aveva tirato fuori tutte le sue paure, prima tra tutte quella di perderlo a causa delle ripercussioni che quelle foto avrebbero causato ed aveva esternato l'incapacità di vivere di nuovo senza di lui. Dal canto suo anche Mario aveva timore, aveva paura di non trovarlo sempre al suo fianco durante quella lotta che avrebbero dovuto affrontare,inoltre aveva paura di perdere quel coraggio che aveva un po' smarrito quando si era accorto che non era disposto a perderlo, non voleva più provare quella sensazione di vuoto seguita al periodo successivo la prima volta che fecero l'amore, sapeva di avere bisogno della sua forza per superare il periodo difficile che li attendeva e che cominciava con quella telefonata. Mario sprofondò gli occhi nello sguardo terrorizzato di Claudio e gli diede un bacio. 'Pronto, chi è...' - 'Mario...?' - 'Si...' - 'Sono Tommaso... Mario cosa diavolo stai combinando?' - 'E'il mio fratello' un sussurro indirizzato a Claudio... 'Cosa dovrei combinare Tommy?' - 'Non prendermi in giro Mario, non è proprio il caso, non solo non stai evitando di farti associare di nuovo al gossip, ti fai anche beccare a fare l'innamorato di uno che dovrebbe essere solo un collega. Avevamo detto niente chiacchiere... non era questo l'accordo?!? Chi ti segue non deve associarti a storie da reality per continuare ad essere focalizzato all'immagine che abbiamo deciso di dare di te, tu eri d'accordo, e comunque non solo non stai evitando quello che abbiamo deciso, ma in più ti fai beccare mentre baci e accarezzi un uomo... Non abbiamo permesso interviste e ospitate tv dopo la fine di Pechino che ti vedessero insieme a chi ti ha quasi danneggiato completamente e ora tu ti permetti questo casino, ma a cosa credi ti porterà una cosa del genere?' - 'Tom fermati un attimo, è successo tutto per caso, cosa credi, che io o Claudio abbiamo cercato una situazione del genere?!? No di certo, ma lunedì sera avevamo bisogno di restare da soli, c'erano delle cose che dovevamo chiarire e così essendo liberi entrambi per la settimana abbiamo deciso di ritagliarci uno spazio e la conclusione di tutto ciò è che noi ci amiamo e vogliamo trovare un modo per permettere a questo amore di vivere!' Il moro disse tutto ciò tenendo gli occhi fissi in quelli del ragazzo ancorato al suo corpo, quanta tenerezza gli faceva in quel momento, era spaventato dall'esito di quella telefonata nonostante fosse solo la prima alla quale erano tenuti a rispondere ma nel contempo cercava di fare forza a lui carezzandogli delicatamente i reni. 'Mario forse non hai capito, il punto non è se avevate o no delle cose da chiarire o se vi amate o meno, il punto è che a definire tutto ciò nemmeno ci dovevate arrivare, ti era già stata preconfezionata addosso una carriera e tu con questo colpo di testa stai rischiando di buttare tutto alle ortiche, i contratti, gli sponsor...'- 'Senti, io resto io a prescindere da ciò che sono, a prescindere se sto con Claudio o meno, anzi, senza di lui non sarei più io, sarei vuoto, morto dentro; spero sia possibile proseguire con la mia carriera anche a queste condizioni, perché sono bravo nel mio lavoro e lo sai, altrimenti sarò costretto a tornare al mio lavoro di commesso, sarà di sicuro più faticoso e meno remunerativo ma se è ciò che mi permetterà di essere libero di scegliere ciò che è meglio per me non avrò ripensamenti nel percorrere quella strada!'- 'Calma, calma non correre, cerchiamo di trovare la soluzione più indolore per tutti, è necessario che ora tu venga qui in ufficio, dove sei ora, sei con lui?' - 'Si,sono con Claudio, siamo a casa, sarò da te nel primo pomeriggio'. - 'Nel pomeriggio? Forse non hai capito, le foto di voi due sono la copertina ed un articolo di otto pagine in apertura di Visto, credo che tu debba partire ora ed essere qui il prima possibile, ti aspettiamo in ufficio...' - 'No Tommaso, se è come dici tu è necessario che io ora mi occupi della famiglia e di Claudio, a dopo...' Finalmente diede fine a quella telefonata penosa,abbandonò in un angolo del divano il telefono e si girò meglio verso il compagno... 'Ehi... Come stai?' - 'Non lo so... Cosa ti ha detto Mà?' - 'Le foto sono su Visto, copertina e prime otto pagine... Non mi avevano mai dedicato tutto questo spazio.' - 'Smettila, non fare lo stupido... Visto, la copertina e le prime otto pagine, ci devono aver ricamato sopra per bene anche se non abbiamo lasciato molto spazio all'immaginazione...' – 'Claudio, i tuoi saranno... Devi chiamarli, devi andare da loro.' -'Hai ragione, devo chiamarli...' Ma un attimo dopo si trovarono l'uno tra le braccia dell'altro spaventati. Una chiamata sul cellulare di Claudio... un'occhiata al display... Mamma...
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IL PRINCIPE ARABO - ClaRio
FanfictionMario, si Ama profondamente... Vive una vita felice ed appagata, è riuscito con impegno a raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato ed è arrivato alla soglia dei trent'anni con un sorriso smagliante sul bellissimo viso e nel cuore. Sa di ess...