KINTSUGI - ABBRACCIARE LA BELLEZZA DELLE CICATRICI - Capitolo 9

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KINTSUGI 金継ぎ 
I Giapponesi riparano

un oggetto rotto valorizzando la crepa

riempiendo la spaccatura con del Oro

o altri materiali nobili.

La pratica nasce dall'idea che dall'imperfezione

e da una ferita possa nascere una forma ancora

maggiore di perfezione estetica e interiore.

Essi credono che quando qualcosa ha subito

una ferita ed ha una storia, diventa più bello.

Era passata una settimana dalla sera in cui senza dichiararlo era diventato la sua Fata Ignorante... era di nuovo martedì. Cercavano di vedersi spesso facendo in modo di incastrare quegli spazi di loro con le loro vite precedenti, Mario spesso passava dal Bistrot, si fermava per pranzo o cena, non interagivano mai durante il servizio se non attraverso gli sguardi che si scambiavano per tutto il tempo, faceva in modo di farsi mettere ad un tavolo che non fosse in carico a Claudio ma che gli permettesse di poterlo guardare durante tutta la sua permanenza. Le prime volte per il giovane non era stato semplice, avere lì il ragazzo di cui...era innamorato che lo guardava servire al tavolo la gente lo faceva sentire in imbarazzo, a disagio. Mario, attento ad ogni sfumatura se ne accorse, era l'ora di pranzo e si chiese se la sua voglia di vederlo giustificasse il metterlo in difficoltà, decise che no, non era giustificato, fece quindi per alzarsi prima ancora di ordinare ma non essendo l'unico ad avere sempre gli occhi puntati sul altro venne raggiunto da Claudio che poggiando una carezza delicata sulla sua mano 'resta, non andartene, continua a guardarmi che i tuoi occhi su di me aggiustano le mie cicatrici' riuscì a lasciarlo interdetto e con mille domande sulla punta della lingua che non potevano essere poste in quel momento, che non potevano ottenere risposta. Ancora di più quel giorno non lo perse di vista un solo istante... Non si sarebbero visti fino alla sera successiva perché Mario quel giorno aveva l'ultima riunione utile all'organizzazione del evento per l'anniversario della sua attività, si sarebbe protratta fino a tarda sera e prima aveva da aprire un centinaio di mail di gente che voleva essere accreditata, ne aveva già visionate circa duecento e avrebbero dato accesso a solo una cinquantina di persone. Al termine del pranzo era pronto ad andarsene ma attese che Claudio passasse vicino al suo tavolo 'le cicatrici che portiamo raccontano la nostra storia...' - 'magari quella di un vaso rotto che non potrà mai tornare come prima...' – 'un uomo rotto può diventare ancora più bello di quanto non fosse in origine grazie ad una pratica giapponese detta KINTSUGI, consiste nel riparare un oggetto rotto valorizzando la crepa riempiendo la spaccatura con del Oro o altri materiali nobili rendendo speciale l'armonia della sua figura, le crepe e le ferite dell'Anima non vanno celate ma esibite senza vergogna perché sono parte stessa di quel uomo e della sua storia, da una ferita riparata può rinascere una forma di bellezza e di perfezione superiore. Tu hai già iniziato il processo di riparazione delle tue crepe e io vedo la bellezza interiore ed esteriore che ti porti dietro... devi parlarmi delle tue cicatrici che mi racconteranno la tua storia che ti ha reso la persona che sei...' – 'Claudio per favore puoi accompagnare il nostro ospite nel mio ufficio e tenergli compagnia finché non arrivo?' Filippo si era accorto che di quanto il suo ragazzo si trovasse in un momento di difficoltà, era rosso in viso, gli occhi erano lucidi e pronti a rilasciare delle lacrime, il labbro inferiore tremava senza che lui riuscisse in qualche modo a nasconderlo. Appena sentite le disposizioni del titolare avanzò velocemente verso la porta indicagli per nascondersi agli sguardi indiscreti degli avventori del locale, appena dentro 'vieni qui da me...' fu accolto in quelle braccia che sapevano di protezione, di affetto, di casa, di non sarai mai solo. Immagazzinò tutto il calore di quel abbraccio, consapevole che ne avrebbe avuto bisogno una buona scorta per resistere fino all'indomani e poi baciò quelle labbra per abbeverare la mancanza delle ore che avevano passato separati. 'In pochi giorni hai riempile alcune delle mie crepe con il tuo Oro Nero, talmente prezioso e puro da cicatrizzare quelle ancora aperte...'

Erano passate cinque ore ed era appena entrato nella sala riunioni dove con i suoi collaboratori avrebbe definito gli ultimi punti per l'evento in programma, dopo aver salutato tutti si sedette e prese subito la parola 'Considerate un posto in meno rispetto a quanto concordato per gli accrediti riguardo al numero che ci siamo dati prima di sottopormi i vostri candidati...' – 'Consideratene due in meno' rispose suo fratello, braccio destro dell'attività. Mario sollevò un sopracciglio guardandolo in attesa che proseguisse 'ha chiesto l'accreditamento Lele e credo tu non possa rifiutarlo visto il rapporto di lavoro che avete...' – 'Questo può diventare un problema... Ha richiesto l'accreditamento la mia Fata Ignorante... due mesi prima di diventare tale e... non intendo rifiutarglielo...'

IL PRINCIPE ARABO - ClaRioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora