UN ABBRACCIO SENZA TEMPO - Capitolo 14

565 56 11
                                    

UN MINUTO, DUE PAROLE: 

Grazie a tutti voi, grazie perché mi fate compagnia in questa follia iniziata ormai più di un mese fa. Grazie a chi è qui da 'Lui'. Grazie a chi è inciampato nella mia storia in seguito. Siamo quasi arrivati al giro di boa, il Principe Arabo oggi ha raggiunto le 4000 visualizzazioni. Quando per 4000 volte qualcuno ti sceglie non puoi che esserne felice, quindi ringrazio singolarmente ognuno di voi che sceglie di dedicare del tempo alle mie parole, ringrazio chi lascia un segno del proprio passaggio, chi posa un commento e tutti i lettori silenziosi che ci sono, vi vedo. Mi auguro che ad ogni lettura possiate portare con voi un po' del emozione che io provo raccontandovi i miei Mario e Claudio, il mio Principe e la sua Fata. Vi abbraccio. Tatiana

Due Ciliegi Innamorati - Leggenda Giapponese

Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie... ma non fu sufficiente,i Ciliegi non si toccarono.Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami... ma non fu sufficiente,i Ciliegi non si toccarono.Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi... ma non fu sufficiente,i Ciliegi non si toccarono.Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.

Il mio amore può attraversare lo spazio... i chilometri... Gli anni luce... Vorrei darti il mio amore, devi solo afferrarlo, aggrappatici e restare con me. Sei fragile ma altrettanto Forte, sei la meraviglia dei contrapposti. IO SCELGO TE! Venere Bacia Orione...

Era l'alba... Nessuno dei due aveva chiuso occhio, entrambi senza sapere che l'altro aveva fatto la medesima cosa avevano ripercorso le parole ed il dolore che aveva provato in quegli anni il giovane veronese che, da quando aveva finito di raccontarsi, non aveva avuto la forza di voltarsi verso Mario o di rivolgergli una sola parola... Erano vicini, allacciati in un abbraccio che sembrava non dovesse separarli mai ma al contempo erano distanti anni luce. Si era domandato più volte a cosa pensasse il ragazzo avvinghiato alla sua schiena, sapeva che non aveva dormito, il suo abbraccio cambiava come a seguire gli stati d'animo che si erano susseguiti dentro di lui in quella lunga notte ed un'infinità di volte lo aveva sentito sospirare... Riconosceva il significato di quei sospiri, non si poteva dire fossero di gioia quelli che avevano impregnato l'aria attorno a loro fino a quel momento; ogni tanto sentiva il viso del compagno avvicinarsi alla sua schiena, poggiava un piccolo bacio tra le sue scapole, poi il suo orecchio si poggiava delicato nello stesso punto come ad ascoltare il suo respiro o...il suo cuore, poi rendendosi conto del gesto si scusava spaventato all'idea che lui cercasse di scappare. Finalmente Claudio si decise e tornò a girarsi, prese il braccio che era poggiato sul suo fianco che lo teneva legato al corpo dietro di lui e lo sollevò in modo da potersi muovere, nel istante stesso in cui lo fece Mario si irrigidì cercando di trattenerlo 'No...' Un sussurro pieno di angoscia... A fatica riuscì a girarsi, nello sguardo che si trovò davanti rivide la stessa emozione che aveva percepito prima di fare l'amore. Non voleva farlo, ma non riuscendo a trattenersi accarezzò il suo volto, sapeva che non avrebbe dovuto fare quel gesto ma non poté farne a meno, forse quella sarebbe stata l'ultima volta che i loro corpi sarebbero stati così vicini e decise di spegnere il cervello e di proseguire solo con il cuore. Appena sentì quella mano sulla sua guancia ebbe un sussulto e come si accorse che stava per essere ritratta la artigliò con la sua e l'appoggiò nuovamente dove si era adagiata per un solo istante... 'Scusami Mario, non avrei dovuto...' - 'Ti prego Clà, ne ho bisogno, voglio le tue carezza, i tuoi abbracci, i tuoi baci... Fanno parte di me, spesso mi perdo ripensando alle tue labbra sulle mie, alla profondità dei tuoi baci, a ciò che mi fanno provare...'  - 'Tu hai la tua vita, la tua famiglia, il tuo lavoro, sei felice così, con il tempo tutto questo diverrà solo un lontano ricordo, tu ti renderai conto che ciò che pensi di provare per me non è amore, è tutto sbagliato, un errore, la colpa è stata mia, ti ho coinvolto in qualcosa che tu ti accorgerai di non volere e pian piano ti vorrai liberare di me e... io potrei morirne questa volta quindi è meglio darci un taglio ora che non è successo ancora niente, sei in tempo per tornare sui tuoi passi ed io sui miei...' – 'Non pensarci nemmeno, tu non ti libererai così di me, se adesso hai paura usa il mio coraggio, se ti senti fragile usa la mia forza, sono qui per te e non arretrerò, non farò nessun passo indietro ne correrò più avanti lasciando te alle mie spalle, starò al tuo fianco sempre al tuo fianco... se mi vorrai'. L'ultima frase gliela disse stringendolo forte a sé, facendogli appoggiare il viso sul petto intanto che lo cullava dolcemente e gli carezzava i capelli morbidi e profumati; Claudio non riusciva a ritrarsi, cercava di farlo ma il suo corpo non rispondeva ai comandi. 'Mario non ce la faccio, io non sono come te, non sono invincibile, ne sono uscito distrutto da quella storia, sono stato settimane senza mettere piede fuori di casa, non mangiavo, non dormivo, non mi lavavo nemmeno, ciondolavo da un locale all'altro come uno zombie, non avevo più forza e nemmeno lacrime da piangere...' Gli poggiò un bacio leggero sulle labbra, si rannicchiò contro il suo corpo e chiuse gli occhi.

IL PRINCIPE ARABO - ClaRioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora