Nuove giornate

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QUATTRO ANNI DOPO

< JeonGin! Sveglia tesoro! E' ora di alzarsi! > esclamò SeongMin spalancando tende e finestre della cameretta. La stanza venne invasa da luce e aria fresca, svegliando bruscamente il bambino, che nascose la testa sotto il cuscino sperando di poter dormire qualche minuto in più.
< No ... un altro po' > biascicò assonnato notando che la madre davanti al suo letto non accennava ad andarsene. La corvina sorrise maliziosa e incrociò le braccia al petto,
< d'accordo, resta pure lì, ma sappi che papà mangerà tutti i tuoi cereali preferiti > ricattò sicurissima di sé, ostentando indifferenza.

Come previsto, il bambino scattò in piedi e infilatosi le ciabatte volò in salotto a velocità decisamente anormale per un bimbo di 4 anni, rischiando di scivolare e ruzzolare giù dalle scale a velocità mostruosa.
SeongMin sospirò e lo seguì con calma in cucina. Di quel passo era sicura che prima o poi si sarebbe schiantato addosso al muro.

Controllando l'orologio appeso alla parete, la ormai donna si accorse che erano già in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Concluse in fretta e furia il suo caffè amaro e corse in camera a cambiarsi, lasciando il bambino davanti alla tazza di latte.

Non poteva assolutamente tardare anche quel giorno, era la quarta volta quella settimana e il suo maestro, giustamente, l'avrebbe nuovamente rimproverata di fronte a tutta la classe.
Meglio evitare penose figuracce di prima mattina, soprattutto alla sua età e con un figlioletto di 4 anni.

A metà scalinata rallentò l'andatura e il più silenziosamente possibile raggiunse la sua camera, ben chiusa. Con un sospiro e facendosi forza,  la ragazza abbassò la maniglia e fece scivolare la porta sui cardini cercando di non farla stridere.

Il tanfo di alcool e l'aria viziata la stordirono per qualche secondo, bloccandola sulla porta indecisa. Se avesse svegliato HyungWon sicuramente si sarebbe arrabbiato e quando si arrabbiava, tutto quello che entrava nel suo raggio d'azione veniva massacrato.

E lei non ci teneva a fare quella fine.
Silenziosamente si appostò di fronte all'armadio e iniziò a vestirsi stando ben attenta a non far rumore. La debole luce che entrò dalla porta però, bastò a svegliare l'uomo. Il quale, con un grugnito infastidito, si rigirò pesantemente su un fianco e aprì un occhio, scrutando la ragazza che si vestiva cautamente.
< Mmmmh ... amore vieni qui > sillabò con voce impastata di alcool e malizia, tendendo debolmente una mano verso la sua direzione. SeongMin infilò i jeans con un gesto secco, capendo bene che il ragazzo la stava mangiando con gli occhi,
< no, sei ubriaco fradicio HyungWon > motivò seria a sangue freddo, sperando di mostrare più coraggio di quello che sentiva. Le mani le tremavano dalla paura, tanto che i bottoni del golfino continuavano a scapparle dalle dita. Con un ringhio indispettito, l'adulto sillabò una bestemmia piuttosto pesante, iniziando poi ad insultare la ragazza con commenti volgari e molto offensivi.

La ragazza allarmata da quello sfogo, uscì fuori dalla stanza di tutta fretta prima che il suo compagno potesse alzarsi e bloccarla la dentro. Chiuse la porta delicatamente e soprattutto velocemente, sperando che il buio lo calmasse e spegnesse la brace che aveva involontariamente aizzato. Si fiondò nella camera di JeonGin con il cuore che batteva all'impazzata. Il collo era umido di sudore freddo e i capelli sottili le si erano incollati alla nuca. Appoggiandosi alla porta in allerta, portò una mano alla fronte tentando di calmare i battiti del cuore.

"Calmati SeongMin, muoviti ed esci di casa" pensò angosciata, doveva come prima cosa portare al sicuro almeno JeonGin e l'asilo era l'unica ancora di salvezza al momento.
Nella stanza trovò il piccolo che tentava di vestirsi da solo. Di fronte alla scena comicissima le scappò un sorriso, riuscendo finalmente a rilassarsi un po'. I pantaloni, messi al contrario, non si degnavano ovviamente di salire e il piccolo aveva iniziato a saltellare per tutta la stanza cercando di infilarseli con scarsissimi risultati.
< Sono storti i pantaloni! > esclamò con una risata, bloccando i suoi saltelli prima che cadesse a terra. JeonGin sbuffò innervosito e si lasciò vestire da capo a piedi.

 |J.Jk| 춤 추자 solo bailaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora