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Arrivata alla scuola di danza, SeongMin, stando ben attenta a non disturbare, entrò nel corridoio vuoto della palestra facendo tintinnare allegramente il campanello appeso al soffitto.

L'aria fresca del condizionatore la colpì in pieno, portandole un po' di sollievo sulla pelle. La giornata era iniziata da poco e la temperatura era già al limite del sopportabile, poche persone avevano il coraggio di avventurarsi nelle strade d'asfalto bollente.
Difatti, lungo il suo tragitto la ragazza non aveva trovato assolutamente nessuno, la città sembrava morta, soffocata sotto lo strato di calore.

Dalla sala principale una musica rilassante si diffondeva nell'aria e la voce calma e calcolata di Dylan, cullava le persone al loro interno invitandole a concentrarsi e a sciogliere la muscolatura.
SeongMin nonostante la curiosità, non osò entrare nella sala per timore di disturbare la lezione. Bensì, salì in fretta le scale che portavano all'appartamento della coppia, eccitatissima all'idea di ritrovarsi tra sole donne come anni fa.

L'adrenalina gli scorreva nelle vene a secchiate, tanto da farle tremare le mani, le erano mancate così tanto quei ritrovi tra amiche pieni di pettegolezzi, consigli, confessioni e quant'altro!
A Mihwangsa aveva avuto qualche amica nei primi tempi, una vicina di casa e una mamma di un amichetto di JeonGin, entrambe erano un po' più grandi di lei ma si erano sempre trovate alla perfezione. SeongMin era felicissima di aver incontrato le due nuove ragazze, la loro esperienza in fatto di bambini e la conoscenza della piccola cittadina l'avevano aiutata non poco!

Ma quello svago settimanale era finito 4 mesi dopo, quando le ragazze avevano conosciuto HyungWon in uno dei suoi giorni peggiori.
Prima che le tornasse alla memoria quel pomeriggio drammatico, la mora si concentrò sul presente, bussando delicatamente alla porta.
Il familiare chiacchiericcio e le risatine le fecero capire che tutte le ragazze erano ormai arrivate, felice come una pasqua si sistemò velocemente i capelli, quando la porta si spalancò.

Al posto di Haneul, comparve la formosa GaYoon con un sorriso malizioso.
< Ben arrivata SeongMin! Haneul è andata a prendere altre bustine ma tornerà tra poco. Non c'è JeonGin? > Esclamò scambiandole i soliti bacini sulle guancie,
< ciao GaYoon, no, non c'è JeonGin, ha preferito rimanere a casa, sei sola anche a tu? > Domandò incuriosita, seguendo la ragazza in salotto. La casa profumava di incenso e qualcos'altro di orientale, i bacchettini fumanti erano sparsi per tutta la casa così come le lampade di sale rosato.
La ragazza annuì con un sorriso prima di arrivare davanti alla tavolata di amiche, tutte impegnate chi a scrivere, chi a imbustare i cartoncini, chi a chiudere le buste e chi a stilare una lista dei restanti invitati. Appena la videro, con un gran trambusto tra urletti ed esclamazioni, si alzarono tutte quante andando ad abbracciarla calorosamente.

La ragazza con il cuore a mille si lasciò stritolare dalle amiche più volentieri del previsto. Quel legame così forte, nato quando era ancora una ragazzina, col passare degli anni era diventato indivisibile. Le sue amiche erano state la sua prima famiglia, ancor prima di Jungkook e di tutto il resto, e quella che sicuramente ci sarebbe stata in qualsiasi eventuale evenienza. Le abbracciò e le baciò a sua volta una per una, felice di essere tornata in quel cerchio di donne, dove i problemi venivano condivisi e molto spesso risolti.

Quelle sorelle acquisite che tanto adorava, erano uno dei doni più belli che la vita le aveva concesso. Concluso il giro di abbracci e baci, Haneul spuntò dal corridoio con una scatola piena di bustine di carta bianca tra le mani e uno sguardo carico d'ansia, probabilmente i preparativi del matrimonio la stavano letteralmente uccidendo.