Processo (seconda parte)

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방법

Jungkook rimase a fissare a bocca aperta l'avvocato al suo fianco: il plico di fogli che erano sgusciati fuori erano attraversati da righine sottili che provò inutilmente a leggere. Confuso come non mai, lanciò un'occhiata ad SeongMin sperando che potesse fornirgli le spiegazioni adeguate. Non capiva perché il risultato del test era passato al signor Stanghelf, cosa centrava lui con quell'argomento?

La ragazza iniziò ad arrovellare i capelli neri pece sulle dita e prese a respirare più velocemente del normale. Jungkook roteò gli occhi stancamente, quell'espressione angosciata non la sopportava, indicavano altri problemi in vista ed in quel momento poteva persino capire il nocciolo,
< SeongMin? Che centra lui in tutto ques... > domandò a bassa voce con tono acceso. Gli occhi lampeggiavano di irritazione, non avrebbe voluto, ma capì perfettamente che non tutto era salito a galla. E la conferma di quello che temeva la ebbe quando la ragazza sgusciò dal suo sguardo con il viso contrito e sguardo dispiaciuto.

Jungkook rabbrividì: cos'altro c'era di così terribile?
L'avvocato al suo fianco, lisciandosi le falde della giacca, si alzò in piedi solennemente inforcando gli occhiali appesi al collo. Jungkook, turbato dal silenzio misterioso della ragazza, non si era accorto che l'avvocato opposto aveva concluso il suo logorroico discorso e che ora, giustamente, toccava al suo a  difenderlo dalle accuse spregevoli.

Come un automa si girò lentamente iniziando a sentire le gambe più molli del previsto: non capiva cosa stesse succedendo.
Avido di informazioni e soprattutto di chiarezza si focalizzò sul suo difensore che iniziò a parlare senza alcun tipo di timore.
< In merito a quanto elencato dal mio collega, riguardo alle vicende che il mio cliente ha dovuto affrontare, ho una giustificazione a tutto: i spiacevoli eventi quotidiani che sono avvenuti sono completamente frutto di sfortunate coincidenze. Nulla è stato fatto per procurare un danno al piccolo, anzi. Ogni azione eseguita è stata fatta per puro amore verso il loro figlioletto > esclamò sicurissimo di sé, gonfiando persino il petto tanto era orgoglioso di quelle parole.
Fu interrotto subito dal martelletto che venne sbattuto con puntiglio
< le ricordo che JeonGin non è il figlio del suo cliente avvocato Stanghelf > lo interruppe la giudice tamburellando nervosa le dita sul ripiano. E fu in quel momento che Stanghelf sorrise sornione, un sorriso talmente furbo che fece rabbrividire persino il collega, seduto dall'altra parte delle due corsie.

Guardando un attimo i fogli che teneva in mano, si ricompose e sospirò paziente, con l'espressione di chi la sapeva lunga, molto lunga.
< Ed è proprio qui che sbaglia onorevole. I miei clienti sono i genitori biologici di JeonGin e perciò gli unici e legittimi tutori del piccolo. E questo test può confermarlo, se vuole controllare di persona > continuò sicuro portando la busta dinanzi al giudice sorpresa da quella notizia. Ritornando al suo posto con passo deciso e sicuro, iniziò a raccontare la lunga storia dei genitori e del loro piccolo. Di come e perché SeongMin e JeonGin fossero fuggiti da Mihwangsa e di come erano arrivati fino a quel giorno.

Jungkook, bianco come un lenzuolo, non riusciva neppure a reagire a quella narrazione. Non poteva far altro che ascoltare incredulo l'intero e dettagliato racconto, diventando più bianco ogni qualvolta che fuoriusciva una notizia o un evento che non conosceva.
Jungkook non ascoltò le parole del giudice e dell'avvocato di HyungWon, aveva ben altro per la testa: era padre.

Era il padre del piccolo.

Ed SeongMin glielo aveva nascosto per quattro lunghissimi anni. Semplicemente, aveva deciso di non dirglielo fregandosene completamene di lui e del fatto che il cinquanta per cento del piccolo era stato creato per merito suo. Si sentiva completamente perso dopo quella novità e soprattutto si sentiva ferito in modo mai provato prima. La paura e il desiderio più grande che potesse sognare e desiderare si era avverato: JeonGin in quei pochi minuti si era legato indissolubilmente a lui, un legame così potente e contemporaneamente così fragile da fargli rotolare lo stomaco dall'ansia. E adesso chi glielo avrebbe detto?

 |J.Jk| 춤 추자 solo bailaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora