29.
Wayler si era alzato di buon umore quella mattina: aveva bevuto un caffè, si era fatto una doccia e poi, canticchiando, era salito in auto e si era diretto al lavoro. L'edificio che prima fungeva da quartier generale della CIA era ancora in fase di ricostruzione, ma i lavori procedevano alla grande. Il personale era stato momentaneamente trasferito in un edificio di venti piani che apparteneva a Stark e che, generosamente, l'uomo aveva offerto in prestito fin quando fosse stato necessario. Ad Andy piaceva il nuovo posto, gli piaceva che la squadra fosse riunita, che Marina stesse bene e che Lidya si stesse riprendendo completamente. Gli piaceva la vista dalle finestre di quell'edificio e gli piaceva che tra lui e Sharon stesse nascendo qualcosa di bello. E che forse sarebbe durato.
Era stato l'incidente a farli avvicinare: il timore per le sorti di Lidya era stato una specie di colla tra loro. Lo aveva colto alla sprovvista ma si era lasciato trasportare e da allora le cose sembravano andare bene. Avevano deciso di andarci piano, un passo per volta, e si erano ripromessi che qualunque cosa fosse successa, il loro rapporto lavorativo non avrebbe subito conseguenze. Era complicato, lo sapevano, ma credevano entrambi che valesse la pena provare.
Non lo avevano detto a nessuno, per il momento, e onestamente andava bene così. Si trovavano ancora in una fase iniziale in cui il riserbo e l'intimità erano fondamentali, e con intimità intendeva quei momenti che solo loro due potevano comprendere e vivere fino in fondo. Come ritrovarsi a guardarsi negli occhi sperando che nessuno lo noti, o sfiorarsi la mano quando nessuno guarda. Piccoli gesti che erano, per Andy, di vitale importanza all'inizio di una relazione. Era un romantico, non poteva farci nulla.
Poche sere prima avevano partecipato a una cena in onore di Lidya che si era tenuta al quartier generale degli Avengers. Per poco Steve non li aveva beccati a baciarsi nascosti dentro una stanza e, quando dopo cena si erano incontrati a casa di lei, non avevano fatto altro che ridere. Anche ridere era fondamentale.
Né Dawson né Marina sospettavano nulla, il che era segno che stavano facendo le cose per bene. Lidya sarebbe tornata da lì a due giorni e Andy sapeva che nasconderlo a lei sarebbe stato complicato. La sua partner era dannatamente perspicace... fin troppo a volte. Ma avrebbero fatto del loro meglio.
Bevve un sorso del suo caffè e quasi gli andò di traverso quando le porte dell'ascensore si aprirono e trovò Steve ad aspettarlo. "Capitano!" lo salutò allungando la mano destra per stringere la sua.
"Andy" ricambiò Steve. E Wayler si accorse che la presa era salda, così salda che quasi gli stava facendo male. Come uno stupido ragazzino si ritrovò a pensare che nemmeno dopo un milione di anni ad allenarsi sarebbe diventato anche solo vagamente come Rogers. Scosse il capo per scuotere via il pensiero.
"Qual buon vento ti porta qui?" gli chiese.
"Volevo parlare con te. Di Lidya."
"Di Lidya, giusto" Andy si schiarì la voce, per un attimo aveva pensato che avrebbero parlato di quella sera alla cena. E di Sharon... "Sta bene?"
"Sì" l'altro sorrise, un senso di sollievo gli colorò gli occhi chiari. Andy non si era dimenticato dello stato di totale disperazione in cui lo aveva visto navigare durante il coma di Lidya. Era annientato, distrutto. Se quello non era vero amore non sapeva cosa fosse. "Tornerà al lavoro fra due giorni, ma credo che tu lo sappia già."
"Sì, l'ho saputo. Credi che non sia pronta?"
Steve respirò a fondo. "Non credo di essere capace di giudicare se sia pronta o meno. Se dipendesse da me rimarrebbe a casa, al sicuro. L'ho quasi persa una volta di troppo..." disse in un sussurro, quasi se parlasse a se stesso. Per poi parlare di nuovo con tono normale. "Ma Lidya ama il suo lavoro ed è brava in quello che fa. Ho paura per lei, sì, ma la amo troppo per privarla di ciò che la rende felice. Ecco perché sono qui, vorrei chiederti un favore."
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Assemble
FanfictionGli Avengers affrontano ogni giorno nuovi nemici e sono bravi in quello che fanno. Un po' meno bravi sono invece nelle questioni di cuore e, infatti, a parte uno di loro, nessuno ha una vita sentimentale stabile e qualcuno da cui tornare la sera, do...