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"Ho sentito che tu e il Capitano andrete a cena fuori, questa sera" Tony entrò stringendo in una mano una mela, nell'altra un bicchiere di liquore. Sorrise alla sua amica e si mise a sedere di fronte a lei. "C'è qualcosa di diverso in te" le disse indicandola con la mano.

Lidya annuì. "Ho tagliato i capelli e li ho schiariti un po'. Ho pensato che fosse il caso di cambiare. Sai, dopo tutto quello che è successo."

"Sì" Stark diede un morso alla mela. "Ti stanno bene. Sono certo che Capitan Ghiacciolo apprezzerà."

"Potresti smettere di chiamarlo così? È un po' offensivo, non credi?"

"A lui non dispiace, te lo assicuro." Tony le sorrise facendole scuotere il capo. Poi continuò. "A proposito della cena di stasera, stavo pensando che forse non è il caso che tu ti faccia vedere in giro. Almeno per un po'."

Lidya corrugò la fronte perplessa. "Perché?" chiese. "Sai qualcosa che io non so?"

Lui cliccò qualcosa sul suo cellulare e nel centro della stanza comparve la proiezione di alcune pagine di vari giornali. Su tutte campeggiava una foto di un edificio che crollava, l'edificio che lei aveva fatto saltare in aria. In basso a sinistra un disegno che somigliava incredibilmente a lei.

"Dannazione!" esclamò incredula. "Sono una ricercata quindi?"

"Sì, pare di sì. Quell'identikit è piuttosto dettagliato e anche se adesso i tuoi capelli sono diversi..."

"Sulla lista di quale agenzia governativa sono finita?"

"Su quella di tutte, praticamente: Interpol, FBI, CIA. Se lo S.H.I.E.L.D esistesse ancora forse anche loro ti starebbero cercando."

"Grandioso" mormorò Lidya alzandosi e avvicinandosi alla vetrata. "Dovevo immaginarlo. Ogni volta che provo anche solo a pensare di concedermi qualcosa di normale e piacevole, la vita trova il modo di ricordarmi che la normalità e la felicità non fanno per me."

Tony roteò gli occhi. "Oh andiamo, non essere così melodrammatica. Puoi ancora avere la tua cena romantica con Rogers. Sai che possiedo questo edificio, vero? Tutto quanto."

"Sì. Il fatto che si chiami Stark Tower rende l'informazione un po' complicata da dimenticare. L'ultima volta che ho controllato però, qui dentro non c'era un ristorante."

"Si chiama Avengers Tower adesso, ma sì, non c'è un ristorante. Tuttavia ci sono un sacco di lussuosi appartamenti. Sono arredati, comprese comode camere da letto..."

Il suo tono era un perfetto mix tra malizia e ironia e a Lidya venne da ridere. "Sei sottile come sempre..." scosse il capo. "A ogni modo non so se sia il caso. Questa notizia che mi hai dato ha un po' ucciso l'atmosfera."

"Ho visto il Capitano che cercava di scegliere tra due camicie, suppongo per la cena di stasera. Resuscita l'atmosfera, lui si merita un po' di normalità quanto te" le disse Tony. "Ma se gli dirai che l'ho detto, negherò."

Lidya lo guardò indietreggiare fino alla porta. "Il tuo segreto è al sicuro con me."

***

Steve aveva optato per un look casual, come gli aveva consigliato Sam e aveva deciso di indossare un paio di jeans scuri e un maglioncino nero. Aveva pettinato i capelli un po' all'insù perché Natasha gli aveva detto che gli stavano meglio in quel modo, gli davano un'aria più giovanile. Lui aveva accettato il consiglio in silenzio e alle otto in punto aveva preso le scale che lo avrebbero portato al piano in cui Lidya gli aveva dato appuntamento. Quando gli aveva detto al telefono che la cena si sarebbe tenuta all'interno dell'edificio, Steve si era stranito ma in fondo non aveva importanza dove avrebbero mangiato, l'importante era passare del tempo insieme e imparare a conoscersi meglio.

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