CAPITOLO 2

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È quà, in ginocchio davanti a me, non riesco a perdonarlo, non ce la faccio, poi parla.

"Ti prego"

lo sento dire, quasi un sussurro, una lacrima inizia a scorrere sulla sua guancia, solo da quello riesco a capire quanto ci tiene a me, stavolta non posso non perdonarlo.

"Avanti, vieni qui." Gli dico aprendo le braccia in segno di un abbraccio. Nel giro di neanche un millesimo di secondo lo vedo fiondarsi tra le mie braccia, mi è mancato tantissimo, il mio migliore amico finalmente è tornato.

"Mi dispiace così tanto, ti prometto che stavolta sarò il migliore amico che hai sempre desiderato." Non posso crederci che questo è il Bryan che mi ha picchiata per anni, quanto gli voglio bene, ma soprattutto quanto mi è mancato. Quando ci stacchiamo guardo l'orologio, sono già le 16:00 oddio è tardissimo.

"Scusami Bryan devo andare, sono già le 16:00 e devo ancora fare la valigia, farmi una doccia e sistemarmi, mi devo alzare alle 6:00 domani, ho il volo alle 9:00 e per arrivare in aereoporto ci vogliono quaranta minuti e sai che io sono una che vuole arrivare sempre in anticipo." Dico tutto d'un fiato, lui mi guarda e intanto sorride, sembra stupito da quanto parli veloce.

"Ahah non ti preoccupare, posso aiutarti a fare la valigia se vuoi.." Dice mentre scoppia in una risatina che mi riempie il cuore, da quanto che non sntivo la sua risata.

"Oddio, lo faresti davvero? Saresti disposto ad aiutarmi?" Dico sorpresa e con un sorriso che parte da un orecchio e arriva all'altro, dopotutto non sembra una cattiva idea.

"Certo, tutto per la mia migliore amica, dai andiamo se no si fa tardi." Dice prendendomi per mano e tirandomi verso la fermata del pullman, sono le 16:10 il pullman dovrebbe arrivare tra 5 minuti.

"Allora, che mi racconti?" Mi chiede girandosi verso di me sulla panchina rovinata sulla quale siamo seduti ad aspettare il pullmam.

"Niente di speciale, il solito...te?" Rispondo ricambiando lo sguardo.

"Anch'io, sai, ora che ti guardo, mi accorgo che sei davvero bellissima..." Dice quasi incantato, i suoi occhi sono bloccati nei miei, mi guarda come se io fossi sua.

"Grazie" rispondo abbassando la testa e arrossendo.

"Sono serio Ellie, tu sei la bellezza in persona, meriti molto di più, non meriti uno come Matthew." Non posso credere a quello che ho appena sentito, chi è lui per dirmi chi mi merita? Io amo Matt e lui ama me, punto, fine della storia. Mi sta rendendo difficile essere sua amica.

"Ah giusto, e chi merito? Uno come te?" Scatto. Devo ammetterlo, Bryan è molto attraente, è davvero un bel ragazzo, ma io sono felice con Matt, lui è l'unico uomo della mia vita, che ridicola che sono, parlo come una diciannovenne, invece ho solo quattordici anni. So che prima o poi Matt mi lascerà, ma per adesso io sto bene con lui.

"No, non meriti neanche uno come me, assolutamente, ma ti assicuro che prima o poi arriverà davvero quello giusto, quello che non lascerai mai perché senza lui non puoi vivere, e te ne accorgerai quando inizierete a litigare e a separarvi, e poi a gettarvi di nuovo l'uno nelle braccia dell'altro." Le sue parole mi colpiscono, io amo Matt, so che non durerà per sempre, siamo ancora davvero troppo giovani, magari ha ragione lui, un giorno troverò qualcuno da cui sarà impossibile staccarmi.

"Scusami.." Rispondo iniziando a mangiucchiarmi le unghie, vizio di famiglia.

"No, non scusarti, Ellie, io...devo...devo dirti una cosa..." Mi sta spaventando e ho paura che non sarà una cosa piacevole...

"Che succede?" Gli chiedo freneticamente.

"Io...anzi...devo fare una cosa, una cosa che ho sempre desiderato fare, ma che non ho mai potuto. Ti chiedo solo una cosa, perfavore non arrabbiarti dopo, anche se so già che succederà."

Non mi da il tempo di rispondere che le sue labbra sono sulle mie.

HOLD MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora