Quindi, quei ragazzi sono amici di Jess? Come è piccolo il mondo no? I sei ragazzi entrano e Jess me li presenta.
"Allora ragazzi, lei è Ellie, e loro sono Clark, il mio migliore amico, Austin, Chad, Ethan, Jake e lui è Harry." Dice Jess indicandomeli uno alla volta, Clark e Jake si somigliano molto, credo siano fratelli, Chad invece si vede che è più grande rispetto agli altri, è moto più alto e ha più muscoli. Ethan sembra un ragazzo tranquillo, è di media statura, biondo con gli occhi azzurri, proprio come Austin, Harry invece sembra escluso dal gruppo, non comunica, non si è degnato nemmeno di dire "piacere" in confronto agli altri che mi hanno anche stretto la mano. Ci sediamo attorno al tavolino pieno di robe da mangiare e bevande, e ci facciamo un po' di domande a vicenda, chiesi a Jake e Clark se erano fratelli e mi risposero di si, un dubbio risolto.
"Quanti anni hai tu?" Mi chiede, Ethan credo.
"Quattordici" rispondo sorridendogli
"E quando li compi?" Chiede ricambiando il sorriso
"Primo febbraio" tutti si girarono di scatto verso Harry e lui però sembra indifferente
"Anche Harry è nato il primo febbraio!" Commenta Jake, io gli mostro un sorriso, ma Harry sembra del tutto assente.
"Okay allora, vediamo se ho imparato tutti i nomi..." Dico insicura
"Tu sei Jake..."
"In persona" risponde sorridendomi
"Tu...tu sei Ethan..."
"Naturalmente" risponde anche lui sorridendomi
"Tu...tu sei Austin, tu Clark e tu Chad"
"Esatto" rispondono in coro
"E tu..tu sei Harry"
"Si" risponde semplicemente con un si secco, senza alcun emozione.
Passiamo la giornata a chiacchierare, racconto come sono le cose da me a Milano, quanto è bella l'Italia, il cibo che è buonissimo, e Austin mi dice che aveva fatto un viaggio in Italia circa un anno fa. Il pomeriggio passa in fretta e sono già le 19:30. I ragazzi se ne vanno ed io aiuto Jess a sparecchiare il tavolino dov' erano appoggiati cibo e bevande.
"Allora, come ti sembra la mia compagnia?" Dice contenta
"Bella, sono simpatici, pensavo peggio!" Le risposi scherzandoci su e ci mettiamo a ridere insieme.
Sono le 20:00 quando torno a casa, e camminando per le strade nella periferia di Londra, incontro Harry.
"Hey" dico sorridendogli
"Ciao" risponde cupo, freddo, sembrava che ce l'ha contro tutti, contro tutto
"Va tutto bene?" Gli chiedo senza rifletterci due volte
"Si, e non sono affari tuoi, ciao." Ribatte andandosene. Cosa gli avevo fatto? Perché ce l'aveva tanto con me? Cos'ho che non va?
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HOLD ME
Fanfiction"Dovevo stare lontana da lui, dovevo stare lontana da quell'amore impossibile, dovevo farmelo passare, non avevo altra scelta, ma non ci sono riuscita. Aveva detto: "Sono solo cresciuto, non sono cambiato" e forse aveva ragione, ero stata io a cambi...