La lezione straziante di matematica finalmente finisce, e mi dirigo verso l'aula dove si terrà la lezione di storia. Alison ha le mie stesse lezioni, perciò resterò in sua compagnia tutto il giorno, e data la sua simpatia, sono piuttosto fortunata.
"Allora, dove alloggi? Voglio dire, sei nei dormitori o vivi fuori dalla LMU?"
"Si, sono qui ai dormitori. La casa di mio padre è ad un'ora e mezza dal campus, quindi preferisco stare qui." rispondo continuando a camminare per quei corridori immensi al fianco di Alison.
"Oh, anch'io, che corridoio sei?" Mi chiede raccogliendo un foglietto che le è caduto a terra.
"T, te?"
"Anch'io! Stanza?" Mi chiede con una faccia esaltata ed impaziente di sentire la mia risposta
"193, te?" Rispondo estasiata tanto quanto lei
"Io 125, Bhe dai, un po' vicine siamo no?"
"Si si" rispondo ridacchiando con lei
Finalmente arriviamo all'aula di storia, e grazie al cielo, non siamo in ritardo
"Allora...hai detto di avere la casa di tuo padre ad un'ora e mezza dal campus, non vivi con lui?" Mi chiede Alison appena ci sediamo nei primi banchi contro la parete destra dell'aula
"No, vivo con lui, ma i miei sono separati, in realtà abito a Milano, ma sono venuta qui per il college, e poi..oh no, non importa.."
"E poi?" Mi dice incitandomi a continuare la frase, non voglio dirgli di Harry, non lo trovo giusto, è una cosa mia.
"Niente davvero" rispondo tirando fuori dalla borsa un quaderno e una penna
"Ellie." Mi riprende
"Okay, Bhe...conosci la band dei One Direction no?" Aspetto una sua risposta ma si limita solo ad annuire con la testa e rispondendo con un semplice 'ovvio'
"Ecco, ho conosciuto Harry qui a Londra quando avevo quattordici anni, ero da mio padre per l'estate come ogni anno, mi sono innamorata di Harry, ma ero già fidanzata e lui piaceva alla mia migliore amica, perciò non volevo mettermi in mezzo, così me ne andai e tornai da mia madre a Milano. Non smisi mai di amarlo, e quando divenne famoso anno dopo anno sentivo di perderlo sempre di più." Le racconto tutta la storia, di come Liam aveva, ed ha tutt'ora, attenzioni su Charlotte, e di come io ed Harry fummo costretti a rivederci, cosa che fu piuttosto positiva dato che ci scambiammo parecchi baci in quello stesso giorno, comunque non ci siamo messi insieme, e abbiamo deciso di vedere cosa fare al suo ritorno dal tour, e senza oggi mancano esattamente ventuno giorni.
"Wow, sinceramente non li ascolto, ma ho sentito parlare di loro molto bene, devono essere bravi per avere un successo così grande"
"Oh, beh io li ascolto da quando si è formata la band e dire che sono bravi è poco. Le canzoni sono stupende, te ne farò ascoltare qualcuna" le rispondo con un sorriso e anche lei ricambia con quest'ultimo.
La porta dell'aula si spalanca, mostrando la figura di una ragazza con lunghi capelli neri e gli occhi color ghiaccio catapultarsi verso il suo posto in ultima fila. Chrystal.
"Signorina Jones in ritardo anche il primo giorno di scuola?" Chrystal non si degnò nemmeno di un 'mi scusi', e la prof dopo aver segnato qualcosa sul registro ricomincia a parlare dell'architettura e di com'era anni fa. Sento un sussurro da parte di Alison di quello che poteva sembrare un "troia" e d'istinto mi giro verso di lei
"La conosci?" Domando
"Si, tu?"
"È la mia compagna di stanza" rispondo e la sua mandibola quasi tocca il pavimento
"Dio, che sfiga" concordo con lei e mi giro verso Chrystal vedendola lanciarmi sguardi indifferenti, pure in classe dovevo trovarmela?
Le ore passano abbastanza veloci, per essere il primo giorno è abbastanza tranquillo, ho preso qualche appunto riguardo i pochi argomenti di oggi, il pranzo in mensa è andato piuttosto bene, a parte il cibo schifoso.
E sotto consiglio di Alison adesso mi trovo alla reception del mio dormitorio per farmi cambiare di stanza e andare in quella di quest'ultima."Buongiorno, volevo chiederle se è possibile cambiare camera, sempre corridoio T, ma vorrei trasferirmi nella stanza 125" dico all'anziana signora dietro una vecchia scrivania di legno
"Non si può mi dispiace"
"Ma, si tratta solo di un cambio di camera, nella stanza 125 c'è solo una persona!" Ribatto
"Ho detto che non si può, è previsto l'arrivo di una ragazza nella stanza 125 nei prossimi giorni, mi dispiace." Sbuffo e torno verso la mia camera. Sembra fatto apposta.
L'unica cosa di cui ho bisogno adesso è una doccia calda, e sono contenta di trovare la camera vuota quando apro la porta. Prendo dei vestiti e vado in bagno. Mi spoglio, ed entro in doccia. L'acqua calda scaccia via tutto lo stress accumulato in me già nel primo giorno. Passo circa 25 minuti sotto il getto d'acqua calda, e non vorrei mai uscire di qui, ma il rumore del mio telefono che mi avvisa di un messaggio mi riporta alla realtà ed esco dal piccolo box doccia.
Avvolgo un asciugamano nei miei capelli ed uno attorno al mio corpo.
Mi vesto con dei leggins scuri ed una felpa grigia e torno sul letto guardando il messaggio di prima. Un sorriso enorme mi si forma sul viso appena leggo il nome 'Harry' apparire sullo schermo.*ciao piccola, come è andato il primo giorno? Mi manchi tremendamente.*
Amo il fatto che mi chiami piccola, ma amo ancora di più il fatto che con un messaggio sia riuscito a tirarmi su il morale.
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HOLD ME
أدب الهواة"Dovevo stare lontana da lui, dovevo stare lontana da quell'amore impossibile, dovevo farmelo passare, non avevo altra scelta, ma non ci sono riuscita. Aveva detto: "Sono solo cresciuto, non sono cambiato" e forse aveva ragione, ero stata io a cambi...