ELLIE'S POV
"Verità" risponde Harry, non mostra alcuna emozione in viso, è freddo, voglio sapere di più su di lui, voglio sapere chi si nasconde dietro questo Harry che ho davanti, so che non è così veramente, ne sono sicura. Non ho la più pallida idea di come faccia a saperlo, ma è così, lo sento. È strano lo so, ma c'è qualcosa nell'aria, tra noi, che mi fa capire che non è così stronzo davvero.
"Ehm...vediamo...fai apposta ad essere così antipatico con le persone, o lo sei veramente?" Gli chiedo, forse ho esagerato, ma la deve smettere, non gli ho fatto niente, non ha il diritto di parlarmi in quel modo. Alle mie parole alza la testa di scatto e sinceramente se gli sguardi potessero uccidere sarei già morta. È rosso in faccia, si vede che la mia domanda lo ha irritato, ma dovevo dirglielo.
"No, io sono fatto così, se ti va bene okay, altrimenti puoi tornartene da dove sei venuta." Risponde secco, ci rimango un po' male, è colpa mia, lo so, non dovevo fargli quella domanda, ma lo volevo sapere davvero. Voglio sapere chi è il vero Harry.
"Harry" lo riprende Jess
"No, va bene, ha ragione, colpa mia, scusa non volevo." Dico abbassando il viso.
"Vado a bere un po' d'acqua" aggiungo alzandomi e andando in cucina, Harry è ancora rosso in faccia, non so perché, ma vorrei tanto che mi avesse seguito. Lo vedo entrare in cucina, per poco mi strozzo con l'acqua, ma riesco a mandarla giù salvandomi.
"C-che cosa ci fai qui?" Gli chiedo fissandolo negli occhi.
"Volevo chiederti scusa, scusami, io non sono così, quello che hai visto fino adesso non è il vero Harry." Risponde. Le sue iridi verdi diventano sempre più scure, cerco di rispondere ma mi precede.
"Davvero Ellie, scusami, non meriti di essere trattata così, non mi hai fatto niente, la verità è che sono solo un idiota, scusa." Aggiunge e si gira per uscire dalla cucina, non può andarsene proprio ora, non ho ancora detto la mia, lo afferro per la maglia in tempo e lo faccio girare verso di me
"Sono io che devo chiederti scusa, non dovevo farti quella domanda, lo so, tu non sei così, tu sei diverso, e questo l'ho capito da subito Harry, mi dispiace, non dovevo farti quella domanda." Continuo a fissare quegli occhi verdi, pieni di tristezza e dolore, colmi di lacrime che minacciano di uscire. È così dannatamente bello, ma non posso, amo Matt non lui.
"No, è colpa mia, non ho mai parlato con nessuno sulla mia storia, faccio lo stronzo con tutti, ma è solo per non soffrire un'altra volta." Dice e le lacrime escono, una dopo l'altra, tutte quante.
"Come sarebbe a dire un'altra volta?" Gli chiedo tenendo gli occhi fissi nei suoi.
"Avevo sette anni, solo sette anni, quando i miei genitori divorziarono, è stato un periodo piuttosto strano mi ricordo mentre piangevo per questa cosa, non capivo ciò che stava succedendo, ero solo triste che i miei genitori non sarebbero stati più insieme. Mentre ora, guardando tutti i miei amici e compagni di scuola, quando mi raccontano di quello che facevano con i loro papà da piccoli, io invece non avevo un papà, non l'ho mai avuto, non era mai a casa, tornava la sera alle 22:00 e andava via la mattina alle 6:00, e poi divorziarono... Ecco il motivo del perché sono così con tutti, non voglio legarmi a qualcuno sapendo che magari mi abbandonerà." Harry finisce di parlare e le mie guance sono ormai fradice, abbiamo più cose in comune di quanto pensassi. D'istinto mi venne da abbracciarlo, ricambia l'abbraccio, e dopo qualche minuto ci stacchiamo.
"Sai, anche i miei divorziarono, però io avevo solo quattro anni, ero piccola, e non facevo molto caso a ciò, ma quando iniziai ad avere sette/otto anni, mi sentivo vuota, avevo bisogno di un papà, ma non c'era." Gli rispondo, Harry sembra stupito, forse ha capito anche lui che abbiamo molto in comune, voglio continuare a parlare con Harry, ma la figura di un esile ragazza mora irrompe nella stanza.
"Oddio scusate, vi ho interrotti?" Chiede Jess preoccupata, notando probabilmente i nostri occhi rossi e gonfi.
"No no dicci" rispondo da parte anche di Harry mentre ci asciughiamo le lacrime con i polpastrelli delle dita.
"Io, Charlotte e i ragazzi vogliamo vedere un film, per voi va bene?" Dice Jess guardando me e Harry in modo strano.
"Certo, due minuti e arriviamo." Le rispondo sorridendole, Jess lascia la stanza ricambiando il sorriso.
"È meglio se andiamo dai.." Dico ad Harry
"Certo" risponde facendomi passare per prima.
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HOLD ME
Fanfiction"Dovevo stare lontana da lui, dovevo stare lontana da quell'amore impossibile, dovevo farmelo passare, non avevo altra scelta, ma non ci sono riuscita. Aveva detto: "Sono solo cresciuto, non sono cambiato" e forse aveva ragione, ero stata io a cambi...