CAPITOLO 3

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Mentre Josh e Sofia si sistemano nella camera degli ospiti, ovvero la camera che era di Josh quando era piccolo, io finisco di fare la valigia, presento Bryan a Josh e Sofia, e fortunatamente lo trovano simpatico. Passa il tempo ed arriva l'ora di cena. Chiedo a Bryan se vuole restare, e lui accetta. Si offre di cucinare Sofia, lasagne al sugo e insalata.

"allora, come vanno le cose con Matt?" Chiede Josh, mentre mangiamo la lasagna squisita che ha cucinato Sofia, Josh ha conosciuto Matt a Natale, in quel periodo stavamo insieme da solo un mese.

"Oh, tutto bene, tra quattro giorni facciamo sette mesi." Dico mentre mi asciugo la bocca con il tovagliolo.

"Wow!" Esclama Josh, mi era davvero mancato molto, vorrei stare un po' più di tempo con lui, ma devo partire.

"Quindi, domani parti?" Mi chiede Josh senza alcun emozione, magari vorrebbe passare anche lui un pò di tempo con me.

"Si, vado a trovare papà, non sembri felice" dico un pò triste.

"È solo che vorrei passare più tempo con te, mi sei mancata davvero tanto..." Mio fratello è tenerissimo, non litigavamo mai da piccoli, dopo che mio padre se ne andò ci unimmo sempre di più, mi confidavo sempre con lui, e lui con me, anche avendo sei anni di differenza. Poi, quando due anni fa si trasferì a Verona con Sofia, perdemmo tutti i bei rapporti, si ci sentivamo spesso, ma non avevo più il bisogno di confidarmi con lui. Ora devo partire, e non lo rivedrò più di nuovo per chissà quanto tempo.
Aspetta, mi è venuta un idea.

"E se vieni con me a Londra da papà??" Chiedo con un sorriso che mi illumina il volto.

"Non posso, ho Sofia, e il bambino, o bambina, sai le visite che abbiamo a Luglio..." Dice con tono triste.

"Non importa, porti anche Sofia, state solo due settimane così da poter essere a Verona per le visite!" Gli dico, lo sto supplicando okay.

"Non lo so, che ne dici tu?" Dice Josh rivolgendosi a Sofia, ha gli occhi lucidi e un sorriso stampato sul viso.

"Sei mai stata a Londra?" Le chiedo

"No, mai, è sempre stato il mio sogno però." Risponde ancora con gli occhi lucidi.

"Ecco, dai fratellone, falle questo regalo per il bimbo, o bimba, portala a Londra, così potrai passare un po' di tempo con me e papà! Ti prego" gli dico pregandolo, scoppia in una risata e annuisce.

"E va bene, però solo due settimane!" Risponde alzando un dito verso me, quanto lo adoro.

"Si!" urlo all'unisono con Sofia. Okay sarei partita per Londra insieme a mio fratello, Sofia, e il loro bimbo o la loro bimba. Non ci credo.

La serata finisce troppo presto, e devo salutare Bryan, mi abbraccia forte forte e mi sussurra un "ti voglio bene, mi mancherai" all'orecchio, tutto va bene in questo periodo, davvero, va tutto alla perfezione.

La mattina mi sveglio alle 6:00 ho il volo alle 9:00, Josh e Sofia dormono ancora, non voglio svegliarli, è stata una lunga giornata ieri per loro, e poi mancano ancora due ore. Vado in cucina, scaldo il latte e mangio un po' di cereali. Mentre vado in bagno per fare una doccia, mi arriva un messaggio, dal Matthew.

*amore, mi manchi troppo di già, posso venire con te in aereo porto? Me ne vado appena devi salire in aereo..*

Mi si illumina il viso a quelle parole, e rispondo subito.

*certo certo certo! Vado con Josh, mio fratello, a Londra, vieni in macchina con noi e poi torni in pullman se mai?*

Ho bisogno di stare un po' di tempo con lui, mi mancherà tremendamente.

*va bene piccola, sono da te tra 10 minuti. Ti amo.*

*non suonare. Ti amo anch'io.*

È la verità, lo amo. Mentre Matt viene da me, mi faccio una doccia veloce, mi vesto, indosso semplici fusò neri, una canotta grigia, ed una felpa college blu. Come promesso, dopo dieci minuti mi arriva un messaggio.

*sono davanti alla porta, apri.*

Apro la porta e mi lancio tra le sue braccia, il suo profumo, quanto mi mancherà.

"Ti amo troppo..." Dice, mettendo le sue mani sul mio collo, si avvicina alle mie labbra, e inizia a baciarmi, un bacio dolce, lento, passionale, tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento.

"Non riesco a stare senza di te per tre mesi Matt.." Gli dico, è la verità, come minimo prenderò un volo tra due settimane e andrò in California.

"Tre mesi passano in fretta...tranquilla." Mi rassicura e mi dà un altro bacio. Entriamo in casa e andiamo in camera mia. Parliamo di Josh e Sofia che aspettano un bambino o bambina, e delle visite che deve fare a luglio, tutto il tempo, sono già le 8:15 Josh e Sofia sono pronti, usciamo di casa, ho due valige in mano e sembra che devo partire per la guerra invece che per un viaggio a Londra.

Siamo in perfetto orario, arriviamo in aereo porto alle 8:45, durante il viaggio in macchina rimango appoggiata al petto di Matt tutto il tempo, ad un certo punto mi scende anche una lacrima, ma fortunatamente non se ne è accorto. E ora, ultimi quindici minuti con lui, prima di restare divisi per tre mesi, tre lunghissimi mesi.

MATTHEW'S POV

L'ho vista, ho visto le lacrime che scorrevano lungo le sue guance durante il viaggio per venire in aeroporto, ma lei non ha notato le mie. Mi mancherà così tanto, la amo.

"Andiamo al bar a prendere qualcosa?" Le chiedo, è seduta a fianco a me, la testa appoggiata sulle mie gambe, perfetta come sempre.

"Si, va bene." Risponde, la conosco troppo bene per capire che è triste, e so anche il motivo.

"Hey, amore, tranquilla, passeranno in fretta tre mesi, te l'ho già detto." Le dico, prendendo il suo mento tra le mie dita e costringendola a guardarmi, è bellissima, è stupenda.

"Mi mancherai troppo." Le lacrime iniziano a scendere sul suo viso. Non ci penso due volte, mi avvicino a lei e le lascio un bacio sulle sue labbra, le sue labbra, così morbide, delicate.

"Mi mancherai anche tu.." Le dico, può sembrare un sussurro forse.
Ci alziamo e ci dirigiamo verso il bar.

"Due cappuccini perfavore" Dico al signore dietro al bancone.
I cappuccini arrivarono dopo neanche cinque minuti. Ellie scoppia in una risata indicando la mia bocca.

"Hai i baffi bianchi!" Dice ridendo, mi pulisco con un tovagliolo, e si rimette a ridere quando al secondo sorso ho di nuovo i baffi bianchi. Adoro la sua risata, adoro lei.

"Adoro quando ridi..." La prendo per i fianchi e poggio le mie labbra sulle sue, spingo la mia lingua all'interno della sua bocca e lei acconsente, sento la mia lingua toccare la sua. L'amo. Di questo ne sono certo.

"Ragazzi mi dispiace interrompere, ma il volo parte tra dieci minuti, dobbiamo salire sull'aereo.." Dice Josh interrompendoci.

Eccola qui, davanti a me, due valigie in mano, e il labbro inferiore che le trema, scoppia a piangere e si ripara nelle mie braccia, non posso vederla così, non posso pensare che sarà così per tutto il volo, devo dirglielo, devo dirglielo ora.

HOLD MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora