CAPITOLO 37

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"Dai Jess alzati su, primo giorno di college e arriviamo in ritardo" cerco di far alzare quella lumaca incinta dal letto ma non si muove minimamente.

È il tredici settembre.
Oltre al fatto che è il compleanno di Niall, l'estate è finita e bisogna tornare a scuola. Jess, Lottie ed io ci siamo iscritte al college, alla "London Metropolitan University" è una delle poche scuole che offre i dormitori direttamente nel campus, perché si, abbiamo deciso di stare nei dormitori, la scuola è a circa un'ora e mezza da casa mia di Jess e di Lottie. La cosa brutta però, e che non saremo nella stessa camera, abbiamo scelto tre indirizzi diversi, io Architettura, Jess giurisprudenza, e Lottie psicologia, perciò non c'è modo di stare insieme.

"Jess se non ti alzi da sto letto ti butto un secchio d'acqua in testa." Come risposta sento solo un mugolio, perfetto.
Sapevo che far rimanere qua Jess a dormire non sarebbe stata una buona idea. Vado in bagno e riempio d'acqua ghiacciata il secchio che usa mio padre per pulire il pavimento. Torno in camera e lo rovescio completamente sulla testa di Jess ricoperta dai suoi ricci scuri.
Si alza di scatto e inizia a "picchiarmi" ovvero cercar di tirare schiaffi sulla mia faccia, smuovendo solo l'aria di fronte a se.

"Maledetta..." Mi metto a ridere e lei mi guarda con una faccia incazzata.

"Dai che facciamo tardi se no" raccolgo il secchio da terra e vado in cucina da mio padre mentre Jess si prepara. Lo vedo seduto al tavolo con una tazza di caffè e leggere il giornale.

"Allora siete pronte?" Dice posando il giornale e guardarmi prendere una brioches.

"Io si, la svegliona no" si mette a ridacchiare e poi si alza dal tavolo per venire verso di me.

"La mia bambina va al college...è passato così tanto tempo da quando ti vidi nascere e ti strinsi per la prima volta tra le mie braccia...quasi vent'anni ormai, sei così grande...mi mancherai tanto figlia mia..." Mi abbraccia mentre qualche lacrima scendeva dai suoi occhi, lo stringo forte a me.

"Non dimenticarmi mai scricciolo ok?" Scricciolo è il soprannome che mi ha sempre dato, ma non capisco perché mi dice così ora.

"È ovvio papà, non posso dimenticarti, sei mio padre" lo abbraccio ancora, più forte di prima.
Proprio in quel momento Jess irrompe nella stanza.

"Oh scusate, torno dopo.."

"No no tranquilla, siete pronte?" Rispondiamo con un 'si'e ci dirigiamo alla macchina di mio padre. Lottie si fa trovare davanti a casa sua. Il viaggio sembra cortissimo, cantiamo tutte le canzoni che passano alla radio, con il volume a quarantacinque. È davvero divertente.

Arriviamo al campus e mio padre ci saluta, tornando poi a casa. Mi fa le solite raccomandazioni e io gli dico di stare attento con la macchina. Entriamo nel college e andiamo subito ai dormitori alla ricerca delle nostre stanze.

"Che corridoio siete?" Domanda Jess appena arrivate davanti all'intera distesa di corridoi.

"Io D" rispondo continuando a scrutare il mio corridoio.

"Io N" dice invece Lottie

"Io T, cazzo proprio vicine eh?" dice Jess sbuffando. Io e Lottie rispondiamo con un "già" nello stesso momento.

"Okay allora, al piano terra arrivano fino alla I, secondo piano fino alla P, e terzo fino alla Z. Ma che culo, tre piani diversi, wow." Dico sarcastica io. Dopo aver discusso sul fatto di voler cambiare camera andiamo tutte tre nei rispettivi corridoi, dopo dieci minuti finalmente trovo la mia camera, apro la porta e un immenso odore di profumo di Chanel trapassa le mie narici, inizio a tossire per la quantità nell'aria, in camera non c'è nessuno, ma un letto è occupato da una grossa valigia rosa e altre sette valige vicino al letto. Traduzione: dovrò condividere la camera con qualcuno. Perfetto. Come camera è carina, due letti al centro, con il poggia testa contro la parete sulla destra, due scrivanie di fronte ai letti, un piccolo bagno con una doccia sulla sinistra, e due armadi contro la parete di fronte a me.
Essendo solo le 10:00 del mattino decido che la valigia la potevo disfare anche in un'altro momento. Mando un messaggio a Jess e Lottie dicendo loro di trovarci fuori dai dormitori subito. Le lezioni sarebbero cominciate domani perciò avevamo tutto il giorno per perlustrare il college.

"Che è successo!?" Jess e Lottie corrono subito verso di me, per il messaggio presumo.

"Oh niente volevo solo fare un giro"

"Cacchio ci hai fatte spaventare, sembrava così serio quel messaggio El!"

"Ups ahah"

Cominciamo a girovagare senza una meta, le aule sono molto grandi, e la mensa anche. Ci sono macchinette del caffè e per merende dappertutto. Questo mi piace. Il college è già abbastanza pieno di studenti, wow.

"Andiamo al bar a prendere qualcosa?" Domanda Lottie avvistando uno dei tanti bar. Io è Jess acconsentiamo, dirigendoci verso il bar, entriamo e subito il mio sguardo balzò ad un ragazzo seduto ad un tavolino vicino alla porta. Bryan, aspetta, BRYAN?

HOLD MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora