12

10.5K 241 5
                                    

Jalisse,io,il tramonto e nient'altro.
Siamo in silenzio sugli scogli abbracciate.
'Non credevo all'amore prima di incontrarti'. Si solleva per guardarmi e annuisce. ' Fino a 13 anni sono sempre stata presa in giro dai miei amici,non era una vera e propria forma di bullismo,parlavano male e mi evitavano per il semplice fatto che mio padre faceva uso di droghe molto pesanti,quindi spendeva tutti i soldi per quelle schifezze non prendendo né cibo né vestiti decenti.  Mamma inizialmente faceva finta di nulla,poi dopo papà ha iniziato ad esagerare e,grazie all'aiuto di suoi amici,è andato in una comunità. A 14 anni ho inizito le superiori e sin dall'inizio facevo amicizia con tutti,non rendendomi conto degli amici falsi che mi ritrovavo. L'unico amico che mi è stato sempre accanto è stato Luca. Queste possono sembrare cazzate,io ci soffrivo davvero,non avevo una famiglia,ero sola,senza amici.Ho inziato così a bere e fumare,in quel periodo solo sigarette però. A 16 anni anni mio padre, uscito ormai dalla comunità da  un anno, mi iniziò a violentare.Ricordo bene quelle scene,mi buttava sul letto si toglieva la cintura,si slacciava i pantaloni e faceva quello che voleva.Questa storia è andata avanti fino a quando sono stata con loro.Una volta ho provato a liberarmi,avevo 17 anni,mi tirò un pugno,lasciandomi un livido sull'occhio che nascondevo con del fondotinta.Stavo male,malissimo.Sentivo di non uscire più da quell situazione,mi sentivo piccola così e mi vergognavo per quella che ero.In quel periodo avevo iniziato a conoscere persone che avevano a che fare con droga ecc. E iniziai a fumare le canne,ma non sono mai andata oltre.Ai 18 compiuti ho fatto coming out,prese tutte le mie cose,le mise nel mio zaino e le buttò fuori,sbattendo anche me.Mamma era lì ferma a guardare e incapace di agire.Lo vedevo il terrore nei suoi occhi,le si leggeva dall'espressione che faceva. Ho iniziato a bere sempre più,a fumare di più e a,scusa se lo dico, scoparmi tutte le tipe che mi venivano dietro. Mi sento un merda per ciò che sono.Non ho mai raccontato  nessuno tutto ciò,mai. L'ho sempre tenuto dentro di me.Lo so che ora penserai che sia un disastro più di quello che dimostro,magari te ne andrai...'
'Shhh...' mi interrompe.Mi volto a guardarla,delle lacrime rigano il suo viso. 'Andrea,non pensavo avessi tutto questo sulle tue spalle.' Mi bacia rassicurandomi. 'Come stai?'
'Adesso che sto con te,bene'. Dico e la bacio. Mi fa poggiare la testa sulla sua spalla accarezzandomi i capelli.
'Nono sei sola piccola,ci sono io qui con te.Te lo prometto'.
'Grazie'.È solo quello che riesco a dire.

FUCK LOVE  #Wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora