Chapter 8: Connor

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"Sam."Connor chiama l'amico, oltrepassando il cancello della scuola. L'altro è pochi metri più in là, poggiato al muretto.

"Hey Con." Gli fa un cenno il biondo.

Il corvino lo raggiunge in un paio di falcate e prende il diario dallo zaino, aprendolo sull'ultima pagina letta. Sam legge velocemente la pagina, capendo come mai l'amico sembri di buon umore. Quella ragazza misteriosa vorrebbe conoscerli entrambi, ma sembra attirata da Connor. Proprio come lui sembra attirato da lei.

Mentre il corvino rimette nello zaino il diario, dal cancello entra una ragazza, la testa abbassata, le braccia fasciate dalla felpa strette attorno a un libro, appoggiate al petto, e i capelli liberi a coprirle il volto.

Il biondo tamburella le dita sulla spalla dell'amico. "Volevi sapere chi fosse Tessa Morris? Eccola."

Fa un cenno verso la mora appena entrata, che ora si sta guardando attorno.

Connor volta di scatto la testa, incrociando gli occhi grigi della ragazza in questione. Lei esita, prima di distogliere lo sguardo e affrettare il passo verso la porta.

Il corvino la segue con lo sguardo, incapace di togliersi quegli occhi grigi dalla testa. Tristezza, dolore. Ecco cosa aveva visto in quegli occhi. Ma, oltre ad essi, anche qualcos'altro. Qualcosa di vero. Speranza.

Sam gli schiocca le dita davanti agli occhi, richiamandolo a sè. "Ci sei, Connor?"

L'amico lo guarda, con un sorriso ebete stampato sul volto, e il biondo capisce che ormai è la fine.

"È lei, Sam. Tessa Morris è l'autrice di questo diario." Decreta senza smettere di sorridere.

"Smetti di sorridere, o terrorizzerai tutti."Commenta il biondo, osservando un ragazzo più piccolo allontanarsi lentamente con aria preoccupata, che non smette di guardare Connor sorridere. Già, il corvino ormai è totalmente andato. "Amico." Lo richiama ancora Sam.

"Amico, dobbiamo capire come avvicinarla." Esclama Connor. L'altro aggrotta le sopracciglia.

"Non fare cose stupide."

"In realtà stavo pensando che non so proprio come fare. Non credo di poter andare da lei e dirle 'Hey, ho trovato il tuo diario segreto e ho iniziato a leggerlo, poi ho obbligato il mio migliore amico ad aiutarmi a trovarti. Ah, comunque io sono Connor Wilson, ma tu già lo sai visto che mi hai nominato in alcune pagine, come già conosci anche il mio migliore amico Samuel Parker. Che ne dici di diventare amici?' Capisci, amico, che non si può fare?" Il corvino si passa ripetutamente le mani nei capelli, mentre con la lingua muove l'anellino di metallo al labbro.

Il biondo sorride, è raro vedere Connor Wilson agitarsi così tanto per una cosa simile.

"Amico, vuoi che ci parlo io prima? Sai che so farci..."Lo stuzzica apposta Sam, in attesa della reazione che gli rivelerà quanto radicato sia l'interesse per Tessa Morris in lui.

"Sei il mio migliore amico, Sam, ma se la sfiori anche sono con un dito non eviterò a prenderti a pugni." Ringhia il corvino.

Ah, quindi questo interesse è decisamente radicato, constata il biondo.

"Tutta tua, fratello, ma potrei davvero parlarci io per primo. Se io parlassi con qualcuno di nuovo non sarebbe strano, diversamente da te." Gli lancia un'occhiata decisamente significativa.

"Hai un piano?" Chiede Connor, mentre iniziano ad avvicinarsi all'ingresso.

"In un certo senso..." Sorride l'altro.

Allunga il passo, lasciandosi alle spalle l'amico, quando vede Tessa Morris ferma al suo armadietto. Si appoggia all'armadietto accanto, guardandola.

La ragazza lo guarda con la coda dell'occhio e, quando capisce che è lì per lei, aggrotta le sopracciglia. Chiude di scatto l'anta, voltandomi verso di lui.

"Tessa Morris?" Chiede il biondo, con un sorriso.

Lei annuisce in un gesto, mentre sento il cuore battere più velocemente. Cosa vuole da lei? Si è reso conto che spesso guarda lui e Connor, la mattina?

"Samuel Parker, ma puoi chiamarmi Sam." Si presenta lui.

"So chi sei," mormora la castana. "lo sanno tutti." La sua voce è delicata e melodiosa, ma non per questo particolarmente alta.

"Avrei bisogno di un favore." Inizia Sam. "Aspetta, ti dò una mano con i libri. Ti accompagno a lezione, mentre ti spiego." Aggiunge poi, prendendo i libri dalle sue mani senza attendere una risposta.

"Che tipo di favore di serve?" Fa lei, nascondendosi tra il ragazzo e gli armadietti.

Molti sguardi sono su di loro, il ragazzo popolare e la ragazza invisibile, e questo non piace affatto a Tessa.

"So che ti sembrerà assurdo, ma avrei bisogno di una mano in letteratura." Sorride il biondo.

"Hai sbagliato persona, faccio schifo a scuola." Scuote la testa lei, ma Sam non ha intenzione di demordere.

"Non credo proprio. Il mio migliore amico, Connor, è in classe con te e mi ha confermato che sei molto brava, anche se non lo ammetti." Lei alza il capo di scatto, sentendo nominare il corvino.

"Connor Wilson?" Aggrotta le sopracciglia. "Dubito anche solo che lui conosca il mio nome." Mormora poi, tornando a guardare a terra.

"So che può sembrare così, Con non ama esporsi, un po' come te in effetti, ma mi fido molto del suo giudizio." Sorride ancora il biondo, certo di aver suscitato l'interesse della mora.

Si fermano davanti all'aula di Tessa, che è anche quella di Connor, e le restituisce i libri.

"Be', fammi sapere, ok? Se riesci, dammi una risposta a ricreazione. Puoi trovarmi fuori, vicino al muretto, oppure chiedi direttamente a Connor. Buona lezione." Sam le fa un cenno e si allontana, andando in contro al suo amico che si stava avvicinando pigramente all'aula.

Tessa esita, lasciando che il suo sguardo risalga la figura di Connor fino ai suoi occhi blu, che ora sono puntati su di lei.

Lo vede fare un minuscolo cenno del capo, che ricambia senza esitazioni, poi sparisce in classe, con la mente piena di domande.

Perché Samuel Parker si è rivolto proprio a lei? Davvero Connor Wilson sa anche solo della sua esistenza? Può avere questo, in qualche modo, a che fare con la scomparsa del suo diario?

Nel momento in cui alza lo sguardo incrocia gli occhi di Connor, che cadono però sulle braccia di lei, sul banco.

Tessa segue il suo sguardo, trovando la manica della felpa leggermente risalita, abbastanza da lasciar intravedere un livido violaceo. La riabbassa in fretta, senza più rialzare gli occhi su Connor, che ora invece la osserva preoccupato e decisamente incapace di aspettare che arrivi la ricreazione.

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