Chapter 26: Tessa

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Dopo aver suonato il campanello, da dentro la casa si sente urlare un 'vado io' dalla voce di Connor.

"E invece vado io!" Esclama una sottile voce femminile, di una bambina, seguita da una risata leggera.

"Kris, non azzardati!" Si sente un tonfo e la porta si apre, rivelando una bambina con dei capelli biondi raccolti in una treccia e gli occhi azzurri.

Le due si guardano confuse a vicenda, Tessa più per quello che ha sentito che per la vista della bambina.

"Ciao, sono Tessa." Si riprende la ragazza.

"Chi sei?" Domanda la bambina, senza staccare gli occhi dalla mora.

"Sono un'amica di Connor." Spiega gentilmente.

La piccola si apre in un sorriso. "Sei la sua fidanzata! Io sono Kristin, Connor è mio fratello. Vieni, entra, mio fratello è da qualche parte sulle scale dolorante, è appena caduto."

"Kris!" Si sente gridare il corvino. "Sei una peste."

La bambina ride, aprendo di più la porta di casa per far entrare Tessa, poi la prende per mano e l'accompagna in salotto.

"Sei proprio bella, sai?" Commenta la bambina, guardando Tessa.

"Grazie, ma tu sei molto più bella." Sorride la mora, intenerita dal comportamento della piccola.

"Mio fratello non mi ha mai detto che aveva la fidanzata, ma non mi dice più niente dopo Kevin." Mormora intristita.

Tessa aggrotta le sopracciglia, decidendo di non chiedere chi sia Kevin. Vede il dolore negli occhi della bambina e lo riconosce.

"Kris, ma cosa dici!" Esclama Connor, entrando nella stanza.

Si avvicina alla mora e le lascia un bacio sulla guancia. "Ciao Tess."

"Cos'ho detto di male? È vero che non mi dici le cose, non mi hai mai detto che hai una fidanzata tanto bella." Ribatte la bionda, mettendo il broncio.

"Tesoro, noi due non siamo fidanzati." Spiega Connor alla sorella.

Quest'ultima aggrotta le sopracciglia. "Se non vuoi dirmelo va bene, ma non dirmi le bugie. Si vede che siete innamorati."

Tessa arrossisce, mentre il cuore inizia a battere all'impazzata e inizia a sentire caldo.

Connor tossicchia imbarazzato, accarezzandosi il collo e guardando di attacchi l'amica, per poi aprirsi in un sorriso intenerito dall'evidente imbarazzo di lei.

"Ok, Kris, che ne dici di andare in camera tua così noi possiamo lavorare qui?" Propone il corvino per alleviare l'imbarazzo.

"E va bene, vado di sopra, ma quando Tessa va via me la lasci salutare?" Chiede prima di uscire.

Connor annuisce e la piccola esce, facendo ciao con la mano alla ragazza. Il ragazzo di schiarisce la voce.

"Scusa per Kristin."

"È ok, tranquillo." Gli sorride, con il cuore che ancora non accennava a rallentare. "I tuoi non ci sono?"

"No, sono entrambi a lavoro. Per questo ho proposto oggi, così abbiamo casa libera -eccetto per Kris, ovvio." Tessa annuisce, raggiungendo Connor sul tavolo.

"Vediamo cosa ci viene in mente, dai."

***

Un paio d'ore dopo, Connor si stiracchia e sbadiglia, con il cervello fuso.

"Ti prego, basta." Fa, posando lo sguardo su Tessa che sta continuando a scrivere.

"Attimo." È l'unica parola che dice, mentre continua a far scorrere la penna sul foglio. "Finisco di mettere in ordine e poi facciamo basta."

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