Chapter 1: Dear Diary

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Caro diario,
ho sempre pensato che avere un diario fosse una cosa stupida, lo ammetto.

Mea culpa, mea maxima culpa.

Scrivere sta diventando l'unico modo per non scoppiare, ma non posso scrivere ovunque, purtroppo. Mio padre controlla i fogli che butto nel cestino e i file che ho nel computer, quindi devo usare qualcosa che non desti sospetti e possa stare sempre con me.

Quindi, cosa meglio di un quadernetto che posso benissimo spacciare per quaderno degli appunti?

Oggi ho preso 5 in chimica. Mi pareva strano aver preso 7 in storia. Adesso, sono di nuovo un 6. L'ordine è tornato.

So che non hai idea di cosa questo significhi, ma te lo spiegherò in futuro, forse.

Oggi mi sento blu scuro, come una notte senza stelle. Il trucco sui miei occhi era infatti di questo colore, come a voler provare a dire a qualcuno come mi sento. Peccato che, attorno a me, il mondo non sia altro che maschere e fantocci, corpi privati della loro unicità e sottomessi a ciò che di più stupido può esistere: la moda.

Che possa esistere qualcuno di vero, oltre a me? Sarebbe bello conoscerlo.

Parola del giorno: equilibrio.

Because of the Blue DiaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora