Chapter 48: Sam

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"Ferma, mi stai dicendo che la madre di Connor ti ha letteralmente ringhiato contro di andartene da casa sua e di stare lontana dai suoi figli?" Esclama incredulo Sam, incapace di comprendere come la donna descritta dall'amica e quella che lui conosce siano la stessa e identica persona.

"Purtroppo è proprio quello che è successo."Mormora la ragazza, facendogli scuotere la testa.

"Sapevo che mia zia non riusciva a darsi pace per quella storia, ma questo..."Commenta con lo stesso tono Siria, incredula.

Sam, Jackson, Connor e Tessa, chi con una scusa, chi con un'altra, si sono ritrovati in infermeria per discutere ciò che è accaduto il pomeriggio precedente tra i genitori del corvino e la mora. Siria, poi, non ha voluto sentire ragioni, ed è rimasta per essere aggiornata della situazione.

Le mani di Connor si serrano a pugno lungo i fianchi, ma lui permette alle dita di Tessa di infilarsi fra le sue e scuote la testa, cercando di calmarsi, ma restando comunque irrequieto.

Sam non riesce a trattenere un sorriso a quella scena, sono fatti l'uno per l'altra, sono bellissimi. Intercetta poi lo sguardo di Jackson, che passa da lui, alle mani congiunte dei due amici, per poi tornare a lui e concedergli un sorriso. Capisce benissimo quello che pensa, è sempre stato così.

"Ringrazio solo che sia arrivato mio padre a sistemare la situazione, avrei dato di matto altrimenti." Sbotta Connor, ricevendo un'occhiata storta da Siria. "Siria, è mia madre, e le voglio bene, ma ha esagerato e lo sai benissimo."

Lei guarda il cugino inflessibile. "Lo so, ma avere sia te che Kristin contro non farebbe che alimentare la sua rabbia, crederebbe che Tessa vi voglia usare contro di lei." Spiega severamente lei, ricevendo in risposta un sospiro.

"Mi sento come se fossi al centro di una teoria complottista." Ammette Jackson, facendo sorridere in maniera tesa Sam.

"Tu no, Riv, lo è Tessa semmai." Lo corregge il biondo, ricevendo un'occhiataccia da tutti gli altri, eccetto dalla ragazza in questione che sorride tristemente.

"Il destino si diverte a giocare con noi."Mormora la ragazza dagli occhi grigi. "Ci priva di due persone che amiamo, ci da anni di sofferenze che si alleviano solo quando finalmente ci conosciamo, poi scopriamo che le scomparse dei nostri cari sono legate e, per questo, tentano di dividerci. Che ironia. Come se non bastasse, in tutto questo sono coinvolti anche un ragazzo che non scambia una parola con la sua famiglia da anni e uno che invece sta impazzendo pur di aiutare la sua. Ragazzi, il destino si diverte proprio."

Siria le appoggia una mano sulla spalla in segno di sostegno e Tessa sospira, stringendosi la base del naso tra le dita per riprendere il controllo.

"Scusate, è che questa situazione sembra la trama di un film."

"È ok, ti capiamo benissimo." Sospira Jackson, accennando un sorriso tirato.

"Se non altro, i miei problemi si risolveranno a fine novembre." Esclama vivacemente Sam, ottenendo l'attenzione di tutti i presenti. "Tra i lavoretti svolti qua e la e i parenti generosi, ho messo via abbastanza soldi. Quando sarò maggiorenne ho intenzione di prendere un appartamento per conto mio e, con un lavoro che spero bene di trovare, potrò gestirmi da solo."

"Non male come idea, Sam. Potrei adottarla anche io. Il mio compleanno è la prossima settimana e, grazie a mia madre, ho un fondo risparmi privato con cui potrei andare avanti un paio di mesi. Se nel frattempo trovassi un lavoro..."Riflette a voce alta Tessa, alzando lo sguardo sull'amico. "Potremmo condividerlo, che ne pensi? Così sarebbe a nome mio, ma potresti, in via ufficiosa, venire a stare lì anche prima di essere maggiorenne."

Gli occhi di Sam brillarono di gioia, e un attimo dopo stava avvolgendo Tessa fra le braccia con forza, sotto gli occhi attenti degli altri due ragazzi presenti.

"Dico che sarebbe un'idea favolosa, Tessa." Esclama entusiasta il biondo.

Anche lui aveva pensato di proporre a Tessa di condividere un appartamento, quando sarebbero stati maggiorenni, così che lui potesse stare alla larga dai suoi e Tessa potesse essere al sicuro. Soprattutto, lei non sarebbe stata sola, e per suo padre non sarebbe stato facile trovarla, nel caso in cui l'avesse cercata.

"Aspetta, hai detto che compirai gli anni la prossima settimana?" Domandò Connor, facendo sgranare gli occhi a Sam.

Tessa l'aveva detto, e Sam si rende conto all'improvviso che prima di quel momento non aveva idea di quando sarebbe stato il suo compleanno. Connor avrebbe compiuto gli anni il 13 novembre, Jackson il 22 dicembre e lui il 28 novembre, ma non si era mai chiesto quando fosse il compleanno di Tessa.

La ragazza arrossisce leggermente. "Si, è così. Venerdì prossimo -sì, proprio l'ultimo giorno di scuola-, sarà il mio compleanno."

"Il solstizio d'estate."Mormora Connor con fare assorto.

Sam l'osserva per dei lunghi attimi prima di averne la conferma, ma già lo aveva intuito dal suo tono di voce. Sta ripensando a Kevin, si intuisce da come il suo sguardo si è fatto vacuo, da come ha incrociato le braccia al petto come per richiudersi in se stesso, accarezzandosi allo stesso tempo l'interno del gomito, dove ha tatuate due piccole stelle, quelle della storia di Peter Pan, che sono lì, indelebili sulla sua pelle, a memoria di ciò che erano stati Kevin e Connor insieme.

Siria gli getta un'occhiata, come a domandargli cosa stia aspettando per riportarlo indietro e strapparlo alla stretta del fantasma del suo gemello, ma Sam scuote piano la testa, lanciandole un'occhiata che le intima di attendere.

Se c'è una cosa che nelle ultime settimane Sam ha capito, è che Connor sta imparando a parlare di Kevin e a rivivere dei ricordi senza lasciare che questi prendano totalmente il controllo di lui, e questo grazie a Tessa. Lei gli sta insegnando a vivere anche senza Kevn, anche se non lo sa, e lo fa continuamente, standogli accanto e facendogli capire involontariamente quante cose belle esistano al mondo e che ha ancora tanto per cui vale la pena andare avanti. Gli sta facendo capire che anche se gli sembra che la vita sia finita, è solo all'inizio.

Tessa accarezza delicatamente la mano di Connor, facendo sorridere Sam. Il corvino pare riscuotersi e, dopo averle gettato un'occhiata imbarazzata, posa gli occhi sul migliore amico, che gli sorride incoraggiante, consapevole che, nonostante tutto, Connor avrà sempre bisogno di lui tanto quanto lui ne ha di Connor.

"Io e Kevin avevamo una... tradizione, per così dire, per il solstizio d'estate. Siccome è il compleanno di Tessa e festeggiare è ovviamente d'obbligo, che ne dite se prendiamo in considerazione quella tradizione?" Propone, ottenendo l'approvazione di tutti.

E mentre Connor inizia a spiegare cos'erano soliti fare da bambini lui e suo fratello, Sam non può che pensare che sarà sempre in debito con Tessa per aver reso a Connor se stesso, e quindi per aver restituito a lui il suo migliore amico. Perchè per quanto il corvino possa cercare di nasconderlo o di farlo sembrare casuale, sia Sam che Siria, scambiandosi un'occhiata complice, sanno che ciò che ha appena fatto ha dell'incredibile: ha aperto a loro, i suoi migliori amici, un varco nel suo passato, e tutto grazie all'amore che prova per Tessa.

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