Capitolo 50-

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Stavo prendendo un aereo? Si.
Con Justin? Si.
Destinazione? Non lo so.

-Ci facciamo una foto? È il nostro primo viaggio insieme in aereo.- Disse facendomi sorridere e annuire.

-Sei pronta?- Mi domandò dopo che l'aereo partì

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-Sei pronta?- Mi domandò dopo che l'aereo partì.

-Diciamo non so cosa mi aspetta.- Dissi divertita.

-Non hai torto.- Disse ridendo.

Quindi dove cavolo stiamo andando.

- Non potrai guardare fuori dal finestrino però appena arriviamo capirai dove ti ho portata.- Disse facendomi annuire.

Non volevo fare polemiche anche perché apprezzavo il fatto che aveva pagato tutto lui ho provato a dirgli che per me non andava bene questa cosa, che doveva farmi pagare qualcosa anche a me ma lui mi ha riso in faccia.

-In quante ore arriviamo comunque?- Domandai guardandomi intorno.

Davvero bellissimo questo aereo scommetto che è suo visto che ci siamo solo noi e l'hostess arriva solo se la chiami con un aggeggio vicino al sediolino.

Ah i soldi che escono dal .....

Vocina muta.

-Quasi 12 ore.- Disse tranquillo facendomi sgranare gli occhi.

12 ore?

Ahahahahah no.

12 ore in un aereo?

-Non te ne accorgerai nemmeno.- Disse accorgendosi della mia espressione e stringendomi la mano.

-Poi hai tutto il cibo che vuoi a tua disposizione.- Disse porgendomi un menù.

-La cosa si fa interessante.- Dissi facendolo ridere.

-Ti amo mia piccola mangiona.- Mi baciò ed io mi accoccolai a lui.

-Ti amo anche io biondino.- Dissi facendolo ridere e scuotere la testa.

12 ore dopo.

-Piccola?- Mi chiamò scuotendomi un pochino.

Mormorai qualcosa di incomprensibile e mi misi più comoda.

-Bimba siamo arrivati.- Disse facendomi aprire di scattò gli occhi e facendomi alzare di scatto' o quasi visto che mi ritrovai bloccata.

-Oh mio Dio Justin mi si è incollato il sedere sul sediolino per colpa del stare troppo seduta.- Dissi facendolo piegare dalle risate.

-Justin aiuto chiama i pompieri.- Dissi guardandolo in modo serio.

-Più che pompieri chiamerei o un oculista o uno psicologo visto che non ti sei accorta che hai la cintura che ho dovuto metterti io perché tu mi stavi sognando.- Disse ovvio abbassai lo sguardo e mi feci rossa come un pomodoro.

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