Entusiasti di avere finalmente qualcosa di concreto su cui lavorare, Tenko e Zabar ascoltarono con totale attenzione le parole dell'anziano teriantropo di tipo orso. Purtroppo l'euforia durò poco: non ci volle molto per capire che il vecchio non ne sapeva tanto più di loro sulla vera origine del mondo.
Stando alle sue parole, gli abitanti del villaggio avevano trovato quegli strani manufatti sottoterra, più precisamente nella misteriosa rete di gallerie che sembrava diramarsi in ogni direzione. Un paio di volte erano riusciti a trovare addirittura delle pitture rupestri: strane raffigurazioni di cui però non erano riusciti a comprendere il significato.
Ovviamente Zabar avrebbe dato qualsiasi cosa per vederle di persona, ma di nuovo l'anziano orso era stato costretto a frenare i suoi entusiasmi: i teriantropi avevano smesso di recarsi sottoterra decenni prima a causa dei mostri che li infestavano, ma c'era anche un altro problema: il labirinto di gallerie sembrava cambiare costantemente, al punto che gli abitanti del villaggio erano riusciti a mappare solamente l'ingresso. Sembrava quasi che il terreno stesso fosse un essere vivente in continuo cambiamento.
Era ormai tarda mattina quando Zabar si alzò. «Dobbiamo andare là sotto» stabilì in tono fermo, risoluto come Tenko non l'aveva mai visto.
«Vi ripeto, è pieno di mostri» provò a ribattere il vecchio teriantropo. «Siete davvero sicuri di voler rischiare?»
«Sì, vi prego. Portateci all'ingresso delle gallerie.»
L'anziano esitò per qualche istante, pensieroso. Alla fine però sospirò con rassegnazione. «Va bene. Prima però dovrete prepararvi. Non vi lascerò andare là sotto senza l'equipaggiamento necessario.»
«Grazie, capovillaggio» affermò il chierico piegando il capo. «Avete tutta la nostra gratitudine.»
Zabar era ovviamente impaziente di partire, e come lui anche Tenko desiderava iniziare quanto prima: «Sono stufa di tutti questi dubbi» dichiarò in tono seccato. «Voglio delle risposte.»
Appena usciti dalla casa dell'anziano orso, la prima cosa che fecero fu di andare al grande magazzino comune a chiedere per l'equipaggiamento, ma purtroppo l'attrezzatura necessaria non era più disponibile.
«Sottoterra? Ma non ci andiamo più da decenni!» esclamò il responsabile, un teriantropo di tipo caribù, visibilmente stupito. «Se volete l'attrezzatura, dovrete costruirvela. Posso farvi la lista dei materiali, ma toccherà a voi procurarveli.»
Tenko ascoltò la traduzione di Zabar e sfoggiò un'espressione eloquente. «La cosa non mi stupisce.»
I due demoni impiegarono quasi due settimane per raccogliere tutto il necessario e costruire i vari pezzi. Nel frattempo continuarono a collaborare con gli abitanti del villaggio, riuscendo così a comprendere meglio il loro stile di vita tranquillo e frugale. Quello era senza dubbio un luogo inospitale, ma la forza dell'aiuto reciproco permetteva ai teriantropi di vivere in pace e armonia. Tenko si stupì molto quando le dissero che non esisteva un corpo di guardia incaricato di mantenere l'ordine: semplicemente non ce n'era bisogno.
«Finalmente ci siamo, domani è il grande giorno» affermò Zabar, steso sul suo letto di pellicce a osservare il soffitto.
«Già» annuì Tenko, anche lei persa a osservare le venature del legno sopra le loro teste.
«Qualcosa ti preoccupa?» le chiese il chierico, notando il velo di malinconia nella sua voce.
«No, niente. È solo che... qui è tranquillo, e soprattutto non devo guardarmi continuamente le spalle.»
«Vorresti restare?»
La demone sospirò. «Non lo so. Da una parte sì, qui sento di essere al sicuro, però... insomma, non è il mio posto. Il mio posto è in giro, voglio poter viaggiare da un villaggio a un altro, e voglio farlo non per scappare dal Clero, ma per... beh, lo sai, siamo nomadi.» Si voltò su un fianco, imbarazzata. «Va be', lascia perdere. Vediamo di dormire, domani sarà una lunga giornata.»
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Age of Epic - 1 - Eresia
FantasyDa quando la sua famiglia è stata uccisa, Tenko ha combattuto ogni giorno, decisa a sopravvivere solo per compiere la sua vendetta. Ma il suo nemico è il Clero, la più potente istituzione del mondo, fondata dagli dei per garantire pace e prosperità...