Piper's pov, poco dopo
«hai qualche livido?» mi chiede Larry preoccupatissimo, iniziando anche a sudare per l'eccessivo nervosismo «fammi vedere il polso»«sto bene» rispondo io parecchio infastidita e nervosa, facendogli comunque vedere le condizioni del mio polso, il quale è semplicemente arrossato, ma nulla di che «non voglio più fare niente, adesso disdico» aggiungo ancora, prendendo dalla tasca il mio cellulare per chiamare la direttrice Figeroa.
Prendendo il cellulare, però, non posso far altro che rendermi conto che la foto di quella donna che ho tenuta custodita insieme a me per un anno intero, non è più in mio possesso, l'ho persa per sempre e purtroppo colei che ne è impressa, non è la stessa persona che ho conosciuto quella notte di dicembre.
«che cazzo di problema aveva quella» insiste ancora il mio ragazzo non capacitandosi del fatto che una sconosciuta mi abbia messo le mani addosso «faccio partire una denuncia da mio padre, tanto è un avvocato»
«Larry smettila, non è successo niente» cerco di dirgli io, molto annoiata non certo per essere stata intimorita da Alex Vause, ma soprattutto perché non si è rivelata quella che speravo
DRIIN DRIIN
Proprio nel momento in cui Larry mi stava per rispondere, mi squilla il cellulare«Chapman, sono la direttrice Figeroa, il casting inizia domani, si faccia trovare al ponte di Brooklyn, la raggiungerà Vause» mi dice spedita, non dandomi nemmeno l'occasione di dirle no, anche perché avrei soltanto rimediato una brutta figura
«grazie, mi farò trovare lì» le rispondo infatti, obbligata dalle cosiddette convenzioni sociali e dalla buona educazione «arrivederci» dico infine, chiudendo la chiamata per poi passarmi una mano tra i capelli e sbuffando«non andare, non mi fido a lasciarti con quella stronza» afferma il mio ragazzo, parecchio innervosito
«è il suo lavoro, non penso lo metterà a rischio per farmi del male» gli rispondo io, usando del raziocinio e facendogli capire che se non si tratta di una pazza squilibrata, non potrà farmi nulla «accompagnami a casa, vorrei riposare» gli dico poi, dandogli un leggero bacio a stampo sulle labbra«andiamo, amore» risponde lui, sorridendomi dolcemente.
Il giorno dopo, ponte di Brooklyn
Wow da questa posizione si vedono tutti i grattacieli di Manhattan, è uno spettacolo mozzafiato!Nonostante io sia qui per posare da modella, non ho potuto fare a meno di portare insieme a me la mia Reflex Nikon, anche perché lungo il tragitto ho scattato tante altre foto di questo meraviglioso posto.
Apro, quindi, la mia valigetta, prendo la macchina fotografica e l'accendo per poi posizionarmi proprio vicino alla ringhiera, per poter prendere un angolo che mi piace particolarmente.
«non è così che ti ho insegnato a fare una foto»
alle mie spalle, però, una voce che definirei quasi familiare, mi fa spaventare proprio nel momento in cui scatto la foto, facendola uscire, ovviamente, mossa e sfocata.
Mi giro e vedo Alex Vause preparare tutto l'occorrente per poter iniziare il set fotografico; non mi sono per niente accorta che era arrivata, tanto che ero immersa nei miei pensieri e concentrata a fotografare.
«abbiamo assodato che come fotografa sei pessima, adesso vediamo se è lo stesso come modella» dice ancora, parecchio annoiata, aggiustandosi gli occhiali sul naso.
Ma quindi si ricorda di me?
Sono confusa, sembrava non ricordare nulla di quella notte.Ha scambiato la foto che le feci alla stazione con qualcos'altro, arrabbiandosi molto, mentre adesso pare, invece, ricordare tutto e cioè che un anno fa mi ha aiutata con il treno che ho perso e mi ha dato qualche dritta su come fare una buona foto, proprio davanti alla Cattedrale di St. Patrick.
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Pictures of you
RomanceQuanto può essere scocciante perdere un treno? Quanto può essere brutto se quel treno perso era l'ultimo della giornata e siamo costretti a rimanere ore e ore alla stazione in attesa che parta il prossimo? Piper Chapman, giovane 23enne del Connectic...