Piper's pov, due settimane dopo
«come hai deciso di fare col lavoro?» mi chiede Nell, mentre stiamo passeggiando per il nostro quartiere, Murray Hill, insieme al suo cane Eros, dopo due settimane in cui mi sono presa le ferie perché non mi andava assolutamente di lavorare da sola con Alex, come purtroppo siamo abituate«quando stavo ancora con Alex» inizio a dire, mettendomi un paio di occhiali da sole che prendo dalla borsa «ricevetti una proposta di lavoro dalla Union Models Agency, un'agenzia proprio del Queens, ad Astoria» continuo ancora «lasciai la domanda in sospeso perché ovviamente ero felice di lavorare con Alex, ma adesso credo di essere convinta nel fare il trasferimento»
«Astoria è proprio dietro l'angolo, ti conviene» ribatte Nell «inizia una nuova vita, eh?»
«per forza» rispondo io seriamente «ho sofferto a sufficienza»
«sto per dire una cosa ma penso ti arrabbierai»
«ormai l'umore è lo stesso da settimane, spara»«Alex era ubriaca quella sera, ok che stava per baciare quella ragazza, ma non era lucida»
Appena Nell finisce di parlare, io mi alzo gli occhiali sulla testa, proprio come ce l'ha a vizio Alex, e sbuffo energicamente
«non hai capito» rispondo infatti, sedendomi su una panchina di fianco a noi, seguita da Nell e da Eros che immediatamente si sdraia per terra «lei mi ha mentito, Nell» insisto io «che cazzo mi dici che te ne vai un weekend a Miami con tua madre mentre invece stai in un locale come quello a baciare troie a caso?!» sto iniziando ad innervosirmi nuovamente, cosa che mi risulta abbastanza facile ultimamente «lei era convinta che io fossi nel Connecticut e se davvero fossi rimasta lì e non fossi tornata anticipatamente, metterei la mano sul fuoco che lei si sarebbe portata a letto quella ragazza»
«sì, in un certo senso è vero» risponde la mia amica, mentre si alza da lì, forse leggermente triste in volto
«non fare quella faccia» le dico infatti nervosa «l'unica che sta uno schifo qui sono io, né tu e né Alex»
«anche Alex sta male, Piper»«no, ti assicuro che non è così».
Alex's pov, il giorno dopo
«è la decima volta che modifichi quella foto» mi fa presente Nicky, mentre stiamo entrambe nel mio studio ed io sto lavorando con Photoshop sulle foto di Emma «svegliati» insiste ancora lei, ridacchiando, cosa che mi fa innervosire ancora di più«non hai un cazzo da fare, Nicky?!» urlo infatti, girandomi scontrosamente verso di lei «lasciami in pace»
«sto solo notando che stai da un'ora solo su quella foto»«lo sai che le cose più belle nella vita si fanno quando magari stai per settimane su una frase che non capisci?» le chiedo di rimando, forse con quel pizzico di sarcasmo che non manca mai nel mio repertorio, tornando nuovamente tranquilla e calma
«che cazzo vuol dire?»
«appunto, divertiti e lasciami lavorare» concludo infine, confondendo ancora di più la mia amica che esce dallo studio scuotendo il capo.Nulla contro Nicky, sia chiaro, anche se, se non avesse insistito più di tanto quella sera, forse io e Piper adesso staremmo ancora felicemente insieme.
Ma non è colpa sua se io ho mentito a Piper, se ho bevuto, e se, per poco, non baciavo quella ragazza.È solo che sono così arrabbiata, continuamente.
Me la prendo con tutti, non mi va mai bene niente e sono più scontrosa del solito.L'assenza di Piper si sta facendo sentire, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, ed io non credo di poter reggere ancora; mi sento così persa, la mia vita non ha più un senso da quando lei è andata via, ed ogni giorno che passa, mi manca infinitamente di più.
TOC TOC
Mentre sono immersa in tutti questi pensieri, qualcuno bussa alla porta del mio studio, distraendomi.«avanti» dico infatti, aggiustandomi i capelli e gli occhiali, per poter risultare presentabile a chiunque si trovi dietro la porta.
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Pictures of you
RomanceQuanto può essere scocciante perdere un treno? Quanto può essere brutto se quel treno perso era l'ultimo della giornata e siamo costretti a rimanere ore e ore alla stazione in attesa che parta il prossimo? Piper Chapman, giovane 23enne del Connectic...