25. Non poteva che iniziare male

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Piper's pov, ore 21:30
«io non ci andrò» dico con fermezza a Nell mentre stiamo cenando a casa sua «non mi importa se ha già prenotato e pagato, non ci andrò»

«Piper ma che noia!» ribatte lei, innervosita dalle mie continue insistenze sul fatto che non voglio andare in crociera con Alex per una settimana «non pensare che starai con lei, pensa che ti farai una bella vacanza» aggiunge lei quasi con invidia «avessi io un'opportunità come questa, accetterei anche se fosse Satana stesso a propormelo»

«come farò a godermi la vacanza se lei mi gira intorno?» ribadisco io ancora più nervosa di Nell, tanto che ho perfino lasciato un pezzo di pizza nel cartone.

Il nervosismo non mi fa mangiare niente.

«lei ha detto che vuole riconquistarmi, quindi sarà un inferno»
«bhe perde tempo» conclude Nell con indifferenza, addentando la sua pizza
«lo so!» esclamo infatti io, dandole pienamente ragione «esatto!»

«no, Piper, non hai capito» spiega poi la mia migliore amica ridacchiando «perde tempo perché non c'è bisogno che ti riconquista, tu la ami ancora»

Io, di tutta risposta, mi porto una mano sulla fronte e chiudo gli occhi, scuotendo il capo

«perde tempo e basta» ribadisco io con fermezza e convinzione, ignorando ciò che ha detto Nell poc'anzi «saremo semplicemente due sconosciute»
«quindi accetti?» chiede ancora lei speranzosa e con occhi a cuoricino

«no!» esclamo io nervosa, sbattendo una mano sulla tavola «diamine...» impreco ancora, mentre Nell accenna una risata divertita e continua a mangiare la sua pizza, evitando di ribattere ancora perché sa che non le darò mai vinta.

Giorno della partenza
«com'è che hai detto?» mi chiede Nell mentre stiamo fuori al giardino di casa mia e stiamo aspettando Alex che mi venga a prendere con la macchina per poi andare in aeroporto, in direzione di Los Angeles «io non ci andrò» ripete ancora lei, facendomi il verso e imitando la mia voce

«piantala» rispondo nervosa e spingendola via col gomito «ho bisogno di una vacanza altrimenti andrò in autocombustione» rispondo tranquillamente e guardando la strada dalla quale dovrebbe sbucare l'auto di Alex «è cento volte meglio una crociera che andare al Monte Rushmore con i miei genitori, Cal e sua moglie»
«cento volte meglio una crociera con Alex, vorresti dire» insiste lei maliziosa, facendo le sue tipiche espressioni sconvenienti che di solito fa quando le parlo di Alex e del mio rapporto con lei

«ti ripeto che io la ignorerò» ribadisco sorridendo divertita, come se avessi preso questa vacanza con la mia ex, come una sorta di sfida che non le farò mai vincere «anzi, spero che ci sarà qualche bel ragazzo in costume, pettorali al vento e addominali scolpiti» dico ancora sognante «preferibilmente moro e con gli occhi azzurri, i biondi non mi ispirano»

«smettila che la tua ragazza è gelosa»

«non ha capito niente, allora» rispondo ancora convinta e sicura di me «non ha capito che io posso fare quello che voglio perché sono single»

«sì sappiamo già la storia» ribatte stufa la mia amica, sbuffando e alzando gli occhi al cielo «la sanno tutti, ormai»
«allora non stressarmi» le rispondo ancora più stufa di lei, mentre ecco che dalla curva in fondo al viale, sbuca l'auto di Alex, che immediatamente accosta proprio vicino a noi.

Scende, poi, dall'auto e si avvicina a noi, con indosso un paio di occhiali da sole Ray-Ban sugli occhi, una camicia bianca molto leggera e semplice e un paio di jeans stretti

«hey» dice poi, salutandoci con un sorriso e prendendo il mio trolley per poterlo mettere nel bagagliaio «ma quante cose hai portato?» chiede ancora ironicamente, alludendo al fatto che la mia valigia pesa non poco «sono solo sette giorni»

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