Pictures of you

32. Un legame speciale

Piper's pov, due mesi dopo
«benvenuti!» esclamo euforica non appena apro la porta d'ingresso e davanti a me trovo mio fratello Cal, mia cognata Neri e la carrozzina con Goodall «finalmente!» urlo ancora, abbracciando molto forte Cal, come sono abituata a fare perché con lui ho davvero un rapporto da far invidia a tutti, e poi abbracciando anche Neri

«sono proprio un ignorante» dice Cal poco dopo, mentre finalmente li faccio accomodare in casa «non sapevo che New York nascondesse quartieri così idilliaci, sembra una tranquilla periferia del New Jersey»

«il Queens è così» rispondo io «anche se Astoria, che sta a pochi isolati da qui, è già più movimentata»

«vieni tesoro» dice poi Neri, avvicinandosi alla carrozzina di Goodall e prendendola in braccio «ecco tua zia Piper!» esclama ancora mia cognata, avvicinandomi la mia nipotina alla quale io regalo uno dei miei mega sorrisoni

«amore» sussurro poi super emozionata, quasi commossa, prendendo finalmente in braccio la mia nipotina e coccolandola «sei una meraviglia» sussurro ancora, mentre lei alza la testina dal mio petto e mi guarda impassibile, studiandomi nei dettagli per capire chi fossi

«porto di sopra le valigie» dice poi Cal, prendendo in mano i loro trolley, mentre io è come se fossi in un altro mondo, sono completamente innamorata di mia nipote, e credo che la cosa fosse reciproca perché lei ride di gusto ogni volta che le faccio qualche smorfia divertente

«hey cognata, mi faccio una doccia» aggiunge Neri, raggiungendo mio fratello di sopra, forse per prendere tutto l'occorrente che le serve per la doccia «dopo esci con noi?» chiede ancora, alzando leggermente la voce perché sta già di sopra, mentre io sono rimasta giù, seduta sul divano e con Goodall sulle mie gambe

«no, resto qui a fare la babysitter» le rispondo io eccitata «voi uscite pure senza preoccupazioni» urlo ancora, mentre inizio a giocare con la mia nipotina, facendola saltellare sulle mie ginocchia.

Poco dopo
«ragazzi andate a Manhattan» preciso io non appena Neri e Cal sono pronti per uscire «qui non c'è quasi nulla»
«sì, erano le nostre intenzioni, guidaci tu» risponde Cal, mentre io li accompagno fuori alla porta, in giardino, sempre con Goodall in braccio

«a due isolati da qui c'è la stazione della metro» spiego io, allungando il braccio sulla mia destra «iniziando a camminare troverete le varie indicazioni, quindi non potrete perdervi» preciso ancora, rassicurandoli che anche se non conoscono la zona, ci sta sempre qualche indicazione stradale che li guida «prendete il biglietto giornaliero, vale per 24 ore e potrete andare su qualsiasi metro e autobus, anche a Manhattan»

«perfetto!»

«Piper, ti affido la mia vita» dice ancora Neri avvicinandosi a me ed a sua figlia «mi raccomando»
«state tranquilli» rispondo io abbassando lo sguardo su Goodall «staremo un amore insieme».

Dopo aver salutato mio fratello e Neri, rientro in casa e mi siedo nuovamente sul divano, con Goodall che appoggia la testina sul mio petto
«adesso chiamo tua zia» dico poi alla mia nipotina, prendendo il mio cellulare «e la sgrido perché non mi ha mandato nemmeno un messaggio da stamattina» dico ancora scherzando, mentre Goodall ha ancora la testa appoggiata al mio petto e con la manina stringe la stoffa della mia maglia

«hey» risponde Alex dall'altro capo del telefono
«amore» le dico io teneramente «che fai?»

Menomale che dovevo sgridarla.

«lavoro» risponde lei annoiata «ma fortunatamente il servizio era con Olivia, quindi niente stress»

«ti va di passare?» chiedo poi, appoggiandomi allo schienale del divano e tirando la testa all'indietro, mentre con una mano sorreggo la mia nipotina «ho una sorpresa per te»
«ti sei messa il completino in pizzo nero che ti ho regalato?» domanda lei maliziosa e ironica, facendomi sorridere e scuotere il capo «non avevamo detto che l'avresti messo al nostro anniversario?»